TECNICA: Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Si confeziona uretrostomia medio-peniena ed i margini dell’uretra aperta vengono suturati alla cute peniena (sec. Johanson) [foto Pen1, Pen2, Pen3, Pen4]. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato).
Pen1
Pen2
Pen3
Pen4
TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 30 min-1h
TERAPIA:terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.
GESTIONE PAZIENTE: Il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria senza catetere.
MEDICAZIONI: Medicare conBetadine soluzione, ma già a 5 giorni dall’intervento chirurgico si può utilizzare acqua o soluzione fisiologica, fino alla guarigione della ferita (cioè fino a quando la ferita risulta asciutta). Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni.
QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta molto compromesso. Questo intervento permette al paziente di riprendere ad urinare da subito e senza difficoltà. Successivamente, a distanza di mesi, si stabiliranno le altre tappe ricostruttive. Può essere indicata nei casi complessi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali, nonchè nei casi di ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine.
COMPLICANZE: sanguinamento<1%, infezione <1%.
PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015. Effettuate 527 uretroplastiche sec. Johanson, dell’uretra peniena (distale, media, prossimale e totale). Percentuale di successo 97.2%
CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.
APPROFONDISCI:
The treatment of urethral stricture by excision. Russel RH Br J Surg 1914;2:375 * No abstract available
Reconstruction of the male urethra in strictures. Johanson B. Acta Chir Scand 1953: 176:3 * No abstract available
Uretroplastica peniena 1° tempo con innesto dorsale (sec. Asopa) di mucosa buccale
TECNICA: Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi . Incisione mediana del piatto uretrale cicatriziale e lateralizzazione del piatto uretrale sclerotico per tutta la lunghezza della stenosi. Asportazione parziale dei tessuti uretrali cicatriziali ed ampliamento del piatto uretrale sec. Asopa con innesto di mucosa buccale (prelevata dalla guancia destra o sinistra) [foto P20, P21]. Effettuare l’esame istologico del tessuto uretrale cicatriziale asportato. I margini dell’uretra peniena aperta vengono suturati ai margini laterali mediante sutura continua. Si confeziona uretrostomia medio-peniena. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato). Connettivina, a copertura del graft, fissata con punti di sutura.
P20
P21
TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5h
TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.
GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene e sulla guancia dove è stato fatto il prelievo di mucosa buccale. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.
MEDICAZIONI: Le garze di connettivina legate con punti di sutura ed il catetere verranno rimossi in 8 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni. Rimosse le garze legate con punti di sutura, sarà ben visibile l’innesto, sopra il quale va applicato gel rigenerante. Pulire la ferita con Soluzione Fisiologica o con acqua. Le medicazioni vanno effettuate per circa 20-30 giorni.
QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta non del tutto compromesso, è possibile effettuare un innesto di mucosa buccale. Successivamente, a distanza di mesi, quando il piatto uretrale è stabilizzato [foto P3], si potrà effettuare la chiusura. Questo intervento permette al paziente di riprendere ad urinare da subito e senza difficoltà, ed inoltre abbiamo già preparato il piatto uretrale per la chiusura. Può essere indicata nei casi complessi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali, nonchè nei casi di ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Attenzione! Effettuare questo tipo di uretroplastica solo se il piatto uretrale non risulta molto compromesso, diversamente l’intervento esiterebbe in una parziale o completa retrazione cicatriziale dell’innesto.
PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015. Effettuate 145 uretroplastiche peniena 1° tempo sec. Asopa con mucosa buccale. Percentuale di successo 98.5%.
CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.
Uretroplastica peniena 1° tempo con innesto dorsale (sec. Asopa) di prepuzio
TECNICA: Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Incisione mediana del piatto uretrale cicatriziale e lateralizzazione del piatto uretrale sclerotico per tutta la lunghezza della stenosi [foto prep 1, prep2, prep 3, prep 4, prep 5]. Asportazione parziale dei tessuti uretrali cicatriziali ed ampliamento del piatto uretrale sec. Asopa con innesto di prepuzio (prelevato dalla superficie dorsale del pene o dalla superficie laterale del pene o tramite semicirconcisione o circoncisione) [foto prep 5]. Effettuare l’esame istologico del tessuto uretrale cicatriziale asportato. I margini dell’uretra peniena aperta vengono suturati ai margini laterali mediante sutura continua. Si confeziona uretrostomia medio-peniena. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato). Connettivina, a copertura del graft, fissata con punti di sutura.
Prep 1
Prep 2
Prep 3
Prep 4
Prep 5
TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5h
TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.
GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.
MEDICAZIONI: Le garze di connettivina legate con punti di sutura ed il catetere verranno rimossi in 8 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni. Rimosse le garze legate con punti di sutura, sarà ben visibile l’innesto, sopra il quale va applicato gel rigenerante. Pulire la ferita con Soluzione Fisiologica o con acqua. Le medicazioni vanno effettuate per circa 20-30 giorni.
QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta non del tutto compromesso, è possibile effettuare un innesto di prepuzio. Successivamente, a distanza di mesi, si stabiliranno le altre tappe ricostruttive. Questo intervento permette al paziente di riprendere ad urinare da subito e senza difficoltà, ed inoltre abbiamo già preparato il piatto uretrale per la chiusura. Può essere indicata nei casi di ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Controindicata, invece, nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali. Attenzione! Effettuare questo tipo di uretroplastica solo se il piatto uretrale non risulta molto compromesso, diversamente l’intervento esiterebbe in una parziale o completa retrazione cicatriziale dell’innesto.
PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015. Effettuate 97 uretroplastiche peniena 1° tempo sec. Asopa con prepuzio. Percentuale di successo 97.5%
CENTRO URETRA IN ITALIA:è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.
Uretroplastica peniena 1° tempo con innesto dorsale (sec. Bracka) di mucosa buccale
TECNICA: Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Ampia asportazione di tutto il piatto uretrale cicatriziale e sua sostituzione con innesto di mucosa buccale (prelievo da guancia destra o sinistra). Effettuare l’esame istologico del tessuto uretrale cicatriziale asportato. I margini dell’uretra peniena aperta vengono suturati ai margini laterali mediante sutura continua. Si confeziona uretrostomia medio-peniena [foto Br20, Br21]. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato). Connettivina, a copertura dell’innesto, fissata con punti di sutura.
Br20
Br21
TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5h
TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.
GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene e sulla guancia dove è stato fatto il prelievo di mucosa buccale. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.
MEDICAZIONI: Le garze di connettivina legate con punti di sutura ed il catetere verranno rimossi in 8 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni. Rimosse le garze legate con punti di sutura, sarà ben visibile l’innesto, sopra il quale va applicato gel rigenerante. Pulire la ferita con Soluzione Fisiologica o con acqua. Le medicazioni vanno effettuate per circa 20-30 giorni.
QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta estesamente compromesso, è consigliabile la sua totale rimozione e sostituzione con un innesto di mucosa buccale. Successivamente, a distanza di mesi, si stabiliranno le altre tappe ricostruttive. Questo intervento permette al paziente di riprendere ad urinare da subito e senza difficoltà, ed inoltre abbiamo già preparato il piatto uretrale per la chiusura. Può essere indicata nei casi complessi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali, nonchè nei casi di ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Attenzione! Rimuovere interamente tutto il tessuto uretrale cicatriziale.
PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015. Effettuate 96 uretroplastiche peniena 1° tempo sec. Bracka con mucosa buccale. Percentuale di successo 95.5%
CENTRO URETRA IN ITALIA:è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.
APPROFONDISCI:
The role of two-stage repair in modern hypospadiology. Bracka A. Indian J Urol. 2008 Apr;24(2):210-8.
Hypospadias surgery: when, what and by whom? (Manzoni G, Bracka A, Palminteri E, Marrocco G.) BJU Int. 2004 Nov;94(8):1188-95.
Uretroplastica peniena 1° tempo con innesto dorsale (sec. Bracka) di prepuzio
TECNICA: Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Ampia asportazione di tutto il piatto uretrale cicatriziale e sua sostituzione con innesto di prepuzio (prelevato dalla superficie dorsale del pene o dalla superficie laterale del pene o tramite semicirconcisione o circoncisione). Effettuare l’esame istologico del tessuto uretrale cicatriziale asportato. I margini dell’uretra peniena aperta vengono suturati ai margini laterali con sutura continua. Si confeziona uretrostomia medio-peniena [foto Br23]. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato). Connettivina, a copertura dell’innesto, fissata con punti di sutura.
Br23
TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5h
TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.
GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.
MEDICAZIONI: Le garze di connettivina legate con punti di sutura ed il catetere verranno rimossi in 8 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni. Rimosse le garze legate con punti di sutura, sarà ben visibile l’innesto, sopra il quale va applicato gel rigenerante. Pulire la ferita con Soluzione Fisiologica o con acqua. Le medicazioni vanno effettuate per circa 20-30 giorni.
QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta estesamente compromesso, è consigliabile la sua totale rimozione e sostituzione con con innesto di prepuzio. Successivamente, a distanza di mesi, si stabiliranno le altre tappe ricostruttive. Questo intervento permette al paziente di riprendere ad urinare da subito e senza difficoltà, ed inoltre abbiamo già preparato il piatto uretrale per la chiusura. Può essere indicata nei casi di ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Controindicata, invece, nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali. Attenzione! Rimuovere interamente tutto il tessuto uretrale cicatriziale.
PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015. Effettuate 79 uretroplastiche peniena 1° tempo sec. Bracka con prepuzio. Percentuale di successo 97.6%
CENTRO URETRA IN ITALIA:è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.
APPROFONDISCI:
The role of two-stage repair in modern hypospadiology. Bracka A. Indian J Urol. 2008 Apr;24(2):210-8.
Hypospadias surgery: when, what and by whom? Manzoni G, Bracka A, Palminteri E, Marrocco G. BJU Int. 2004 Nov;94(8):1188-95.
TECNICA : Si scolpisce il piatto uretrale precedentemente ricostruito. Asportazione dei tessuti cicatriziali del pene e dell’uretra, esito dei pregressi interventi. Ricostruzione della neouretra su catetere Nelaton 18 Fr e sua copertura con strati di dartos. Ricostruzione del meato e del glande [FOTO PC1, PC2, PC3]. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato) per 14 giorni (sempre collegato al sacchetto della raccolta urine).
PC1
PC2
PC3
TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1h
TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.
GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.
MEDICAZIONI: si consiglia di medicare conBetadine soluzione, ma già a 3 giorni dall’intervento chirurgico si può utilizzare acqua o soluzione fisiologica, fino alla guarigione della ferita (cioè fino a quando la ferita risulta asciutta). Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni.
PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015. Effettuate 161 uretroplastiche peniene 2° tempo. Percentuale di successo 89.5%
CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.
Uretroplastica peniena in tempo unico con innesto dorsale (sec. Asopa) di mucosa buccale
TECNICA : Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Incisione mediana del piatto uretrale cicatriziale e lateralizzazione del piatto uretrale sclerotico per tutta la lunghezza della stenosi. Asportazione parziale dei tessuti uretrali cicatriziali ed ampliamento uretrale dorsale (sec. Asopa) con innesto di mucosa buccale (prelievo da guancia destra o sinistra). Ricostruzione delle ali del glande e del neo-meato. Tubularizzazione del neopiatto uretrale ampliato su catetere Nelaton 16Fr o 18 Fr. Spongioplastica e copertura dell’uretra con strati di dartos [foto P21, P22, P23]. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato) per 14 giorni (sempre collegato al sacchetto della raccolta urine).
P21
P22
P23
TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5-2h
TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.
GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene e sulla guancia dove è stato fatto il prelievo di mucosa buccale. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.
MEDICAZIONI: si consiglia di medicare conBetadine soluzione, ma già a 7 giorni dall’intervento chirurgico si può utilizzare acqua o soluzione fisiologica, fino alla guarigione della ferita (cioè fino a quando la ferita risulta asciutta). Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni.
QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta non del tutto compromesso e se la vascolarizzazione dell’uretra è buona, è possibile effettuare un intervento in tempo unico. Può essere indicata nei casi complessi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali, nonchè nei casi di ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Attenzione! evitare questo intervento in caso di piatto uretrale estesamente compromesso o in presenza di deficit della vascolarizzazione dell’uretra peniena.
PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015. Effettuate 123 uretroplastiche peniena in tempo unico sec. Asopa con mucosa buccale. Percentuale di successo 86.3%
CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.
Uretroplastica peniena in tempo unico con innesto dorsale (sec. Asopa) di prepuzio
TECNICA: Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Incisione mediana del piatto uretrale cicatriziale e lateralizzazione del piatto uretrale sclerotico per tutta la lunghezza della stenosi. Asportazione parziale dei tessuti uretrali cicatriziali ed ampliamento uretrale dorsale (sec. Asopa) con innesto di prepuzio (prelevato dalla superficie dorsale del pene o dalla superficie laterale del pene o tramite semicirconcisione o circoncisione).Ricostruzione delle ali del glande e del neo-meato. Tubularizzazione del neopiatto uretrale ampliato su catetere Nelaton 16Fr o 18 Fr. Spongioplastica e copertura dell’uretra con strati di dartos [foto Prep 5, Prep 6, Prep 7]. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato) per 14 giorni (sempre collegato al sacchetto della raccolta urine).
Prep 5
Prep 6
Prep 7
TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5-2h
TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.
GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.
MEDICAZIONI: si consiglia di medicare conBetadine soluzione, ma già a 7 giorni dall’intervento chirurgico si può utilizzare acqua o soluzione fisiologica, fino alla guarigione della ferita (cioè fino a quando la ferita risulta asciutta). Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni.
QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta non del tutto compromesso e se la vascolarizzazione dell’uretra è buona, è possibile effettuare un intervento in tempo unico. Può essere indicata nei casi di ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Controindicata, invece, nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali. Attenzione! evitare questo intervento in caso di piatto uretrale mediamente compromesso o in presenza di deficit della vascolarizzazione dell’uretra peniena
PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015. Effettuate 93 uretroplastiche peniena in tempo unico sec. Asopa con prepuzio. Percentuale di successo 81.5%
CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.
TECNICA: Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Si confeziona uretrostomia medio-peniena e i margini dell’uretra peniena aperta vengono suturati alla cute peniena [Foto JM1, JM2]. Prelievo di tessuto uretrale per esame istologico. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato).
FOTO JM1
FOTO JM2
TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 30 min-1h
TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.
GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria senza catetere.
MEDICAZIONI: si consiglia di medicare conBetadine soluzione, ma già a 7 giorni dall’intervento chirurgico si può utilizzare acqua o soluzione fisiologica, fino alla guarigione della ferita (cioè fino a quando la ferita risulta asciutta). Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni.
QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA:quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta molto compromesso. Questo intervento permette al paziente di riprendere ad urinare da subito e senza difficoltà. Successivamente, a distanza di mesi, si stabiliranno le altre tappe ricostruttive. Può essere indicata nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali, nonchè nei casi di ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine
COMPLICANZE: sanguinamento<1%, infezione <1%.
PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015. Effettuate 527 uretroplastiche sec. Johanson, dell’uretra peniena (distale, media, prossimale e totale). Percentuale di successo 97.2%
CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.
.
APPROFONDISCI
The treatment of urethral stricture by excision. Russel RH Br J Surg 1914;2:375 * No abstract available
Reconstruction of the male urethra in strictures.Johanson B.Acta Chir Scand 1953: 176:3* No abstract available
Uretroplastica peniena 1° tempo con innesto dorsale (sec. Asopa) di mucosa buccale
TECNICA: Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Incisione mediana del piatto uretrale cicatriziale e lateralizzazione del piatto uretrale sclerotico per tutta la lunghezza della stenosi. Asportazione parziale dei tessuti uretrali cicatriziali ed ampliamento uretrale sec. Asopa con innesto di mucosa buccale (prelievo da guancia destra o sinistra). Effettuare l’esame istologico del tessuto uretrale cicatriziale asportato. I margini dell’uretra peniena aperta vengono suturati ai margini laterali del pene con sutura continua. Si confezionano due uretrostomie, prossimale e distale all’innesto [foto JM3]. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato). Connettivina, a copertura dell’innesto, fissata con punti di sutura.
FOTO JM3
TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5h
TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.
GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene e sulla guancia dove è stato fatto il prelievo di mucosa buccale. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.
MEDICAZIONI: Le garze di connettivina legate con punti di sutura ed il catetere verranno rimossi in 8 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni. Rimosse le garze legate con punti di sutura, sopra il quale va applicato gel rigenerante. Pulire la ferita con Soluzione Fisiologica o con un poco di acqua. Le medicazioni vanno effettuate per circa 20-30 giorni.
QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta mediamente compromesso, è possibile effettuare un innesto con mucosa buccale. Successivamente, a distanza di mesi, si stabiliranno le altre tappe ricostruttive. Questo intervento permette al paziente di riprendere ad urinare da subito e senza difficoltà, ed inoltre abbiamo già preparato il piatto uretrale per la chiusura. Può essere indicata nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali, nonchè nei casi di ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Attenzione!Effettuare questo tipo di uretroplastica solo se il piatto uretrale non risulta molto compromesso, diversamente l’intervento esiterebbe in una parziale o completa retrazione cicatriziale dell’innesto
PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015. Effettuate 145 uretroplastiche peniena 1° tempo sec. Asopa con mucosa buccale. Percentuale di successo 98.5%.
CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.
OBJECTIVES: To explore the feasibility of applying a dorsal free graft to treat urethral stricture by the ventral sagittal urethrotomy approach without mobilizing the urethra. METHODS: Twelve patients with long or multiple strictures of the anterior urethra were treated by a dorsal free full-thickness preputial or buccal mucosa graft. The urethra was not separated from the corporal bodies and was opened in the midline over the stricture. The floor of the urethra was incised, and an elliptical raw area was created over the tunica on which a free full-thickness graft of preputial or buccal mucosa was secured. The urethra was retubularized in one stage. RESULTS: After a follow-up of 8 to 40 months, one recurrence developed and required dilation. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach for dorsal free graft urethroplasty is not only feasible and successful, but is easy to perform.
BACKGROUND: Buccal mucosal graft (BMG) substitution urethroplasty has become popular in the management of intractable anterior urethral strictures with good results. Excellent long-term results have been reported by both dorsal and ventral onlay techniques. Asopa reported a successful technique for dorsal placement of BMG in long anterior urethral strictures through a ventral sagittal approach. OBJECTIVE: To evaluate prospectively the results and advantages of dorsal BMG urethroplasty for recurrent anterior urethral strictures by a ventral sagittal urethrotomy approach (Asopa technique). DESIGN, SETTING, AND PARTICIPANTS: From December 2002 to December 2007, a total of 58 men underwent dorsal BMG urethroplasty by a ventral sagittal urethrotomy approach for recurrent urethral strictures. Forty-five of these patients with a follow-up period of 12-60 mo were prospectively evaluated, and the results were analysed. INTERVENTION: The urethra was split twice at the site of the stricture both ventrally and dorsally without mobilising it from its bed, and the buccal mucosal graft was secured in the dorsal urethral defect. The urethra was then retubularised in one stage. RESULTS AND LIMITATIONS: The overall results were good (87%), with a mean follow-up period of 42 mo. Seven patients developed minor wound infection, and five patients developed fistulae. There were six recurrences (6:45, 13%) during the follow-up period of 12-60 mo. Two patients with a panurethral stricture and four with bulbar or penobulbar strictures developed recurrences and were managed by optical urethrotomy and self-dilatation. The medium-term results were as good as those reported with the dorsal urethrotomy approach. Long-term results from this and other series are awaited. More randomised trials and meta-analyses are needed to establish this technique as a procedure of choice in future. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach is easier to perform than the dorsal urethrotomy approach, has good results, and is especially useful in long anterior urethral strictures.
Uretroplastica peniena 1° tempo con innesto dorsale (sec. Asopa) di prepuzio
TECNICA: Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Incisione mediana del piatto uretrale cicatriziale e lateralizzazione del piatto uretrale sclerotico per tutta la lunghezza della stenosi. Asportazione parziale dei tessuti uretrali cicatriziali ed ampliamento uretrale sec. Asopa con innesto di prepuzio (prelevato dalla superficie dorsale del pene o dalla superficie laterale del pene o tramite semicirconcisione o circoncisione). Effettuare l’esame istologico del tessuto uretrale cicatriziale asportato. I margini dell’uretra peniena aperta vengono suturati ai margini laterali del pene con sutura continua [foto Pr15]. Si confezionano due uretrostomie, prossimale e distale all’innesto. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato). Connettivina, a copertura del graft, fissata con punti di sutura.
FOTO PR15
TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5h
TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.
GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.
MEDICAZIONI: Le garze di connettivina legate con punti di sutura ed il catetere verranno rimossi in 8 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni. Rimosse le garze legate con punti di sutura, sopra il quale va applicato gel rigenerante. Pulire la ferita con Soluzione Fisiologica o con acqua. Le medicazioni vanno effettuate per circa 20-30 giorni.
QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta mediamente compromesso, è possibile effettuare un innesto di prepuzio. Successivamente, a distanza di mesi, si stabiliranno le altre tappe ricostruttive. Questo intervento permette al paziente di riprendere ad urinare da subito e senza difficoltà, ed inoltre abbiamo già preparato il piatto uretrale per la chiusura. Può essere indicata nei casi di ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Sconsigliata, invece, nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali. Attenzione!Effettuare questo tipo di uretroplastica solo se il piatto uretrale non risulta molto compromesso, diversamente l’intervento esiterebbe in una parziale o completa retrazione cicatriziale dell’innesto
PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015. Effettuate 97 uretroplastiche peniena 1° tempo sec. Asopa con prepuzio. Percentuale di successo 97.5%
CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.
OBJECTIVES: To explore the feasibility of applying a dorsal free graft to treat urethral stricture by the ventral sagittal urethrotomy approach without mobilizing the urethra. METHODS: Twelve patients with long or multiple strictures of the anterior urethra were treated by a dorsal free full-thickness preputial or buccal mucosa graft. The urethra was not separated from the corporal bodies and was opened in the midline over the stricture. The floor of the urethra was incised, and an elliptical raw area was created over the tunica on which a free full-thickness graft of preputial or buccal mucosa was secured. The urethra was retubularized in one stage. RESULTS: After a follow-up of 8 to 40 months, one recurrence developed and required dilation. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach for dorsal free graft urethroplasty is not only feasible and successful, but is easy to perform.
BACKGROUND: Buccal mucosal graft (BMG) substitution urethroplasty has become popular in the management of intractable anterior urethral strictures with good results. Excellent long-term results have been reported by both dorsal and ventral onlay techniques. Asopa reported a successful technique for dorsal placement of BMG in long anterior urethral strictures through a ventral sagittal approach. OBJECTIVE: To evaluate prospectively the results and advantages of dorsal BMG urethroplasty for recurrent anterior urethral strictures by a ventral sagittal urethrotomy approach (Asopa technique). DESIGN, SETTING, AND PARTICIPANTS: From December 2002 to December 2007, a total of 58 men underwent dorsal BMG urethroplasty by a ventral sagittal urethrotomy approach for recurrent urethral strictures. Forty-five of these patients with a follow-up period of 12-60 mo were prospectively evaluated, and the results were analysed. INTERVENTION: The urethra was split twice at the site of the stricture both ventrally and dorsally without mobilising it from its bed, and the buccal mucosal graft was secured in the dorsal urethral defect. The urethra was then retubularised in one stage. RESULTS AND LIMITATIONS: The overall results were good (87%), with a mean follow-up period of 42 mo. Seven patients developed minor wound infection, and five patients developed fistulae. There were six recurrences (6:45, 13%) during the follow-up period of 12-60 mo. Two patients with a panurethral stricture and four with bulbar or penobulbar strictures developed recurrences and were managed by optical urethrotomy and self-dilatation. The medium-term results were as good as those reported with the dorsal urethrotomy approach. Long-term results from this and other series are awaited. More randomised trials and meta-analyses are needed to establish this technique as a procedure of choice in future. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach is easier to perform than the dorsal urethrotomy approach, has good results, and is especially useful in long anterior urethral strictures.
Uretroplastica peniena 1° tempo con innesto dorsale (sec. Bracka) di mucosa buccale
TECNICA: Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Ampia asportazione di tutto il piatto uretrale cicatriziale e sua sostituzione con innesto di mucosa buccale (prelievo da guancia destra o sinistra). Effettuare l’esame istologico del tessuto uretrale cicatriziale asportato. I margini dell’uretra peniena aperta vengono suturati ai margini laterali del pene con sutura continua. Si confeziona uretrostomia baso-peniena [foto Br10, Br11, Br12, Br13]. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato). Connettivina, a copertura del graft, fissata con punti di sutura.
FOTO BR10
FOTO BR11
FOTO BR12
FOTO BR13
TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5h
TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.
GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene e sulla guancia dove è stato fatto il prelievo di mucosa buccale. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.
MEDICAZIONI: Le garze di connettivina legate con punti di sutura ed il catetere verranno rimossi in 8 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni. Rimosse le garze legate con punti di sutura, sarà ben visibile l’innesto, sopra il quale va applicato gel rigenerante. Pulire la ferita con Soluzione Fisiologica o con acqua. Le medicazioni vanno effettuate per circa 20-30 giorni.
QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta molto compromesso. Successivamente, a distanza di mesi, si stabiliranno le altre tappe ricostruttive. Questo intervento permette al paziente di riprendere ad urinare da subito e senza difficoltà, ed inoltre abbiamo già preparato il piatto uretrale per la chiusura. Può essere indicata nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali, nonchè nei casi di ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Attenzione!Rimuovere interamente tutto il tessuto uretrale cicatriziale
PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015. Effettuate 96 uretroplastiche peniena 1° tempo sec. Bracka con mucosa buccale. Percentuale di successo 95.5%
CENTRO URETRA IN ITALIA:è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.
APPROFONDISCI:
The role of two-stage repair in modern hypospadiology.Bracka A.Indian J Urol. 2008 Apr;24(2):210-8.
Hypospadias surgery continues to evolve. The enthusiasm for flap-based urethroplasty is waning and instead there is an increasing preference for urethroplasty that uses either the urethral plate alone or in combination with grafts. From the vast armamentarium of hypospadias repairs that are still in use, the author suggests a simple protocol of just three closely related procedures with which we can now repair almost all hypospadias. The tubularised incised plate (TIP) repair and the ‘Snodgraft’ modification of the TIP principle are simple and effective one-stage solutions when partial circumference urethroplasty is required. Conversely, the Bracka two-stage graft repair remains an ideal and versatile solution when a full circumference urethroplasty is required. It is particularly appropriate for severe primary hypospadias associated with a poor plate and marked chordee and also to replace a scarred, hairy or balanitis xerotica obliterans diseased urethra in re-operative salvage hypospadias.
Hypospadias surgery: when, what and by whom?Manzoni G, Bracka A, Palminteri E, Marrocco G.BJU Int. 2004 Nov;94(8):1188-95.
Hypospadias is repaired by paediatric surgeons, paediatric urologists, adult reconstructive urologists and plastic surgeons. This review is unique in representing all four specialities, to provide a unified policy on the management of hypospadias. The surgeon of whichever speciality should have a dedicated interest in this challenging work, ideally having an annual volume of at least 40-50 cases. The ideal time for primary repair is at 6-12 months old, although when this is not practicable there is another opportunity at 3-4 years old. A surgical protocol is presented which emphasises both functional and cosmetic refinement. Using a logical progression of a very few related procedures allows the reliable correction of almost any hypospadias deformity. A one-stage repair is used when the urethral plate does not require transection and its axial integrity can be maintained. Occasionally, when the plate is of adequate width and depth, it can be tubularized directly using the second stage of the two-stage repair. When (usually) the urethral plate is not adequately developed and requires augmentation before it can be tubularized, then that second-stage procedure is modified by adding a dorsal releasing incision +/- a graft (alias Snodgrass and ‘Snodgraft’ procedures). The two-stage repair offers the most reliable and refined solution for those patients who require transection of the urethral plate and a full circumferential substitution urethroplasty. From available evidence this protocol combines excellent function and cosmesis with optimum reliability. Nevertheless, it would be complacent to assume that these gratifying results will be maintained into adult life. We therefore recommend that there is still a need for active follow-up through to genital maturity.
PURPOSE: We report outcomes from staged buccal graft urethroplasty after failed hypospadias surgery. MATERIALS AND METHODS: When the urethral plate had been excised or was visibly scarred after prior surgery patients underwent staged buccal graft repair. In the first operation persistent penile curvature was corrected, a proximal cutaneous urethrostomy was created, scarred tissues distally were excised and buccal graft was quilted into place for subsequent urethroplasty. At least 6 months later the now revascularized buccal strip was tubularized and covered with a dartos or tunica vaginalis flap. RESULTS: A total of 25 patients underwent stage 1 repair following an average of 4.4 prior hypospadias surgeries. Complete graft take occurred in 22 (88%) cases while the remaining 3 had focal scar or graft contracture that was successfully patched before tubularization. To date 20 patients have undergone the stage 2. There were no cases of meatal stenosis, neourethral stricture or diverticulum. A fistula occurred in 1 (5%) of 18 cases in which a flap barrier layer was used. Partial glans dehiscence occurred in 4 prepubertal boys with graft obtained from the cheek, and they have undergone successful reoperative glansplasty. All patients completing surgery have a vertical slit neomeatus. CONCLUSIONS: Staged buccal graft reoperation reliably creates a well vascularized substitute urethral plate for tubularization with low complication rates and good cosmetic outcomes. Inner lip, which is thinner than cheek, may be a better source of graft for the glanular urethra.
Uretroplastica peniena 1° tempo con innesto dorsale (sec. Bracka) di prepuzio
TECNICA: Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Ampia asportazione di tutto il piatto uretrale cicatriziale e sua sostituzione con innesto di prepuzio (prelevato dalla superficie dorsale del pene o dalla superficie laterale del pene o tramite semicirconcisione o circoncisione). Effettuare l’esame istologico del tessuto uretrale cicatriziale asportato. I margini dell’uretra peniena aperta vengono suturati ai margini laterali del pene con sutura continua. Si confeziona uretrostomia baso-peniena [foto Br16]. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato). Connettivina, a copertura del graft, fissata con punti di sutura.
FOTO BR16
TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5h
TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.
GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.
MEDICAZIONI: Le garze di connettivina legate con punti di sutura ed il catetere verranno rimossi in 8 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni. Rimosse le garze legate con punti di sutura, sarà ben visibile l’innesto, sopra il quale va applicato gel rigenerante. Pulire la ferita con Soluzione Fisiologica o con acqua. Le medicazioni vanno effettuate per circa 20-30 giorni.
QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta molto compromesso. Successivamente, a distanza di mesi, si stabiliranno le altre tappe ricostruttive. Questo intervento permette al paziente di riprendere ad urinare da subito e senza difficoltà, ed inoltre abbiamo già preparato il piatto uretrale per la chiusura. Può essere indicata nei casi di ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Sconsigliata, invece, nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali. Attenzione!Rimuovere interamente tutto il tessuto uretrale cicatriziale
PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015. Effettuate 79 uretroplastiche peniena 1° tempo sec. Bracka con prepuzio. Percentuale di successo 97.6%
CENTRO URETRA IN ITALIA:è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.
APPROFONDISCI:
The role of two-stage repair in modern hypospadiology.Bracka A.Indian J Urol. 2008 Apr;24(2):210-8.
Hypospadias surgery continues to evolve. The enthusiasm for flap-based urethroplasty is waning and instead there is an increasing preference for urethroplasty that uses either the urethral plate alone or in combination with grafts. From the vast armamentarium of hypospadias repairs that are still in use, the author suggests a simple protocol of just three closely related procedures with which we can now repair almost all hypospadias. The tubularised incised plate (TIP) repair and the ‘Snodgraft’ modification of the TIP principle are simple and effective one-stage solutions when partial circumference urethroplasty is required. Conversely, the Bracka two-stage graft repair remains an ideal and versatile solution when a full circumference urethroplasty is required. It is particularly appropriate for severe primary hypospadias associated with a poor plate and marked chordee and also to replace a scarred, hairy or balanitis xerotica obliterans diseased urethra in re-operative salvage hypospadias.
Hypospadias surgery: when, what and by whom? Manzoni G, Bracka A, Palminteri E, Marrocco G. BJU Int. 2004 Nov;94(8):1188-95.
Hypospadias is repaired by paediatric surgeons, paediatric urologists, adult reconstructive urologists and plastic surgeons. This review is unique in representing all four specialities, to provide a unified policy on the management of hypospadias. The surgeon of whichever speciality should have a dedicated interest in this challenging work, ideally having an annual volume of at least 40-50 cases. The ideal time for primary repair is at 6-12 months old, although when this is not practicable there is another opportunity at 3-4 years old. A surgical protocol is presented which emphasises both functional and cosmetic refinement. Using a logical progression of a very few related procedures allows the reliable correction of almost any hypospadias deformity. A one-stage repair is used when the urethral plate does not require transection and its axial integrity can be maintained. Occasionally, when the plate is of adequate width and depth, it can be tubularized directly using the second stage of the two-stage repair. When (usually) the urethral plate is not adequately developed and requires augmentation before it can be tubularized, then that second-stage procedure is modified by adding a dorsal releasing incision +/- a graft (alias Snodgrass and ‘Snodgraft’ procedures). The two-stage repair offers the most reliable and refined solution for those patients who require transection of the urethral plate and a full circumferential substitution urethroplasty. From available evidence this protocol combines excellent function and cosmesis with optimum reliability. Nevertheless, it would be complacent to assume that these gratifying results will be maintained into adult life. We therefore recommend that there is still a need for active follow-up through to genital maturity.
PURPOSE: We report outcomes from staged buccal graft urethroplasty after failed hypospadias surgery. MATERIALS AND METHODS: When the urethral plate had been excised or was visibly scarred after prior surgery patients underwent staged buccal graft repair. In the first operation persistent penile curvature was corrected, a proximal cutaneous urethrostomy was created, scarred tissues distally were excised and buccal graft was quilted into place for subsequent urethroplasty. At least 6 months later the now revascularized buccal strip was tubularized and covered with a dartos or tunica vaginalis flap. RESULTS: A total of 25 patients underwent stage 1 repair following an average of 4.4 prior hypospadias surgeries. Complete graft take occurred in 22 (88%) cases while the remaining 3 had focal scar or graft contracture that was successfully patched before tubularization. To date 20 patients have undergone the stage 2. There were no cases of meatal stenosis, neourethral stricture or diverticulum. A fistula occurred in 1 (5%) of 18 cases in which a flap barrier layer was used. Partial glans dehiscence occurred in 4 prepubertal boys with graft obtained from the cheek, and they have undergone successful reoperative glansplasty. All patients completing surgery have a vertical slit neomeatus. CONCLUSIONS: Staged buccal graft reoperation reliably creates a well vascularized substitute urethral plate for tubularization with low complication rates and good cosmetic outcomes. Inner lip, which is thinner than cheek, may be a better source of graft for the glanular urethra
TECNICA : Si scolpisce il piatto uretrale precedentemente ricostruito. Asportazione dei tessuti cicatriziali del pene e dell’uretra, esito dei pregressi interventi. Ricostruzione della neouretra su catetere Nelaton 18 Fr e sua copertura con strati di dartos [foto PC7, PC8, PC9, PC10]. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato) per 14 giorni (sempre collegato al sacchetto della raccolta urine).
FOTO PC7
FOTO PC8
FOTO PC9
FOTO PC10
TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1h
TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.
GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.
MEDICAZIONI: si consiglia di medicare conBetadine soluzione, ma già a 3 giorni dall’intervento chirurgico si può utilizzare acqua o soluzione fisiologica, fino alla guarigione della ferita (cioè fino a quando la ferita risulta asciutta). Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni
PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015. Effettuate 161 uretroplastiche peniene 2° tempo. Percentuale di successo 89.5%
CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.
Uretroplastica peniena in tempo unico con innesto dorsale (sec. Asopa) di mucosa buccale
TECNICA : Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Incisione mediana del piatto uretrale cicatriziale e lateralizzazione del piatto uretrale sclerotico per tutta la lunghezza della stenosi. Asportazione parziale dei tessuti uretrali cicatriziali ed ampliamento uretrale sec. Asopa con innesto di mucosa buccale (prelievo da guancia destra o sinistra). Tubularizzazione del neopiatto uretrale ampliato su catetere Nelaton 16Fr o 18 Fr. Spongioplastica e copertura dell’uretra con strati di dartos. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato) per 14 giorni (sempre collegato al sacchetto della raccolta urine).
TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5-2h
TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.
GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene e sulla guancia dove è stato fatto il prelievo di mucosa buccale. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.
MEDICAZIONI: si consiglia di medicare conBetadine soluzione, ma già a 7 giorni dall’intervento chirurgico si può utilizzare acqua o soluzione fisiologica, fino alla guarigione della ferita (cioè fino a quando la ferita risulta asciutta). Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni.
QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta non del tutto compromesso e se la vascolarizzazione dell’uretra è buona, è possibile effettuare un intervento in tempo unico. Può essere indicata nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali, nonchè nei casi di ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Attenzione!evitare questo intervento in caso di piatto uretrale estesamente compromesso o in presenza di deficit della vascolarizzazione dell’uretra peniena
PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015. Effettuate 123 uretroplastiche peniena in tempo unico sec. Asopa con mucosa buccale. Percentuale di successo 86.3%
CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.
OBJECTIVES: To explore the feasibility of applying a dorsal free graft to treat urethral stricture by the ventral sagittal urethrotomy approach without mobilizing the urethra. METHODS: Twelve patients with long or multiple strictures of the anterior urethra were treated by a dorsal free full-thickness preputial or buccal mucosa graft. The urethra was not separated from the corporal bodies and was opened in the midline over the stricture. The floor of the urethra was incised, and an elliptical raw area was created over the tunica on which a free full-thickness graft of preputial or buccal mucosa was secured. The urethra was retubularized in one stage. RESULTS: After a follow-up of 8 to 40 months, one recurrence developed and required dilation. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach for dorsal free graft urethroplasty is not only feasible and successful, but is easy to perform.
BACKGROUND: Buccal mucosal graft (BMG) substitution urethroplasty has become popular in the management of intractable anterior urethral strictures with good results. Excellent long-term results have been reported by both dorsal and ventral onlay techniques. Asopa reported a successful technique for dorsal placement of BMG in long anterior urethral strictures through a ventral sagittal approach. OBJECTIVE: To evaluate prospectively the results and advantages of dorsal BMG urethroplasty for recurrent anterior urethral strictures by a ventral sagittal urethrotomy approach (Asopa technique). DESIGN, SETTING, AND PARTICIPANTS: From December 2002 to December 2007, a total of 58 men underwent dorsal BMG urethroplasty by a ventral sagittal urethrotomy approach for recurrent urethral strictures. Forty-five of these patients with a follow-up period of 12-60 mo were prospectively evaluated, and the results were analysed. INTERVENTION: The urethra was split twice at the site of the stricture both ventrally and dorsally without mobilising it from its bed, and the buccal mucosal graft was secured in the dorsal urethral defect. The urethra was then retubularised in one stage. RESULTS AND LIMITATIONS: The overall results were good (87%), with a mean follow-up period of 42 mo. Seven patients developed minor wound infection, and five patients developed fistulae. There were six recurrences (6:45, 13%) during the follow-up period of 12-60 mo. Two patients with a panurethral stricture and four with bulbar or penobulbar strictures developed recurrences and were managed by optical urethrotomy and self-dilatation. The medium-term results were as good as those reported with the dorsal urethrotomy approach. Long-term results from this and other series are awaited. More randomised trials and meta-analyses are needed to establish this technique as a procedure of choice in future. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach is easier to perform than the dorsal urethrotomy approach, has good results, and is especially useful in long anterior urethral strictures.
Uretroplastica peniena in tempo unico con innesto dorsale (sec. Asopa) di prepuzio
TECNICA: Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Incisione mediana del piatto uretrale cicatriziale e lateralizzazione del piatto uretrale sclerotico per tutta la lunghezza della stenosi. Asportazione parziale dei tessuti uretrali cicatriziali ed ampliamento uretrale sec. Asopa con innesto di prepuzio (prelevato dalla superficie dorsale del pene o dalla superficie laterale del pene o tramite semicirconcisione o circoncisione). Tubularizzazione del neopiatto uretrale ampliato su catetere Nelaton 16Fr o 18 Fr. Spongioplastica e copertura dell’uretra con strati di dartos [foto Ap1, Ap2, Ap3, Ap4, Ap5, Ap6, Ap7] . Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato) per 14 giorni (sempre collegato al sacchetto della raccolta urine).
FOTO AP1
FOTO AP2
FOTO AP3
FOTO AP4
FOTO AP5
FOTO AP6
FOTO AP7
TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 2,5h
TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.
GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.
MEDICAZIONI: si consiglia di medicare conBetadine soluzione, ma già a 7 giorni dall’intervento chirurgico si può utilizzare acqua o soluzione fisiologica, fino alla guarigione della ferita (cioè fino a quando la ferita risulta asciutta). Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni.
QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta non del tutto compromesso e se la vascolarizzazione dell’uretra è buona, è possibile effettuare un intervento in tempo unico. Può essere indicata nei casi di ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Sconsigliata, invece, nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali. Attenzione!evitare questo intervento in caso di piatto uretrale estesamente compromesso o in presenza di deficit della vascolarizzazione dell’uretra peniena
PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015. Effettuate 93 uretroplastiche peniena in tempo unico sec. Asopa con prepuzio. Percentuale di successo 81.5%
CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.
OBJECTIVES: To explore the feasibility of applying a dorsal free graft to treat urethral stricture by the ventral sagittal urethrotomy approach without mobilizing the urethra. METHODS: Twelve patients with long or multiple strictures of the anterior urethra were treated by a dorsal free full-thickness preputial or buccal mucosa graft. The urethra was not separated from the corporal bodies and was opened in the midline over the stricture. The floor of the urethra was incised, and an elliptical raw area was created over the tunica on which a free full-thickness graft of preputial or buccal mucosa was secured. The urethra was retubularized in one stage. RESULTS: After a follow-up of 8 to 40 months, one recurrence developed and required dilation. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach for dorsal free graft urethroplasty is not only feasible and successful, but is easy to perform.
BACKGROUND: Buccal mucosal graft (BMG) substitution urethroplasty has become popular in the management of intractable anterior urethral strictures with good results. Excellent long-term results have been reported by both dorsal and ventral onlay techniques. Asopa reported a successful technique for dorsal placement of BMG in long anterior urethral strictures through a ventral sagittal approach. OBJECTIVE: To evaluate prospectively the results and advantages of dorsal BMG urethroplasty for recurrent anterior urethral strictures by a ventral sagittal urethrotomy approach (Asopa technique). DESIGN, SETTING, AND PARTICIPANTS: From December 2002 to December 2007, a total of 58 men underwent dorsal BMG urethroplasty by a ventral sagittal urethrotomy approach for recurrent urethral strictures. Forty-five of these patients with a follow-up period of 12-60 mo were prospectively evaluated, and the results were analysed. INTERVENTION: The urethra was split twice at the site of the stricture both ventrally and dorsally without mobilising it from its bed, and the buccal mucosal graft was secured in the dorsal urethral defect. The urethra was then retubularised in one stage. RESULTS AND LIMITATIONS: The overall results were good (87%), with a mean follow-up period of 42 mo. Seven patients developed minor wound infection, and five patients developed fistulae. There were six recurrences (6:45, 13%) during the follow-up period of 12-60 mo. Two patients with a panurethral stricture and four with bulbar or penobulbar strictures developed recurrences and were managed by optical urethrotomy and self-dilatation. The medium-term results were as good as those reported with the dorsal urethrotomy approach. Long-term results from this and other series are awaited. More randomised trials and meta-analyses are needed to establish this technique as a procedure of choice in future. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach is easier to perform than the dorsal urethrotomy approach, has good results, and is especially useful in long anterior urethral strictures.
Uretroplastica peniena in tempo unico con innesto dorso-laterale di mucosa buccale
TECNICA: Isolamento dell’uretra peniena lungo il tratto stenotico. Si scolla l’uretra dorso-lateralmente a sx dai corpi cavernosi e si apre dorsolateralmente lungo il tratto stenotico . Dopo exeresi dei tessuti uretrali cicatriziali, si effettua un ampliamento dorso-laterale (sec. Kulkarni) con innesto di mucosa buccale (prelievo da guancia destra o sinistra). Si ribalta l’uretra al di sopra dell’innesto e si ritubularizza con due suture continue su catetere tutore nelaton 18 Fr [foto Dl1, Dl2, Dl3, Dl4]. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato) per 14 giorni (sempre collegato al sacchetto della raccolta urine).
FOTO DI1
FOTO DI2
FOTO DI3
FOTO DI4
TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 2,5h
TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.
GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene e sulla guancia dove è stato fatto il prelievo di mucosa buccale. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.
MEDICAZIONI: si consiglia di medicare conBetadine soluzione, ma già a 7 giorni dall’intervento chirurgico si può utilizzare acqua o soluzione fisiologica, fino alla guarigione della ferita (cioè fino a quando la ferita risulta asciutta). Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni.
QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta non del tutto compromesso e se la vascolarizzazione dell’uretra è buona, è possibile effettuare un intervento in tempo unico. Può essere indicata nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali, nonchè nei casi di ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Attenzione!evitare questo intervento in caso di piatto uretrale estesamente compromesso o in presenza di deficit della vascolarizzazione dell’uretra peniena
PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica aggiornata al 30/06/2015. Effettuate 78 uretroplastiche peniena in tempo unico con innesto dorso-laterale. Percentuale di successo 88.9%
CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.
APPROFONDISCI:
One-sided anterior urethroplasty: a new dorsal onlay graft technique.(Kulkarni S. et Al) BJUJ 2009 Oct;104(8):1150-5. Epub 2009 Apr 17.
OBJECTIVE: To investigate the feasibility, tolerability, safety and efficacy of using a new surgical technique for the repair of anterior urethral strictures to preserve vascular supply to the urethra and its entire muscular and neurogenic support. PATIENTS AND METHODS: In all, 24 patients (mean age 46 years) underwent a new one-sided anterior dorsal oral mucosal graft urethroplasty while preserving the lateral vascular supply to the urethra, the central tendon of the perineum, the bulbospongiosum muscle and its perineal innervation. The cause of stricture was instrumentation in three cases (12%), unknown in five (21%), infection in four (17%), and lichen sclerosus in 12 (50%). The stricture site was bulbar in 12 cases (50%) and panurethral in 12 (50%). The mean stricture length was 4.2 cm in patients with bulbar strictures and 10 cm in patients with panurethral strictures. Of 24 patients, 20 patients (83%) had received previous treatments. Clinical outcome was considered a failure when any postoperative instrumentation was needed, including dilatation. RESULTS: The overall mean (range) follow-up was 22 (12-55) months. Of the 24 patients, 22 (92%) had a successful outcome and two (8%) were failures. One failure was treated using definitive perineal urethrostomy and another failure underwent successful internal urethrotomy. CONCLUSIONS: The preservation of the one-sided vascular supply to the urethra and its entire muscular and neurogenic support should represent a slight but significant step toward perfecting the surgical technique of urethral reconstruction using a minimally invasive approach.
Uretroplastica peniena in tempo unico con innesto dorso-laterale di prepuzio
TECNICA: Isolamento dell’uretra peniena lungo il tratto stenotico. Si scolla l’uretra dorso-lateralmente a sx dai corpi cavernosi e si apre dorso-lateralmente lungo il tratto stenotico . Dopo exeresi dei tessuti uretrali cicatriziali, si effettua un ampliamento dorso-laterale con innesto di cute prepuziale (prelevato dalla superficie dorsale del pene o dalla superficie laterale del pene o tramite semicirconcisione o circoncisione). Si ribalta l’uretra al di sopra dell’innesto e si ritubularizza con due suture continue su catetere tutore nelaton 18 Fr [foto DP1, DP2, DP3, DP4]. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato) per 14 giorni (sempre collegato al sacchetto della raccolta urine).
FOTO DP1
FOTO DP2
FOTO DP3
FOTO DP4
TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5-2h
TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.
GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.
MEDICAZIONI: si consiglia di medicare conBetadine soluzione, ma già a 7 giorni dall’intervento chirurgico si può utilizzare acqua o soluzione fisiologica, fino alla guarigione della ferita (cioè fino a quando la ferita risulta asciutta). Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni.
QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta non del tutto compromesso e se la vascolarizzazione dell’uretra è buona, è possibile effettuare un intervento in tempo unico. Può essere indicata nei casi di ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Sconsigliata, invece, nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali. Attenzione!evitare questo intervento in caso di piatto uretrale estesamente compromesso o in presenza di deficit della vascolarizzazione dell’uretra peniena
PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica aggiornata al 30/06/2015. Effettuate 132 uretroplastiche peniena in tempo unico con innesto dorso-laterale. Percentuale di successo 89.2%
CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.
APPROFONDISCI:
One-sided anterior urethroplasty: a new dorsal onlay graft technique.(Kulkarni S. et Al) BJUJ 2009 Oct;104(8):1150-5. Epub 2009 Apr 17.
OBJECTIVE: To investigate the feasibility, tolerability, safety and efficacy of using a new surgical technique for the repair of anterior urethral strictures to preserve vascular supply to the urethra and its entire muscular and neurogenic support. PATIENTS AND METHODS: In all, 24 patients (mean age 46 years) underwent a new one-sided anterior dorsal oral mucosal graft urethroplasty while preserving the lateral vascular supply to the urethra, the central tendon of the perineum, the bulbospongiosum muscle and its perineal innervation. The cause of stricture was instrumentation in three cases (12%), unknown in five (21%), infection in four (17%), and lichen sclerosus in 12 (50%). The stricture site was bulbar in 12 cases (50%) and panurethral in 12 (50%). The mean stricture length was 4.2 cm in patients with bulbar strictures and 10 cm in patients with panurethral strictures. Of 24 patients, 20 patients (83%) had received previous treatments. Clinical outcome was considered a failure when any postoperative instrumentation was needed, including dilatation. RESULTS: The overall mean (range) follow-up was 22 (12-55) months. Of the 24 patients, 22 (92%) had a successful outcome and two (8%) were failures. One failure was treated using definitive perineal urethrostomy and another failure underwent successful internal urethrotomy. CONCLUSIONS: The preservation of the one-sided vascular supply to the urethra and its entire muscular and neurogenic support should represent a slight but significant step toward perfecting the surgical technique of urethral reconstruction using a minimally invasive approach.
TECNICA: Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Si confezionano due uretrostomie, prossimale e distale ed i margini dell’uretra peniena aperta vengono suturati alla cute peniena (sec. Johanson) [foto JP]. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato).
FOTO JP
TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 30 min-1h
TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.
GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria senza catetere.
MEDICAZIONI: si consiglia di medicare conBetadine soluzione, ma già a 7 giorni dall’intervento chirurgico si può utilizzare acqua o soluzione fisiologica, fino alla guarigione della ferita (cioè fino a quando la ferita risulta asciutta). Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni.
QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA:quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta molto compromesso, è necessario effettuare l’uretroplastica 1° tempo sec. Johanson. Successivamente, a distanza di mesi, si stabiliranno le altre tappe ricostruttive. Questo intervento permette al paziente di riprendere ad urinare da subito e senza difficoltà. Può essere indicata nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali, nonchè nei casi di ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine
COMPLICANZE: sanguinamento<1%, infezione <2%.
PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica aggiornata al 30/06/2015. Effettuate 527 uretroplastiche sec. Johanson, dell’uretra peniena (distale, media, prossimale e totale). Percentuale di successo 97.2%
CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.
APPROFONDISCI
The treatment of urethral stricture by excision. Russel RH Br J Surg 1914;2:375 * No abstract available
Reconstruction of the male urethra in strictures. Johanson B. Acta Chir Scand 1953: 176:3 * No abstract available
Uretroplastica peniena 1° tempo con innesto dorsale (sec. Asopa) di mucosa buccale
TECNICA: Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Incisione mediana del piatto uretrale cicatriziale e lateralizzazione del piatto uretrale sclerotico per tutta la lunghezza della stenosi. Asportazione parziale dei tessuti uretrali cicatriziali ed ampliamento uretrale sec. Asopa con innesto di mucosa buccale (prelievo da guancia destra o sinistra). Effettuare l’esame istologico del tessuto uretrale cicatriziale asportato. I margini dell’uretra peniena aperta vengono suturati ai margini laterali del pene con sutura continua. Si confezionano due uretrostomie, prossimale e distale all’innesto [foto Amb]. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato). Connettivina, a copertura dell’innesto, fissata con punti di sutura.
TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5h
TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.
GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene e sulla guancia dove è stato fatto il prelievo di mucosa buccale. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.
MEDICAZIONI: Le garze di connettivina legate con punti di sutura ed il catetere verranno rimossi in 8 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni. Rimosse le garze legate con punti di sutura, sopra il quale va applicato gel rigenerante. Pulire la ferita con Soluzione Fisiologica o con un poco di acqua. Le medicazioni vanno effettuate per circa 20-30 giorni.
QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA:quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta mediamente compromesso, è possibile effettuare un innesto con mucosa buccale. Successivamente, a distanza di mesi, si stabiliranno le altre tappe ricostruttive. Questo intervento permette al paziente di riprendere ad urinare da subito e senza difficoltà, ed inoltre abbiamo già preparato il piatto uretrale per la chiusura. Può essere indicata nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali, nonchè nei casi di ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Attenzione!Effettuare questo tipo di uretroplastica solo se il piatto uretrale non risulta molto compromesso, diversamente l’intervento esiterebbe in una parziale o completa retrazione cicatriziale dell’innesto
PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015. Effettuate 145 uretroplastiche peniena 1° tempo sec. Asopa con mucosa buccale. Percentuale di successo 98.5%.
CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.
OBJECTIVES: To explore the feasibility of applying a dorsal free graft to treat urethral stricture by the ventral sagittal urethrotomy approach without mobilizing the urethra. METHODS: Twelve patients with long or multiple strictures of the anterior urethra were treated by a dorsal free full-thickness preputial or buccal mucosa graft. The urethra was not separated from the corporal bodies and was opened in the midline over the stricture. The floor of the urethra was incised, and an elliptical raw area was created over the tunica on which a free full-thickness graft of preputial or buccal mucosa was secured. The urethra was retubularized in one stage. RESULTS: After a follow-up of 8 to 40 months, one recurrence developed and required dilation. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach for dorsal free graft urethroplasty is not only feasible and successful, but is easy to perform.
BACKGROUND: Buccal mucosal graft (BMG) substitution urethroplasty has become popular in the management of intractable anterior urethral strictures with good results. Excellent long-term results have been reported by both dorsal and ventral onlay techniques. Asopa reported a successful technique for dorsal placement of BMG in long anterior urethral strictures through a ventral sagittal approach. OBJECTIVE: To evaluate prospectively the results and advantages of dorsal BMG urethroplasty for recurrent anterior urethral strictures by a ventral sagittal urethrotomy approach (Asopa technique). DESIGN, SETTING, AND PARTICIPANTS: From December 2002 to December 2007, a total of 58 men underwent dorsal BMG urethroplasty by a ventral sagittal urethrotomy approach for recurrent urethral strictures. Forty-five of these patients with a follow-up period of 12-60 mo were prospectively evaluated, and the results were analysed.INTERVENTION: The urethra was split twice at the site of the stricture both ventrally and dorsally without mobilising it from its bed, and the buccal mucosal graft was secured in the dorsal urethral defect. The urethra was then retubularised in one stage. RESULTS AND LIMITATIONS: The overall results were good (87%), with a mean follow-up period of 42 mo. Seven patients developed minor wound infection, and five patients developed fistulae. There were six recurrences (6:45, 13%) during the follow-up period of 12-60 mo. Two patients with a panurethral stricture and four with bulbar or penobulbar strictures developed recurrences and were managed by optical urethrotomy and self-dilatation. The medium-term results were as good as those reported with the dorsal urethrotomy approach. Long-term results from this and other series are awaited. More randomised trials and meta-analyses are needed to establish this technique as a procedure of choice in future. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach is easier to perform than the dorsal urethrotomy approach, has good results, and is especially useful in long anterior urethral strictures.
Uretroplastica peniena 1° tempo con innesto dorsale (sec. Asopa) di prepuzio
TECNICA: Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Incisione mediana del piatto uretrale cicatriziale e lateralizzazione del piatto uretrale sclerotico per tutta la lunghezza della stenosi. Asportazione parziale dei tessuti uretrali cicatriziali ed ampliamento uretrale sec. Asopa con innesto di prepuzio (prelevato dalla superficie dorsale del pene o dalla superficie laterale del pene o tramite semicirconcisione o circoncisione). Effettuare l’esame istologico del tessuto uretrale cicatriziale asportato. I margini dell’uretra peniena aperta vengono suturati ai margini laterali del pene con sutura continua. Si confezionano due uretrostomie distale e prossimale all’innesto [foto Pr18]. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato). Connettivina, a copertura del graft, fissata con punti di sutura.
TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5h
TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.
GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.
MEDICAZIONI: Le garze di connettivina legate con punti di sutura ed il catetere verranno rimossi in 8 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni. Rimosse le garze legate con punti di sutura, sopra il quale va applicato gel rigenerante. Pulire la ferita con Soluzione Fisiologica o con acqua. Le medicazioni vanno effettuate per circa 20-30 giorni.
QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta mediamente compromesso, è possibile effettuare un innesto di prepuzio. Successivamente, a distanza di mesi, si stabiliranno le altre tappe ricostruttive. Questo intervento permette al paziente di riprendere ad urinare da subito e senza difficoltà, ed inoltre abbiamo già preparato il piatto uretrale per la chiusura. Può essere indicata nei casi di ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Sconsigliata, invece, nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali. Attenzione!Effettuare questo tipo di uretroplastica solo se il piatto uretrale non risulta molto compromesso, diversamente l’intervento esiterebbe in una parziale o completa retrazione cicatriziale dell’innesto
PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015. Effettuate 97 uretroplastiche peniena 1° tempo sec. Asopa con prepuzio. Percentuale di successo 97.5%
CENTRO URETRA IN ITALIA:è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.
OBJECTIVES: To explore the feasibility of applying a dorsal free graft to treat urethral stricture by the ventral sagittal urethrotomy approach without mobilizing the urethra. METHODS: Twelve patients with long or multiple strictures of the anterior urethra were treated by a dorsal free full-thickness preputial or buccal mucosa graft. The urethra was not separated from the corporal bodies and was opened in the midline over the stricture. The floor of the urethra was incised, and an elliptical raw area was created over the tunica on which a free full-thickness graft of preputial or buccal mucosa was secured. The urethra was retubularized in one stage. RESULTS: After a follow-up of 8 to 40 months, one recurrence developed and required dilation. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach for dorsal free graft urethroplasty is not only feasible and successful, but is easy to perform.
BACKGROUND: Buccal mucosal graft (BMG) substitution urethroplasty has become popular in the management of intractable anterior urethral strictures with good results. Excellent long-term results have been reported by both dorsal and ventral onlay techniques. Asopa reported a successful technique for dorsal placement of BMG in long anterior urethral strictures through a ventral sagittal approach. OBJECTIVE: To evaluate prospectively the results and advantages of dorsal BMG urethroplasty for recurrent anterior urethral strictures by a ventral sagittal urethrotomy approach (Asopa technique). DESIGN, SETTING, AND PARTICIPANTS: From December 2002 to December 2007, a total of 58 men underwent dorsal BMG urethroplasty by a ventral sagittal urethrotomy approach for recurrent urethral strictures. Forty-five of these patients with a follow-up period of 12-60 mo were prospectively evaluated, and the results were analysed. INTERVENTION: The urethra was split twice at the site of the stricture both ventrally and dorsally without mobilising it from its bed, and the buccal mucosal graft was secured in the dorsal urethral defect. The urethra was then retubularised in one stage. RESULTS AND LIMITATIONS: The overall results were good (87%), with a mean follow-up period of 42 mo. Seven patients developed minor wound infection, and five patients developed fistulae. There were six recurrences (6:45, 13%) during the follow-up period of 12-60 mo. Two patients with a panurethral stricture and four with bulbar or penobulbar strictures developed recurrences and were managed by optical urethrotomy and self-dilatation. The medium-term results were as good as those reported with the dorsal urethrotomy approach. Long-term results from this and other series are awaited. More randomised trials and meta-analyses are needed to establish this technique as a procedure of choice in future.CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach is easier to perform than the dorsal urethrotomy approach, has good results, and is especially useful in long anterior urethral strictures.
Uretroplastica peniena 1° tempo con innesto dorsale (sec. Bracka) di mucosa buccale
TECNICA: Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Ampia asportazione di tutto il piatto uretrale cicatriziale e sua sostituzione con innesto di mucosa buccale (prelievo da guancia destra o sinistra) [foto Br0, Br1, Br2]. Effettuare l’esame istologico del tessuto uretrale cicatriziale asportato. I margini dell’uretra peniena aperta vengono suturati ai margini laterali del pene con sutura continua. Si confezionano due uretrostomie distale e prossimale all’innesto. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato). Connettivina, a copertura del graft, fissata con punti di sutura.
FOTO BR0
FOTO BR1
FOTO BR2
TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5h
TTERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.
GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene e sulla guancia dove è stato fatto il prelievo di mucosa buccale. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.
MEDICAZIONI: Le garze di connettivina legate con punti di sutura ed il catetere verranno rimossi in 8 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni. Rimosse le garze legate con punti di sutura, sarà ben visibile l’innesto, sopra il quale va applicato gel rigenerante. Pulire la ferita con Soluzione Fisiologica o con acqua. Le medicazioni vanno effettuate per circa 20-30 giorni.
QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA:quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta molto compromesso. Successivamente, a distanza di mesi, si stabiliranno le altre tappe ricostruttive. Questo intervento permette al paziente di riprendere ad urinare da subito e senza difficoltà, ed inoltre abbiamo già preparato il piatto uretrale per la chiusura. Può essere indicata nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali, nonchè nei casi di ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Attenzione!Rimuovere interamente tutto il tessuto uretrale cicatriziale
PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015. Effettuate 96 uretroplastiche peniena 1° tempo sec. Bracka con mucosa buccale. Percentuale di successo 95.5%
CENTRO URETRA IN ITALIA:è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.
APPROFONDISCI:
The role of two-stage repair in modern hypospadiology. Bracka A.Indian J Urol. 2008 Apr;24(2):210-8.
Hypospadias surgery continues to evolve. The enthusiasm for flap-based urethroplasty is waning and instead there is an increasing preference for urethroplasty that uses either the urethral plate alone or in combination with grafts. From the vast armamentarium of hypospadias repairs that are still in use, the author suggests a simple protocol of just three closely related procedures with which we can now repair almost all hypospadias. The tubularised incised plate (TIP) repair and the ‘Snodgraft’ modification of the TIP principle are simple and effective one-stage solutions when partial circumference urethroplasty is required. Conversely, the Bracka two-stage graft repair remains an ideal and versatile solution when a full circumference urethroplasty is required. It is particularly appropriate for severe primary hypospadias associated with a poor plate and marked chordee and also to replace a scarred, hairy or balanitis xerotica obliterans diseased urethra in re-operative salvage hypospadias.
Hypospadias surgery: when, what and by whom? Manzoni G, Bracka A, Palminteri E, Marrocco G. BJU Int. 2004 Nov;94(8):1188-95.
Hypospadias is repaired by paediatric surgeons, paediatric urologists, adult reconstructive urologists and plastic surgeons. This review is unique in representing all four specialities, to provide a unified policy on the management of hypospadias. The surgeon of whichever speciality should have a dedicated interest in this challenging work, ideally having an annual volume of at least 40-50 cases. The ideal time for primary repair is at 6-12 months old, although when this is not practicable there is another opportunity at 3-4 years old. A surgical protocol is presented which emphasises both functional and cosmetic refinement. Using a logical progression of a very few related procedures allows the reliable correction of almost any hypospadias deformity. A one-stage repair is used when the urethral plate does not require transection and its axial integrity can be maintained. Occasionally, when the plate is of adequate width and depth, it can be tubularized directly using the second stage of the two-stage repair. When (usually) the urethral plate is not adequately developed and requires augmentation before it can be tubularized, then that second-stage procedure is modified by adding a dorsal releasing incision +/- a graft (alias Snodgrass and ‘Snodgraft’ procedures). The two-stage repair offers the most reliable and refined solution for those patients who require transection of the urethral plate and a full circumferential substitution urethroplasty. From available evidence this protocol combines excellent function and cosmesis with optimum reliability. Nevertheless, it would be complacent to assume that these gratifying results will be maintained into adult life. We therefore recommend that there is still a need for active follow-up through to genital maturity.
PURPOSE: We report outcomes from staged buccal graft urethroplasty after failed hypospadias surgery. MATERIALS AND METHODS: When the urethral plate had been excised or was visibly scarred after prior surgery patients underwent staged buccal graft repair. In the first operation persistent penile curvature was corrected, a proximal cutaneous urethrostomy was created, scarred tissues distally were excised and buccal graft was quilted into place for subsequent urethroplasty. At least 6 months later the now revascularized buccal strip was tubularized and covered with a dartos or tunica vaginalis flap. RESULTS: A total of 25 patients underwent stage 1 repair following an average of 4.4 prior hypospadias surgeries. Complete graft take occurred in 22 (88%) cases while the remaining 3 had focal scar or graft contracture that was successfully patched before tubularization. To date 20 patients have undergone the stage 2. There were no cases of meatal stenosis, neourethral stricture or diverticulum. A fistula occurred in 1 (5%) of 18 cases in which a flap barrier layer was used. Partial glans dehiscence occurred in 4 prepubertal boys with graft obtained from the cheek, and they have undergone successful reoperative glansplasty. All patients completing surgery have a vertical slit neomeatus. CONCLUSIONS: Staged buccal graft reoperation reliably creates a well vascularized substitute urethral plate for tubularization with low complication rates and good cosmetic outcomes. Inner lip, which is thinner than cheek, may be a better source of graft for the glanular urethra
Uretroplastica peniena 1° tempo con innesto dorsale (sec. Bracka) di prepuzio
TECNICA: Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Ampia asportazione di tutto il piatto uretrale cicatriziale e sua sostituzione con innesto di prepuzio (prelevato dalla superficie dorsale del pene o dalla superficie laterale del pene o tramite semicirconcisione o circoncisione). Effettuare l’esame istologico del tessuto uretrale cicatriziale asportato. I margini dell’uretra peniena aperta vengono suturati ai margini laterali del pene con sutura continua. Si confeziona uretrostomia baso-peniena. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato). Connettivina, a copertura del graft, fissata con punti di sutura.
TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5h
TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.
GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.
MEDICAZIONI: Le garze di connettivina legate con punti di sutura ed il catetere verranno rimossi in 8 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni. Rimosse le garze legate con punti di sutura, sarà ben visibile l’innesto, sopra il quale va applicato gel rigenerante. Pulire la ferita con Soluzione Fisiologica o con acqua. Le medicazioni vanno effettuate per circa 20-30 giorni.
QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta molto compromesso. Successivamente, a distanza di mesi, si stabiliranno le altre tappe ricostruttive. Questo intervento permette al paziente di riprendere ad urinare da subito e senza difficoltà, ed inoltre abbiamo già preparato il piatto uretrale per la chiusura. Può essere indicata nei casi di ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Sconsigliata, invece, nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali. Attenzione!Rimuovere interamente tutto il tessuto uretrale cicatriziale
PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015. Effettuate 79 uretroplastiche peniena 1° tempo sec. Bracka con prepuzio. Percentuale di successo 97.6%
CENTRO URETRA IN ITALIA:è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.
APPROFONDISCI:
The role of two-stage repair in modern hypospadiology. Bracka A. Indian J Urol. 2008 Apr;24(2):210-8.
Hypospadias surgery continues to evolve. The enthusiasm for flap-based urethroplasty is waning and instead there is an increasing preference for urethroplasty that uses either the urethral plate alone or in combination with grafts. From the vast armamentarium of hypospadias repairs that are still in use, the author suggests a simple protocol of just three closely related procedures with which we can now repair almost all hypospadias. The tubularised incised plate (TIP) repair and the ‘Snodgraft’ modification of the TIP principle are simple and effective one-stage solutions when partial circumference urethroplasty is required. Conversely, the Bracka two-stage graft repair remains an ideal and versatile solution when a full circumference urethroplasty is required. It is particularly appropriate for severe primary hypospadias associated with a poor plate and marked chordee and also to replace a scarred, hairy or balanitis xerotica obliterans diseased urethra in re-operative salvage hypospadias.
Hypospadias surgery: when, what and by whom? Manzoni G, Bracka A, Palminteri E, Marrocco G. BJU Int. 2004 Nov;94(8):1188-95.
Hypospadias is repaired by paediatric surgeons, paediatric urologists, adult reconstructive urologists and plastic surgeons. This review is unique in representing all four specialities, to provide a unified policy on the management of hypospadias. The surgeon of whichever speciality should have a dedicated interest in this challenging work, ideally having an annual volume of at least 40-50 cases. The ideal time for primary repair is at 6-12 months old, although when this is not practicable there is another opportunity at 3-4 years old. A surgical protocol is presented which emphasises both functional and cosmetic refinement. Using a logical progression of a very few related procedures allows the reliable correction of almost any hypospadias deformity. A one-stage repair is used when the urethral plate does not require transection and its axial integrity can be maintained. Occasionally, when the plate is of adequate width and depth, it can be tubularized directly using the second stage of the two-stage repair. When (usually) the urethral plate is not adequately developed and requires augmentation before it can be tubularized, then that second-stage procedure is modified by adding a dorsal releasing incision +/- a graft (alias Snodgrass and ‘Snodgraft’ procedures). The two-stage repair offers the most reliable and refined solution for those patients who require transection of the urethral plate and a full circumferential substitution urethroplasty. From available evidence this protocol combines excellent function and cosmesis with optimum reliability. Nevertheless, it would be complacent to assume that these gratifying results will be maintained into adult life. We therefore recommend that there is still a need for active follow-up through to genital maturity.
PURPOSE: We report outcomes from staged buccal graft urethroplasty after failed hypospadias surgery. MATERIALS AND METHODS: When the urethral plate had been excised or was visibly scarred after prior surgery patients underwent staged buccal graft repair. In the first operation persistent penile curvature was corrected, a proximal cutaneous urethrostomy was created, scarred tissues distally were excised and buccal graft was quilted into place for subsequent urethroplasty. At least 6 months later the now revascularized buccal strip was tubularized and covered with a dartos or tunica vaginalis flap. RESULTS: A total of 25 patients underwent stage 1 repair following an average of 4.4 prior hypospadias surgeries. Complete graft take occurred in 22 (88%) cases while the remaining 3 had focal scar or graft contracture that was successfully patched before tubularization. To date 20 patients have undergone the stage 2. There were no cases of meatal stenosis, neourethral stricture or diverticulum. A fistula occurred in 1 (5%) of 18 cases in which a flap barrier layer was used. Partial glans dehiscence occurred in 4 prepubertal boys with graft obtained from the cheek, and they have undergone successful reoperative glansplasty. All patients completing surgery have a vertical slit neomeatus. CONCLUSIONS: Staged buccal graft reoperation reliably creates a well vascularized substitute urethral plate for tubularization with low complication rates and good cosmetic outcomes. Inner lip, which is thinner than cheek, may be a better source of graft for the glanular urethra
TECNICA : Si scolpisce il piatto uretrale precedentemente ricostruito. Asportazione dei tessuti cicatriziali del pene e dell’uretra, esito dei pregressi interventi. Ricostruzione della neouretra su catetere Nelaton 18 Fr e sua copertura con strati di dartos [foto PC30, PC31, PC32]. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato) per 14 giorni (sempre collegato al sacchetto della raccolta urine).
FOTO PC30
FOTO PC31
FOTO PC32
TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1h
TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.
GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.
MEDICAZIONI: si consiglia di medicare conBetadine soluzione, ma già a 3 giorni dall’intervento chirurgico si può utilizzare acqua o soluzione fisiologica, fino alla guarigione della ferita (cioè fino a quando la ferita risulta asciutta). Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni
PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015. Effettuate 161 uretroplastiche peniene 2° tempo. Percentuale di successo 89.5%
CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.
Uretroplastica peniena in tempo unico con innesto dorsale (sec. Asopa) di mucosa buccale
TECNICA [guarda il video ]: Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Incisione mediana del piatto uretrale cicatriziale e lateralizzazione del piatto uretrale sclerotico per tutta la lunghezza della stenosi. Asportazione parziale dei tessuti uretrali cicatriziali ed ampliamento uretrale sec. Asopa con innesto di mucosa buccale (prelievo da guancia destra o sinistra). Tubularizzazione del neopiatto uretrale ampliato su catetere Nelaton 16Fr o 18 Fr. Spongioplastica e copertura dell’uretra con strati di dartos. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato) per 14 giorni (sempre collegato al sacchetto della raccolta urine).
TEMPO DI ESECUZIONE: TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5-2h
TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.
GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene e sulla guancia dove è stato fatto il prelievo di mucosa buccale. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.
MEDICAZIONI: si consiglia di medicare conBetadine soluzione, ma già a 7 giorni dall’intervento chirurgico si può utilizzare acqua o soluzione fisiologica, fino alla guarigione della ferita (cioè fino a quando la ferita risulta asciutta). Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni.
QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA:quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta non del tutto compromesso e se la vascolarizzazione dell’uretra è buona, è possibile effettuare un intervento in tempo unico. Può essere indicata nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali, nonchè nei casi di ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Attenzione!evitare questo intervento in caso di piatto uretrale estesamente compromesso o in presenza di deficit della vascolarizzazione dell’uretra peniena
PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015. Effettuate 123 uretroplastiche peniena in tempo unico sec. Asopa con mucosa buccale. Percentuale di successo 86.3%
CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.
OBJECTIVES: To explore the feasibility of applying a dorsal free graft to treat urethral stricture by the ventral sagittal urethrotomy approach without mobilizing the urethra. METHODS: Twelve patients with long or multiple strictures of the anterior urethra were treated by a dorsal free full-thickness preputial or buccal mucosa graft. The urethra was not separated from the corporal bodies and was opened in the midline over the stricture. The floor of the urethra was incised, and an elliptical raw area was created over the tunica on which a free full-thickness graft of preputial or buccal mucosa was secured. The urethra was retubularized in one stage. RESULTS: After a follow-up of 8 to 40 months, one recurrence developed and required dilation. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach for dorsal free graft urethroplasty is not only feasible and successful, but is easy to perform.
BACKGROUND: Buccal mucosal graft (BMG) substitution urethroplasty has become popular in the management of intractable anterior urethral strictures with good results. Excellent long-term results have been reported by both dorsal and ventral onlay techniques. Asopa reported a successful technique for dorsal placement of BMG in long anterior urethral strictures through a ventral sagittal approach. OBJECTIVE: To evaluate prospectively the results and advantages of dorsal BMG urethroplasty for recurrent anterior urethral strictures by a ventral sagittal urethrotomy approach (Asopa technique). DESIGN, SETTING, AND PARTICIPANTS: From December 2002 to December 2007, a total of 58 men underwent dorsal BMG urethroplasty by a ventral sagittal urethrotomy approach for recurrent urethral strictures. Forty-five of these patients with a follow-up period of 12-60 mo were prospectively evaluated, and the results were analysed. INTERVENTION: The urethra was split twice at the site of the stricture both ventrally and dorsally without mobilising it from its bed, and the buccal mucosal graft was secured in the dorsal urethral defect. The urethra was then retubularised in one stage. RESULTS AND LIMITATIONS: The overall results were good (87%), with a mean follow-up period of 42 mo. Seven patients developed minor wound infection, and five patients developed fistulae. There were six recurrences (6:45, 13%) during the follow-up period of 12-60 mo. Two patients with a panurethral stricture and four with bulbar or penobulbar strictures developed recurrences and were managed by optical urethrotomy and self-dilatation. The medium-term results were as good as those reported with the dorsal urethrotomy approach. Long-term results from this and other series are awaited. More randomised trials and meta-analyses are needed to establish this technique as a procedure of choice in future. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach is easier to perform than the dorsal urethrotomy approach, has good results, and is especially useful in long anterior urethral strictures.
Uretroplastica peniena in tempo unico con innesto dorsale (sec. Asopa) di prepuzio
TECNICA: Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Incisione mediana del piatto uretrale cicatriziale e lateralizzazione del piatto uretrale sclerotico per tutta la lunghezza della stenosi. Asportazione parziale dei tessuti uretrali cicatriziali ed ampliamento uretrale sec. Asopa con innesto di prepuzio (prelevato dalla superficie dorsale del pene o dalla superficie laterale del pene o tramite semicirconcisione o circoncisione) . Tubularizzazione del neopiatto uretrale ampliato su catetere Nelaton 16Fr o 18 Fr. Spongioplastica e copertura dell’uretra con strati di dartos [foto Pr 18]. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato) per 14 giorni (sempre collegato al sacchetto della raccolta urine).
TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 2,5h
TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.
GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.
MEDICAZIONI: si consiglia di medicare conBetadine soluzione, ma già a 7 giorni dall’intervento chirurgico si può utilizzare acqua o soluzione fisiologica, fino alla guarigione della ferita (cioè fino a quando la ferita risulta asciutta). Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni.
QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta non del tutto compromesso e se la vascolarizzazione dell’uretra è buona, è possibile effettuare un intervento in tempo unico. Può essere indicata nei casi di ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Sconsigliata, invece, nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali. Attenzione!evitare questo intervento in caso di piatto uretrale estesamente compromesso o in presenza di deficit della vascolarizzazione dell’uretra peniena
PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015. Effettuate 93 uretroplastiche peniena in tempo unico sec. Asopa con prepuzio. Percentuale di successo 81.5%
CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.
OBJECTIVES: To explore the feasibility of applying a dorsal free graft to treat urethral stricture by the ventral sagittal urethrotomy approach without mobilizing the urethra. METHODS: Twelve patients with long or multiple strictures of the anterior urethra were treated by a dorsal free full-thickness preputial or buccal mucosa graft. The urethra was not separated from the corporal bodies and was opened in the midline over the stricture. The floor of the urethra was incised, and an elliptical raw area was created over the tunica on which a free full-thickness graft of preputial or buccal mucosa was secured. The urethra was retubularized in one stage. RESULTS: After a follow-up of 8 to 40 months, one recurrence developed and required dilation. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach for dorsal free graft urethroplasty is not only feasible and successful, but is easy to perform.
BACKGROUND: Buccal mucosal graft (BMG) substitution urethroplasty has become popular in the management of intractable anterior urethral strictures with good results. Excellent long-term results have been reported by both dorsal and ventral onlay techniques. Asopa reported a successful technique for dorsal placement of BMG in long anterior urethral strictures through a ventral sagittal approach. OBJECTIVE: To evaluate prospectively the results and advantages of dorsal BMG urethroplasty for recurrent anterior urethral strictures by a ventral sagittal urethrotomy approach (Asopa technique). DESIGN, SETTING, AND PARTICIPANTS: From December 2002 to December 2007, a total of 58 men underwent dorsal BMG urethroplasty by a ventral sagittal urethrotomy approach for recurrent urethral strictures. Forty-five of these patients with a follow-up period of 12-60 mo were prospectively evaluated, and the results were analysed. INTERVENTION: The urethra was split twice at the site of the stricture both ventrally and dorsally without mobilising it from its bed, and the buccal mucosal graft was secured in the dorsal urethral defect. The urethra was then retubularised in one stage. RESULTS AND LIMITATIONS: The overall results were good (87%), with a mean follow-up period of 42 mo. Seven patients developed minor wound infection, and five patients developed fistulae. There were six recurrences (6:45, 13%) during the follow-up period of 12-60 mo. Two patients with a panurethral stricture and four with bulbar or penobulbar strictures developed recurrences and were managed by optical urethrotomy and self-dilatation. The medium-term results were as good as those reported with the dorsal urethrotomy approach. Long-term results from this and other series are awaited. More randomised trials and meta-analyses are needed to establish this technique as a procedure of choice in future. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach is easier to perform than the dorsal urethrotomy approach, has good results, and is especially useful in long anterior urethral strictures.
Uretroplastica peniena in tempo unico con innesto dorso-laterale di mucosa buccale
TECNICA: Isolamento dell’uretra peniena lungo il tratto stenotico. Si scolla l’uretra dorso-lateralmente a sinistra dai corpi cavernosi e si apre dorsolateralmente lungo il tratto stenotico . Dopo exeresi dei tessuti uretrali cicatriziali, si effettua un ampliamento dorso-laterale con innesto di mucosa buccale (prelievo da guancia destra o sinistra). Si ribalta l’uretra al di sopra dell’innesto e si ritubularizza con due suture continue su catetere tutore nelaton 18 Fr [foto Dl1, Dl2, Dl3, Dl4]. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato) per 14 giorni (sempre collegato al sacchetto della raccolta urine).
FOTO DI1
FOTO DI2
FOTO DI3
FOTO DI4
TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 2,5h
TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.
GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene e sulla guancia dove è stato fatto il prelievo di mucosa buccale. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.
MEDICAZIONI: si consiglia di medicare conBetadine soluzione, ma già a 7 giorni dall’intervento chirurgico si può utilizzare acqua o soluzione fisiologica, fino alla guarigione della ferita (cioè fino a quando la ferita risulta asciutta). Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni.
QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA:quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta non del tutto compromesso e se la vascolarizzazione dell’uretra è buona, è possibile effettuare un intervento in tempo unico. Può essere indicata nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali, nonchè nei casi di ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Attenzione!evitare questo intervento in caso di piatto uretrale estesamente compromesso o in presenza di deficit della vascolarizzazione dell’uretra peniena
PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica aggiornata al 30/06/2015. Effettuate 78 uretroplastiche peniena in tempo unico con innesto dorso-laterale. Percentuale di successo 88.9%
CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.
APPROFONDISCI:
One-sided anterior urethroplasty: a new dorsal onlay graft technique. (Kulkarni S. et Al) BJUJ 2009 Oct;104(8):1150-5. Epub 2009 Apr 17.
OBJECTIVE: To investigate the feasibility, tolerability, safety and efficacy of using a new surgical technique for the repair of anterior urethral strictures to preserve vascular supply to the urethra and its entire muscular and neurogenic support. PATIENTS AND METHODS: In all, 24 patients (mean age 46 years) underwent a new one-sided anterior dorsal oral mucosal graft urethroplasty while preserving the lateral vascular supply to the urethra, the central tendon of the perineum, the bulbospongiosum muscle and its perineal innervation. The cause of stricture was instrumentation in three cases (12%), unknown in five (21%), infection in four (17%), and lichen sclerosus in 12 (50%). The stricture site was bulbar in 12 cases (50%) and panurethral in 12 (50%). The mean stricture length was 4.2 cm in patients with bulbar strictures and 10 cm in patients with panurethral strictures. Of 24 patients, 20 patients (83%) had received previous treatments. Clinical outcome was considered a failure when any postoperative instrumentation was needed, including dilatation. RESULTS: The overall mean (range) follow-up was 22 (12-55) months. Of the 24 patients, 22 (92%) had a successful outcome and two (8%) were failures. One failure was treated using definitive perineal urethrostomy and another failure underwent successful internal urethrotomy. CONCLUSIONS: The preservation of the one-sided vascular supply to the urethra and its entire muscular and neurogenic support should represent a slight but significant step toward perfecting the surgical technique of urethral reconstruction using a minimally invasive approach.
Uretroplastica peniena in tempo unico con innesto dorso-laterale di prepuzio
TECNICA: Isolamento dell’uretra peniena lungo il tratto stenotico. Si scolla l’uretra dorso-lateralmente a sinistra dai corpi cavernosi e si apre dorsolateralmente lungo il tratto stenotico . Dopo exeresi dei tessuti uretrali cicatriziali, si effettua un ampliamento dorso-laterale con innesto di cute prepuziale (prelevato dalla superficie dorsale del pene o dalla superficie laterale del pene o tramite semicirconcisione o circoncisione). Si ribalta l’uretra al di sopra dell’innesto e si ritubularizza con due suture continue su catetere tutore nelaton 18 Fr [foto DP1, DP2, DP3, DP4]. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato) per 14 giorni (sempre collegato al sacchetto della raccolta urine).
FOTO DP1
FOTO DP2
FOTO DP3
FOTO DP4
TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5-2h
TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.
GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.
MEDICAZIONI: si consiglia di medicare conBetadine soluzione, ma già a 7 giorni dall’intervento chirurgico si può utilizzare acqua o soluzione fisiologica, fino alla guarigione della ferita (cioè fino a quando la ferita risulta asciutta). Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni.
QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta non del tutto compromesso e se la vascolarizzazione dell’uretra è buona, è possibile effettuare un intervento in tempo unico. Può essere indicata nei casi di ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Sconsigliata, invece, nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali. Attenzione!evitare questo intervento in caso di piatto uretrale estesamente compromesso o in presenza di deficit della vascolarizzazione dell’uretra peniena
PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica aggiornata al 30/06/2015. Effettuate 132 uretroplastiche peniena in tempo unico con innesto dorso-laterale. Percentuale di successo 89.2%
CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.
APPROFONDISCI:
One-sided anterior urethroplasty: a new dorsal onlay graft technique. (Kulkarni S. et Al) BJUJ 2009 Oct;104(8):1150-5. Epub 2009 Apr 17.
OBJECTIVE: To investigate the feasibility, tolerability, safety and efficacy of using a new surgical technique for the repair of anterior urethral strictures to preserve vascular supply to the urethra and its entire muscular and neurogenic support. PATIENTS AND METHODS: In all, 24 patients (mean age 46 years) underwent a new one-sided anterior dorsal oral mucosal graft urethroplasty while preserving the lateral vascular supply to the urethra, the central tendon of the perineum, the bulbospongiosum muscle and its perineal innervation. The cause of stricture was instrumentation in three cases (12%), unknown in five (21%), infection in four (17%), and lichen sclerosus in 12 (50%). The stricture site was bulbar in 12 cases (50%) and panurethral in 12 (50%). The mean stricture length was 4.2 cm in patients with bulbar strictures and 10 cm in patients with panurethral strictures. Of 24 patients, 20 patients (83%) had received previous treatments. Clinical outcome was considered a failure when any postoperative instrumentation was needed, including dilatation. RESULTS: The overall mean (range) follow-up was 22 (12-55) months. Of the 24 patients, 22 (92%) had a successful outcome and two (8%) were failures. One failure was treated using definitive perineal urethrostomy and another failure underwent successful internal urethrotomy. CONCLUSIONS: The preservation of the one-sided vascular supply to the urethra and its entire muscular and neurogenic support should represent a slight but significant step toward perfecting the surgical technique of urethral reconstruction using a minimally invasive approach.
Uretroplastica bulbare in tempo unico con innesto VENTRALE di mucosa buccale
TECNICA: Incisione perineale ad Y rovesciata. Isolamento dell’uretra bulbare distale senza la sezione del centro tendineo del perineo. Apertura mediana ventrale dell’uretra, lungo il tratto stenotico [foto V1, V2]. Asportazione parziale di tessuto uretrale cicatriziale ed ampliamento del letto uretrale mediante innesto ventrale (sec. McAninch) di mucosa buccale (prelevata dalla guancia destra o sinistra) [foto V3, V4, V5]. Spongioplastica mediante sutura continua [foto V6]. Drenaggio. Parete a strati. Si consiglia Catetere Foley 18 Fr (siliconato e scanalato) per 21 giorni (sempre collegato al sacchetto della raccolta urine). Medicazione compressiva.
FOTO V1
FOTO V2
FOTO V3
FOTO V4
FOTO V5
FOTO V6
TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5h
TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa
GESTIONE PAZIENTE: il paziente deve rimanere a letto per 2 giorni con ghiaccio sul perineo. Ghiaccio sulla guancia per 1 giorno. Dimissioni in 3° giornata postoperatoria.
MEDICAZIONI: La ferita perineale può essere pulita con acqua. Tra catetere e meato escono delle secrezioni-incrostazioni che vanno pulite più volte al giorno. Si consiglia di utilizzare acqua o soluzione fisiologica su una garza per pulire il catetere.
URETROCISTOGRAFIA MINZIONALE: Importante effettuare l’uretrocistografia minzionale di controllo, a 21 giorni dall’intervento chirurgico,per verificare se ci sono fistole. La percentuale di fistola uretrale insorta dopo uretroplastica bulbare, effettuate nel nostro Centro, è il 5%. Tutte le fistole uretrali sono state risolte mediante il posizionamento di catetere uretrale per ulteriori 10 o 15 o 20 giorni, a seconda dell’entità della fistola.
QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: stenosi bulbare corta (< 2cm) o lunga (> 2cm), ma solo se la stenosi non è obliterativa. Quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale dorsale non è molto compromesso, è possibile effettuare un innesto ventrale con graft di mucosa buccale. Può essere indicata nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali, nonchè nei casi di ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine.
PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica aggiornata al 30/06/2015. Effettuate 768 uretroplastiche bulbari in tempo unico con mucosa buccale. Percentuale di successo 91.2%.
CENTRO URETRA IN ITALIA: èpossibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.
PURPOSE:We investigate whether the short-term success rate (greater than 90%) of buccal mucosa free grafts in the bulbar urethra is sustained in the long term. MATERIALS AND METHODS: In 60 patients a ventrally placed buccal mucosa graft was used for repair of bulbar urethral strictures. Of these patients 49 had undergone previous attempt at repair (urethroplasty in 4, internal urethrotomy in 45). Mean graft length was 4.8 cm. In 9 patients a distal penile fasciocutaneous flap was also used for repair of concomitant penile urethral stricture. In 8 of the 9 patients the buccal mucosa graft was combined with end-to-end urethroplasty and 2 buccal mucosa grafts were used in tandem in 1. Followup was at least 1 year in all cases (mean 47 months, range 12 to 107). Failure was defined as an obstructive voiding pattern with radiographic or cystoscopic evidence of recurrent stricture. RESULTS: Bulbar stricture repair was successful in 54 patients (90%) and 4 of the remaining 6 responded to 1 internal urethrotomy for a long-term success rate of 97%. Preoperative clinical characteristics were not significantly different between those who experienced success or failure. CONCLUSIONS: Long-term outcome analysis of ventrally placed buccal mucosa onlay grafts for bulbar urethral strictures demonstrates a durable success rate of 90%. This rate can be improved (97%) with the judicious use of internal urethrotomy.
CONTEXT: Reconstructive surgeons who perform urethroplasty have a variety of techniques in their armamentarium that may be used according to factors such as aetiology, stricture position, and length. No one technique is recommended. OBJECTIVE: Our aim was to assess the reported outcomes of the various techniques for graft augmentation urethroplasty according to site of surgery. EVIDENCE ACQUISITION: We performed an updated systematic review of the Medline literature from 1985 to date and classified the data according to the site of surgery and technique used. Data are also presented on the type of graft used and the follow-up methodology used by each centre. EVIDENCE SYNTHESIS: More than 2000 anterior urethroplasty procedures have been described in the literature. When considering the bulbar urethra there is no significant difference between the average success rates of the dorsal and the ventral onlay procedures, 88.4% and 88.8% at 42.2 and 34.4 mo in 934 and 563 patients, respectively. The lateral onlay technique has only been described in six patients and has a reported success rate of 83% at 77 mo. The Asopa and Palminteri techniques have been described in 89 and 53 patients with a success rate of 86.7% and 90.1% at 28.9 and 21.9 mo, respectively. When considering penile strictures, the success rate of the two-stage penile technique is significantly better than the one-stage penile technique, 90.5% versus 75.7% as calculated for 129 and 432 patients, respectively, although the follow-up of one-stage procedures was longer at 32.8 mo compared with 22.2 mo. CONCLUSIONS: There is no evidence in the literature of a difference between one-stage techniques for urethroplasty of the bulbar urethra. The two-stage technique has better reported outcomes than a one-stage approach for penile urethroplasty but has a shorter follow-up.
Uretroplastica bulbare in tempo unico con innesto DORSALE di mucosa buccale
TECNICA: Incisione perineale ad Y rovesciata. Isolamento dell’uretra bulbare distale senza la sezione del centro tendineo del perineo. Apertura mediana ventrale dell’uretra, lungo il tratto stenotico [foto A1, A2]. Incisione mediana del piatto uretrale stenotico e lateralizzazione delle due bande di spongiosa [foto A3, A4]. Asportazione parziale del tessuto cicatriziale uretrale a livello della stenosi. Si confeziona uretroplastica di ampliamento dorsale (sec. Asopa) con innesto di mucosa buccale (prelevata dalla guancia destra o sinistra) [foto A5,A6]. Spongioplastica mediante sutura continua [foto A7]. Drenaggio. Parete a strati. Si consiglia Catetere Foley 18 Fr (siliconato e scanalato) per 21 giorni (sempre collegato al sacchetto della raccolta urine). Medicazione compressiva.
FOTO A1
FOTO A2
FOTO A3
FOTO A4
FOTO A5
FOTO A6
FOTO A7
TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5h
TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.
GESTIONE PAZIENTE: il paziente deve rimanere a letto per 2 giorni con ghiaccio sul perineo. Ghiaccio sulla guancia per 1 giorno. Dimisisoni in 3° giornata postoperatoria.
MEDICAZIONI: La ferita perineale può essere pulita con acqua. Tra catetere e meato escono delle secrezioni-incrostazioni che vanno pulite più volte al giorno. Si consiglia di utilizzare acqua o soluzione fisiologica su una garza per pulire il catetere.
URETROCISTOGRAFIA MINZIONALE: Importante effettuare l’uretrocistografia minzionale di controllo, a 21 giorni dall’intervento chirurgico,per verificare se ci sono fistole. La percentuale di fistola uretrale insorta dopo uretroplastica bulbare, effettuate nel nostro Centro, è il 5%. Tutte le fistole uretrali sono state risolte mediante il posizionamento di catetere uretrale per ulteriori 10 o 15 o 20 giorni, a seconda dell’entità della fistola.
QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: stenosi bulbare corta (< 2cm) o lunga (> 2cm), ma solo se la stenosi non è obliterativa. Quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale è molto compromesso dorsalmente, viene parzialmente asportato e sostituito con la mucosa buccale. Può essere indicata nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali, nonchè nei casi di ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine.
PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica aggiornata al 30/06/2015. Effettuate 75 uretroplastiche bulbari in tempo unico con mucosa buccale. Percentuale di successo 89.4%.
CENTRO URETRA IN ITALIA: èpossibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.
OBJECTIVES: To explore the feasibility of applying a dorsal free graft to treat urethral stricture by the ventral sagittal urethrotomy approach without mobilizing the urethra. METHODS: Twelve patients with long or multiple strictures of the anterior urethra were treated by a dorsal free full-thickness preputial or buccal mucosa graft. The urethra was not separated from the corporal bodies and was opened in the midline over the stricture. The floor of the urethra was incised, and an elliptical raw area was created over the tunica on which a free full-thickness graft of preputial or buccal mucosa was secured. The urethra was retubularized in one stage. RESULTS: After a follow-up of 8 to 40 months, one recurrence developed and required dilation. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach for dorsal free graft urethroplasty is not only feasible and successful, but is easy to perform.
BACKGROUND: Buccal mucosal graft (BMG) substitution urethroplasty has become popular in the management of intractable anterior urethral strictures with good results. Excellent long-term results have been reported by both dorsal and ventral onlay techniques. Asopa reported a successful technique for dorsal placement of BMG in long anterior urethral strictures through a ventral sagittal approach. OBJECTIVE: To evaluate prospectively the results and advantages of dorsal BMG urethroplasty for recurrent anterior urethral strictures by a ventral sagittal urethrotomy approach (Asopa technique). DESIGN, SETTING, AND PARTICIPANTS: From December 2002 to December 2007, a total of 58 men underwent dorsal BMG urethroplasty by a ventral sagittal urethrotomy approach for recurrent urethral strictures. Forty-five of these patients with a follow-up period of 12-60 mo were prospectively evaluated, and the results were analysed. INTERVENTION: The urethra was split twice at the site of the stricture both ventrally and dorsally without mobilising it from its bed, and the buccal mucosal graft was secured in the dorsal urethral defect. The urethra was then retubularised in one stage. RESULTS AND LIMITATIONS: The overall results were good (87%), with a mean follow-up period of 42 mo. Seven patients developed minor wound infection, and five patients developed fistulae. There were six recurrences (6:45, 13%) during the follow-up period of 12-60 mo. Two patients with a panurethral stricture and four with bulbar or penobulbar strictures developed recurrences and were managed by optical urethrotomy and self-dilatation. The medium-term results were as good as those reported with the dorsal urethrotomy approach. Long-term results from this and other series are awaited. More randomised trials and meta-analyses are needed to establish this technique as a procedure of choice in future. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach is easier to perform than the dorsal urethrotomy approach, has good results, and is especially useful in long anterior urethral strictures.
CONTEXT: Reconstructive surgeons who perform urethroplasty have a variety of techniques in their armamentarium that may be used according to factors such as aetiology, stricture position, and length. No one technique is recommended. OBJECTIVE: Our aim was to assess the reported outcomes of the various techniques for graft augmentation urethroplasty according to site of surgery. EVIDENCE ACQUISITION: We performed an updated systematic review of the Medline literature from 1985 to date and classified the data according to the site of surgery and technique used. Data are also presented on the type of graft used and the follow-up methodology used by each centre. EVIDENCE SYNTHESIS: More than 2000 anterior urethroplasty procedures have been described in the literature. When considering the bulbar urethra there is no significant difference between the average success rates of the dorsal and the ventral onlay procedures, 88.4% and 88.8% at 42.2 and 34.4 mo in 934 and 563 patients, respectively. The lateral onlay technique has only been described in six patients and has a reported success rate of 83% at 77 mo. The Asopa and Palminteri techniques have been described in 89 and 53 patients with a success rate of 86.7% and 90.1% at 28.9 and 21.9 mo, respectively. When considering penile strictures, the success rate of the two-stage penile technique is significantly better than the one-stage penile technique, 90.5% versus 75.7% as calculated for 129 and 432 patients, respectively, although the follow-up of one-stage procedures was longer at 32.8 mo compared with 22.2 mo. CONCLUSIONS: There is no evidence in the literature of a difference between one-stage techniques for urethroplasty of the bulbar urethra. The two-stage technique has better reported outcomes than a one-stage approach for penile urethroplasty but has a shorter follow-up.
OBJECTIVES: To explore the feasibility of applying a dorsal free graft to treat urethral stricture by the ventral sagittal urethrotomy approach without mobilizing the urethra. METHODS: Twelve patients with long or multiple strictures of the anterior urethra were treated by a dorsal free full-thickness preputial or buccal mucosa graft. The urethra was not separated from the corporal bodies and was opened in the midline over the stricture. The floor of the urethra was incised, and an elliptical raw area was created over the tunica on which a free full-thickness graft of preputial or buccal mucosa was secured. The urethra was retubularized in one stage. RESULTS: After a follow-up of 8 to 40 months, one recurrence developed and required dilation. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach for dorsal free graft urethroplasty is not only feasible and successful, but is easy to perform.
BACKGROUND: Buccal mucosal graft (BMG) substitution urethroplasty has become popular in the management of intractable anterior urethral strictures with good results. Excellent long-term results have been reported by both dorsal and ventral onlay techniques. Asopa reported a successful technique for dorsal placement of BMG in long anterior urethral strictures through a ventral sagittal approach. OBJECTIVE: To evaluate prospectively the results and advantages of dorsal BMG urethroplasty for recurrent anterior urethral strictures by a ventral sagittal urethrotomy approach (Asopa technique). DESIGN, SETTING, AND PARTICIPANTS: From December 2002 to December 2007, a total of 58 men underwent dorsal BMG urethroplasty by a ventral sagittal urethrotomy approach for recurrent urethral strictures. Forty-five of these patients with a follow-up period of 12-60 mo were prospectively evaluated, and the results were analysed. INTERVENTION: The urethra was split twice at the site of the stricture both ventrally and dorsally without mobilising it from its bed, and the buccal mucosal graft was secured in the dorsal urethral defect. The urethra was then retubularised in one stage. RESULTS AND LIMITATIONS: The overall results were good (87%), with a mean follow-up period of 42 mo. Seven patients developed minor wound infection, and five patients developed fistulae. There were six recurrences (6:45, 13%) during the follow-up period of 12-60 mo. Two patients with a panurethral stricture and four with bulbar or penobulbar strictures developed recurrences and were managed by optical urethrotomy and self-dilatation. The medium-term results were as good as those reported with the dorsal urethrotomy approach. Long-term results from this and other series are awaited. More randomised trials and meta-analyses are needed to establish this technique as a procedure of choice in future. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach is easier to perform than the dorsal urethrotomy approach, has good results, and is especially useful in long anterior urethral strictures.
CONTEXT: Reconstructive surgeons who perform urethroplasty have a variety of techniques in their armamentarium that may be used according to factors such as aetiology, stricture position, and length. No one technique is recommended. OBJECTIVE: Our aim was to assess the reported outcomes of the various techniques for graft augmentation urethroplasty according to site of surgery. EVIDENCE ACQUISITION: We performed an updated systematic review of the Medline literature from 1985 to date and classified the data according to the site of surgery and technique used. Data are also presented on the type of graft used and the follow-up methodology used by each centre. EVIDENCE SYNTHESIS: More than 2000 anterior urethroplasty procedures have been described in the literature. When considering the bulbar urethra there is no significant difference between the average success rates of the dorsal and the ventral onlay procedures, 88.4% and 88.8% at 42.2 and 34.4 mo in 934 and 563 patients, respectively. The lateral onlay technique has only been described in six patients and has a reported success rate of 83% at 77 mo. The Asopa and Palminteri techniques have been described in 89 and 53 patients with a success rate of 86.7% and 90.1% at 28.9 and 21.9 mo, respectively. When considering penile strictures, the success rate of the two-stage penile technique is significantly better than the one-stage penile technique, 90.5% versus 75.7% as calculated for 129 and 432 patients, respectively, although the follow-up of one-stage procedures was longer at 32.8 mo compared with 22.2 mo. CONCLUSIONS: There is no evidence in the literature of a difference between one-stage techniques for urethroplasty of the bulbar urethra. The two-stage technique has better reported outcomes than a one-stage approach for penile urethroplasty but has a shorter follow-up.
Uretroplastica bulbare in tempo unico con innesto DORSALE di prepuzio
TECNICA: Incisione perineale ad Y rovesciata. Isolamento dell’uretra bulbare distale senza la sezione del centro tendineo del perineo. Apertura mediana ventrale dell’uretra, lungo il tratto stenotico [foto A1, A2]. Incisione mediana del piatto uretrale stenotico e lateralizzazione delle due bande di spongiosa [foto A3, A4]. Asportazione parziale del tessuto cicatriziale uretrale a livello della stenosi. Si confeziona uretroplastica di ampliamento dorsale (sec. Asopa) con innesto di cute prepuziale (prelevata dalla faccia dorsale del pene o tramite semicirconcisione o circoncisione) [foto A11]. Spongioplastica mediante sutura continua. Drenaggio. Parete a strati. Si consiglia Catetere Foley 18 Fr (siliconato e scanalato) per 21 giorni (sempre collegato al sacchetto della raccolta urine). Medicazione compressiva.
FOTO A1
FOTO A2
FOTO A3
FOTO A4
FOTO A11
TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5h
TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.
GESTIONE PAZIENTE: il paziente deve rimanere a letto per 2 giorni con ghiaccio sul perineo. Ghiaccio sulla guancia per 1 giorno. Dimissioni in 3° giornata postoperatoria.
MEDICAZIONI: La ferita perineale può essere pulita con acqua. Tra catetere e meato escono delle secrezioni-incrostazioni che vanno pulite più volte al giorno. Si consiglia di utilizzare acqua o soluzione fisiologica su una garza per pulire il catetere.
URETROCISTOGRAFIA MINZIONALE: Importante effettuare l’uretrocistografia minzionale di controllo, a 21 giorni dall’intervento chirurgico,per verificare se ci sono fistole.
QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA:Si può fare per una stenosi bulbare corta (< 2cm) o lunga (> 2cm), ma solo se la stenosi non è obliterativa. Quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale è molto compromesso dorsalmente, viene parzialmente asportato e sostituito con il prepuzio. Questa scelta del graft può essere fatta ogni qual volta il prepuzio sia sano e ben rappresentato. Può essere indicata nei casi di ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Sconsigliata, invece, nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali.
PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica aggiornata al 30/06/2015. Effettuate 37 uretroplastiche bulbari in tempo unico solo con innesto di prepuzio. Percentuale di successo 91.2%.
CENTRO URETRA IN ITALIA: èpossibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.
OBJECTIVES: To explore the feasibility of applying a dorsal free graft to treat urethral stricture by the ventral sagittal urethrotomy approach without mobilizing the urethra. METHODS: Twelve patients with long or multiple strictures of the anterior urethra were treated by a dorsal free full-thickness preputial or buccal mucosa graft. The urethra was not separated from the corporal bodies and was opened in the midline over the stricture. The floor of the urethra was incised, and an elliptical raw area was created over the tunica on which a free full-thickness graft of preputial or buccal mucosa was secured. The urethra was retubularized in one stage. RESULTS: After a follow-up of 8 to 40 months, one recurrence developed and required dilation. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach for dorsal free graft urethroplasty is not only feasible and successful, but is easy to perform.
BACKGROUND: Buccal mucosal graft (BMG) substitution urethroplasty has become popular in the management of intractable anterior urethral strictures with good results. Excellent long-term results have been reported by both dorsal and ventral onlay techniques. Asopa reported a successful technique for dorsal placement of BMG in long anterior urethral strictures through a ventral sagittal approach. OBJECTIVE: To evaluate prospectively the results and advantages of dorsal BMG urethroplasty for recurrent anterior urethral strictures by a ventral sagittal urethrotomy approach (Asopa technique). DESIGN, SETTING, AND PARTICIPANTS: From December 2002 to December 2007, a total of 58 men underwent dorsal BMG urethroplasty by a ventral sagittal urethrotomy approach for recurrent urethral strictures. Forty-five of these patients with a follow-up period of 12-60 mo were prospectively evaluated, and the results were analysed. INTERVENTION: The urethra was split twice at the site of the stricture both ventrally and dorsally without mobilising it from its bed, and the buccal mucosal graft was secured in the dorsal urethral defect. The urethra was then retubularised in one stage. RESULTS AND LIMITATIONS: The overall results were good (87%), with a mean follow-up period of 42 mo. Seven patients developed minor wound infection, and five patients developed fistulae. There were six recurrences (6:45, 13%) during the follow-up period of 12-60 mo. Two patients with a panurethral stricture and four with bulbar or penobulbar strictures developed recurrences and were managed by optical urethrotomy and self-dilatation. The medium-term results were as good as those reported with the dorsal urethrotomy approach. Long-term results from this and other series are awaited. More randomised trials and meta-analyses are needed to establish this technique as a procedure of choice in future. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach is easier to perform than the dorsal urethrotomy approach, has good results, and is especially useful in long anterior urethral strictures.
CONTEXT: Reconstructive surgeons who perform urethroplasty have a variety of techniques in their armamentarium that may be used according to factors such as aetiology, stricture position, and length. No one technique is recommended. OBJECTIVE: Our aim was to assess the reported outcomes of the various techniques for graft augmentation urethroplasty according to site of surgery. EVIDENCE ACQUISITION: We performed an updated systematic review of the Medline literature from 1985 to date and classified the data according to the site of surgery and technique used. Data are also presented on the type of graft used and the follow-up methodology used by each centre. EVIDENCE SYNTHESIS: More than 2000 anterior urethroplasty procedures have been described in the literature. When considering the bulbar urethra there is no significant difference between the average success rates of the dorsal and the ventral onlay procedures, 88.4% and 88.8% at 42.2 and 34.4 mo in 934 and 563 patients, respectively. The lateral onlay technique has only been described in six patients and has a reported success rate of 83% at 77 mo. The Asopa and Palminteri techniques have been described in 89 and 53 patients with a success rate of 86.7% and 90.1% at 28.9 and 21.9 mo, respectively. When considering penile strictures, the success rate of the two-stage penile technique is significantly better than the one-stage penile technique, 90.5% versus 75.7% as calculated for 129 and 432 patients, respectively, although the follow-up of one-stage procedures was longer at 32.8 mo compared with 22.2 mo. CONCLUSIONS: There is no evidence in the literature of a difference between one-stage techniques for urethroplasty of the bulbar urethra. The two-stage technique has better reported outcomes than a one-stage approach for penile urethroplasty but has a shorter follow-up.
Uretroplastica bulbare in tempo unico con innesto DORSALE + VENTRALE di mucosa buccale
TECNICA: Incisione perineale ad Y rovesciata. Isolamento dell’uretra bulbare distale senza la sezione del centro tendineo del perineo. Apertura mediana ventrale dell’uretra, lungo il tratto stenotico [foto DV1,DV2]. Incisione mediana del piatto uretrale stenotico e lateralizzazione delle due bande di spongiosa [foto DV3, DV4]. Asportazione parziale del tessuto cicatriziale uretrale a livello della stenosi. Si confeziona uretroplastica di ampliamento dorsale ed ampliamento ventrale (sec. Palminteri), con innesto di mucosa buccale [foto DV5, DV6, DV7, DV9]. Il prelievo di mucosa buccale può essere unico e diviso in due parti [foto DV8] oppure, se non è sufficiente, può essere effettuato un prelievo da entrambe le guance. Spongioplastica mediante sutura continua [foto DV10]. Drenaggio. Parete a strati. Si consiglia Catetere Foley 18 Fr (siliconato e scanalato) per 21 giorni (sempre collegato al sacchetto della raccolta urine). Medicazione compressiva.
FOTO DV1
FOTO DV2
FOTO DV3
FOTO DV4
FOTO DV5
FOTO DV6
FOTO DV7
FOTO DV8
FOTO DV9
FOTO DV10
TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5h
TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.
GESTIONE PAZIENTE: il paziente deve rimanere a letto per 2 giorni con ghiaccio sul perineo. Ghiaccio sulla guancia per 1 giorno. Dimissioni in 3° giornata postoperatoria.
MEDICAZIONI: La ferita perineale può essere pulita con acqua. Tra catetere e meato escono delle secrezioni-incrostazioni che vanno pulite più volte al giorno. Si consiglia di utilizzare acqua o soluzione fisiologica su una garza per pulire il catetere.
URETROCISTOGRAFIA MINZIONALE: Importante effettuare l’uretrocistografia minzionale di controllo, a 21 giorni dall’intervento chirurgico,per verificare se ci sono fistole. La percentuale di fistola uretrale insorta dopo uretroplastica bulbare, effettuate nel nostro Centro, è il 5%. Tutte le fistole uretrali sono state risolte mediante il posizionamento di catetere uretrale per ulteriori 10 o 15 o 20 giorni, a seconda dell’entità della fistola.
QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA:stenosi bulbare corta (< 2cm) o lunga (> 2cm), ma solo se la stenosi non è obliterativa. Questo tipo di uretroplastica è utile nelle stenosi molto serrate, in cui un solo apliamento dorsale o ventrale, non sarebbe sufficiente a creare un’uretra di calibro adeguato. Può essere indicata nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali, nonchè nei casi di ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine.
PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica aggiornata al 30/06/2015. Effettuate 197 uretroplastiche bulbari in tempo unico con mucosa buccale. Percentuale di successo 92.4%.
CENTRO URETRA IN ITALIA: èpossibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.
OBJECTIVES: We describe a technique for bulbar urethral reconstruction using a combined dorsal plus ventral double buccal mucosa graft (BMG). METHODS: From March 2002 to June 2006, 48 men, mean age 35 yr, with bulbar strictures underwent patch urethroplasty using a dorsal plus a ventral double BMG. Average stricture length was 3.65 cm (range: 2-10 cm). The stenotic urethral segment was opened along its ventral surface; the exposed dorsal urethra was incised in the midline to create an elliptical area over the tunica albuginea where the dorsal inlay BMG was placed and quilted to the corpora to augment dorsally the urethral plate. Subsequently, the ventral onlay BMG was sutured to the urethral lateral margins to complete the augmented urethroplasty. Finally, the spongiosum was closed over the graft. Successful reconstruction was defined as normal voiding without the need for any postoperative procedure including dilation. RESULTS: Mean follow-up was 22 mo (range: 13-59 mo). At the catheter removal 3 wk after surgery, in three patients the voiding cystourethrography showed a fistula, which recovered after a prolonged catheterization. Of 48 cases, 43 (89.6%) were successful and 5 (10.4%) failures with recurrence of the stricture; 4 were treated with internal urethrotomy and 1 with a temporary perineal urethrostomy. CONCLUSIONS: Preliminary results with a combined double BMG urethroplasty for severe bulbar stricture are encouraging. The double dorsal and ventral graft may provide a simple and reliable solution to achieve an adequate urethral lumen in selected patients.
PURPOSE: Repair of bulbar strictures using anastomotic techniques may cause sexual complications, while 1-side graft urethroplasties may not be sufficient to provide an adequate lumen in narrow strictures. We evaluated the urinary and sexual results of a 2-sided dorsal plus ventral graft urethroplasty by preserving the narrow urethral plate in tight strictures. MATERIALS AND METHODS: Between 2002 and 2010, 105 men with bulbar strictures underwent dorsal plus ventral graft urethroplasty. The results are reported in a homogeneous group of 73 of 105 cases in which buccal mucosa was used as a graft with findings after 1 year or more of followup. The urethra was opened ventrally, and the exposed dorsal urethra was incised in the midline to create a raw area over the tunica albuginea where the first graft was placed dorsal-inlay. Thereafter the urethra was augmented by the ventral-onlay second graft and the spongiosum was closed over itself. Successful urethral reconstruction was defined as normal voiding without the need for any postoperative procedure. Postoperative sexual dysfunction was investigated using a validated questionnaire. RESULTS: Mean followup was 48.9 months and mean stricture length was 3.3 cm. Of these 73 cases 64 (88%) were successful and 9 (12%) were treatment failures with re-stricture. Furthermore, of 49 of 73 cases who were preoperatively sexually active, none reported postoperative erectile impairment and all were satisfied with their sexual life. CONCLUSIONS: In cases of tight bulbar stricture the dorsal plus ventral buccal mucosa graft provides adequate urethral augmentation by preserving the urethral plate and avoiding postoperative sexual complications.
CONTEXT: Reconstructive surgeons who perform urethroplasty have a variety of techniques in their armamentarium that may be used according to factors such as aetiology, stricture position, and length. No one technique is recommended. OBJECTIVE: Our aim was to assess the reported outcomes of the various techniques for graft augmentation urethroplasty according to site of surgery. EVIDENCE ACQUISITION: We performed an updated systematic review of the Medline literature from 1985 to date and classified the data according to the site of surgery and technique used. Data are also presented on the type of graft used and the follow-up methodology used by each centre. EVIDENCE SYNTHESIS: More than 2000 anterior urethroplasty procedures have been described in the literature. When considering the bulbar urethra there is no significant difference between the average success rates of the dorsal and the ventral onlay procedures, 88.4% and 88.8% at 42.2 and 34.4 mo in 934 and 563 patients, respectively. The lateral onlay technique has only been described in six patients and has a reported success rate of 83% at 77 mo. The Asopa and Palminteri techniques have been described in 89 and 53 patients with a success rate of 86.7% and 90.1% at 28.9 and 21.9 mo, respectively. When considering penile strictures, the success rate of the two-stage penile technique is significantly better than the one-stage penile technique, 90.5% versus 75.7% as calculated for 129 and 432 patients, respectively, although the follow-up of one-stage procedures was longer at 32.8 mo compared with 22.2 mo. CONCLUSIONS: There is no evidence in the literature of a difference between one-stage techniques for urethroplasty of the bulbar urethra. The two-stage technique has better reported outcomes than a one-stage approach for penile urethroplasty but has a shorter follow-up.
Uretroplastica bulbare in tempo unico con innesto DORSALE + VENTRALE di mucosa buccale e prepuzio
TECNICA: Incisione perineale ad Y rovesciata. Isolamento dell’uretra bulbare distale senza la sezione del centro tendineo del perineo. Apertura mediana ventrale dell’uretra, lungo il tratto stenotico [foto DV1, DV15]. Incisione mediana del piatto uretrale stenotico e lateralizzazione delle due bande di spongiosa [foto DV4]. Asportazione parziale del tessuto cicatriziale uretrale a livello della stenosi. Si confeziona uretroplastica di ampliamento dorsale ed ampliamento ventrale (sec. Palminteri), con innesto dorsdale di cute prepuziale (prelevata dalla faccia dorsale del pene) [foto 16 ] ed innesto ventrale di mucosa buccale [foto DV17, DV18, DV19 ]. Spongioplastica mediante sutura continua [foto DV10]. Drenaggio. Parete a strati. Si consiglia Catetere Foley 18 Fr (siliconato e scanalato) per 21 giorni (sempre collegato al sacchetto della raccolta urine).
TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5h
TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.
GESTIONE PAZIENTE: il paziente deve rimanere a letto per 2 giorni con ghiaccio sul perineo. Ghiaccio sulla guancia dove è stato fatto il prelievo di mucosa buccale per 1 giorno. Dimissioni in 3° giornata postoperatoria.
MEDICAZIONI: La ferita perineale può essere pulita con acqua. Tra catetere e meato escono delle secrezioni-incrostazioni che vanno pulite più volte al giorno. Si consiglia di utilizzare acqua o soluzione fisiologica su una garza per pulire il catetere.
URETROCISTOGRAFIA MINZIONALE: Importante effettuare l’uretrocistografia minzionale di controllo, a 21 giorni dall’intervento chirurgico,per verificare se ci sono fistole. La percentuale di fistola uretrale insorta dopo uretroplastica bulbare, effettuate nel nostro Centro, è il 5%. Tutte le fistole uretrali sono state risolte mediante il posizionamento di catetere uretrale per ulteriori 10 o 15 o 20 giorni, a seconda dell’entità della fistola.
QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA:Si può fare per una stenosi bulbare corta (< 2cm) o lunga (> 2cm), ma solo se la stenosi non è obliterativa. Questo tipo di uretroplastica è utile nelle stenosi molto serrate, in cui un sono apliamento dorsale o ventrale, non sarebbe sufficiente a creare un’uretra di calibro adeguato. Se non è sufficiente un prelievo di mucosa buccale, per effettuare un ampiamento adeguato del lume uretrale, si può utilizzare un innesto dorsale di prepuzio ed un innesto ventrale di mucosa buccale. Può essere indicata nei casi di ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Sconsigliata, invece, nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali.
PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica aggiornata al 30/06/2015. Effettuate 35 uretroplastiche bulbari in tempo unico con prepuzio e/o mucosa buccale. Percentuale di successo 94.6%.
CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.
OBJECTIVES: We describe a technique for bulbar urethral reconstruction using a combined dorsal plus ventral double buccal mucosa graft (BMG). METHODS: From March 2002 to June 2006, 48 men, mean age 35 yr, with bulbar strictures underwent patch urethroplasty using a dorsal plus a ventral double BMG. Average stricture length was 3.65 cm (range: 2-10 cm). The stenotic urethral segment was opened along its ventral surface; the exposed dorsal urethra was incised in the midline to create an elliptical area over the tunica albuginea where the dorsal inlay BMG was placed and quilted to the corpora to augment dorsally the urethral plate. Subsequently, the ventral onlay BMG was sutured to the urethral lateral margins to complete the augmented urethroplasty. Finally, the spongiosum was closed over the graft. Successful reconstruction was defined as normal voiding without the need for any postoperative procedure including dilation. RESULTS: Mean follow-up was 22 mo (range: 13-59 mo). At the catheter removal 3 wk after surgery, in three patients the voiding cystourethrography showed a fistula, which recovered after a prolonged catheterization. Of 48 cases, 43 (89.6%) were successful and 5 (10.4%) failures with recurrence of the stricture; 4 were treated with internal urethrotomy and 1 with a temporary perineal urethrostomy. CONCLUSIONS: Preliminary results with a combined double BMG urethroplasty for severe bulbar stricture are encouraging. The double dorsal and ventral graft may provide a simple and reliable solution to achieve an adequate urethral lumen in selected patients.
PURPOSE: Repair of bulbar strictures using anastomotic techniques may cause sexual complications, while 1-side graft urethroplasties may not be sufficient to provide an adequate lumen in narrow strictures. We evaluated the urinary and sexual results of a 2-sided dorsal plus ventral graft urethroplasty by preserving the narrow urethral plate in tight strictures. MATERIALS AND METHODS: Between 2002 and 2010, 105 men with bulbar strictures underwent dorsal plus ventral graft urethroplasty. The results are reported in a homogeneous group of 73 of 105 cases in which buccal mucosa was used as a graft with findings after 1 year or more of followup. The urethra was opened ventrally, and the exposed dorsal urethra was incised in the midline to create a raw area over the tunica albuginea where the first graft was placed dorsal-inlay. Thereafter the urethra was augmented by the ventral-onlay second graft and the spongiosum was closed over itself. Successful urethral reconstruction was defined as normal voiding without the need for any postoperative procedure. Postoperative sexual dysfunction was investigated using a validated questionnaire. RESULTS: Mean followup was 48.9 months and mean stricture length was 3.3 cm. Of these 73 cases 64 (88%) were successful and 9 (12%) were treatment failures with re-stricture. Furthermore, of 49 of 73 cases who were preoperatively sexually active, none reported postoperative erectile impairment and all were satisfied with their sexual life. CONCLUSIONS: In cases of tight bulbar stricture the dorsal plus ventral buccal mucosa graft provides adequate urethral augmentation by preserving the urethral plate and avoiding postoperative sexual complications.
CONTEXT: Reconstructive surgeons who perform urethroplasty have a variety of techniques in their armamentarium that may be used according to factors such as aetiology, stricture position, and length. No one technique is recommended. OBJECTIVE: Our aim was to assess the reported outcomes of the various techniques for graft augmentation urethroplasty according to site of surgery. EVIDENCE ACQUISITION: We performed an updated systematic review of the Medline literature from 1985 to date and classified the data according to the site of surgery and technique used. Data are also presented on the type of graft used and the follow-up methodology used by each centre. EVIDENCE SYNTHESIS: More than 2000 anterior urethroplasty procedures have been described in the literature. When considering the bulbar urethra there is no significant difference between the average success rates of the dorsal and the ventral onlay procedures, 88.4% and 88.8% at 42.2 and 34.4 mo in 934 and 563 patients, respectively. The lateral onlay technique has only been described in six patients and has a reported success rate of 83% at 77 mo. The Asopa and Palminteri techniques have been described in 89 and 53 patients with a success rate of 86.7% and 90.1% at 28.9 and 21.9 mo, respectively. When considering penile strictures, the success rate of the two-stage penile technique is significantly better than the one-stage penile technique, 90.5% versus 75.7% as calculated for 129 and 432 patients, respectively, although the follow-up of one-stage procedures was longer at 32.8 mo compared with 22.2 mo. CONCLUSIONS: There is no evidence in the literature of a difference between one-stage techniques for urethroplasty of the bulbar urethra. The two-stage technique has better reported outcomes than a one-stage approach for penile urethroplasty but has a shorter follow-up.
Uretroplastica bulbare in tempo unico con innesto DORSALE + VENTRALE di mucosa buccale e prepuzio
TECNICA: Incisione perineale ad Y rovesciata. Isolamento dell’uretra bulbare distale senza la sezione del centro tendineo del perineo. Apertura mediana ventrale dell’uretra, lungo il tratto stenotico [foto DV1,DV15]. Incisione mediana del piatto uretrale stenotico e lateralizzazione delle due bande di spongiosa [foto DV4]. Asportazione parziale del tessuto cicatriziale uretrale a livello della stenosi. Si confeziona uretroplastica di ampliamento dorsale ed ampliamento ventrale (sec. Palminteri), con innesto dorsdale di cute prepuziale (prelevata dalla faccia dorsale del pene) [foto 16 ] ed innesto ventrale di mucosa buccale [foto DV17, DV18, DV19 ]. Spongioplastica mediante sutura continua [foto DV10]. Drenaggio. Parete a strati. Si consiglia Catetere Foley 18 Fr (siliconato e scanalato) per 21 giorni (sempre collegato al sacchetto della raccolta urine).
FOTO DV1
FOTO DV15
FOTO DV4
FOTO DV17
FOTO DV18
FOTO DV19
FOTO DV10
TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5h
TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.
GESTIONE PAZIENTE: il paziente deve rimanere a letto per 2 giorni con ghiaccio sul perineo. Ghiaccio sulla guancia dove è stato fatto il prelievo di mucosa buccale per 1 giorno. Dimissioni in 3° giornata postoperatoria.
MEDICAZIONI: La ferita perineale può essere pulita con acqua. Tra catetere e meato escono delle secrezioni-incrostazioni che vanno pulite più volte al giorno. Si consiglia di utilizzare acqua o soluzione fisiologica su una garza per pulire il catetere.
URETROCISTOGRAFIA MINZIONALE: Importante effettuare l’uretrocistografia minzionale di controllo, a 21 giorni dall’intervento chirurgico,per verificare se ci sono fistole. La percentuale di fistola uretrale insorta dopo uretroplastica bulbare, effettuate nel nostro Centro, è il 5%. Tutte le fistole uretrali sono state risolte mediante il posizionamento di catetere uretrale per ulteriori 10 o 15 o 20 giorni, a seconda dell’entità della fistola.
QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA:Si può fare per una stenosi bulbare corta (< 2cm) o lunga (> 2cm), ma solo se la stenosi non è obliterativa. Questo tipo di uretroplastica è utile nelle stenosi molto serrate, in cui un sono apliamento dorsale o ventrale, non sarebbe sufficiente a creare un’uretra di calibro adeguato. Se non è sufficiente un prelievo di mucosa buccale, per effettuare un ampiamento adeguato del lume uretrale, si può utilizzare un innesto dorsale di prepuzio ed un innesto ventrale di mucosa buccale. Può essere indicata nei casi di ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Sconsigliata, invece, nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali
PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica aggiornata al 30/06/2015. Effettuate 35 uretroplastiche bulbari in tempo unico con prepuzio e/o mucosa buccale. Percentuale di successo 94.6%.
CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.
Uretroplastica bulbare in tempo unico con innesto DORSALE + VENTRALE di mucosa buccale e prepuzio
TECNICA: Incisione perineale mediana. Isolamento dell’uretra bulbare evitando, se possibile, la sezione del centro tendineo del perineo. Apertura mediana ventrale dell’uretra, lungo il tratto stenotico [foto DV1,DV15]. Incisione mediana del piatto uretrale stenotico e lateralizzazione delle due bande di spongiosa [foto DV4]. Asportazione parziale del tessuto cicatriziale uretrale a livello della stenosi. Si confeziona uretroplastica di ampliamento dorsale ed ampliamento ventrale (sec. Palminteri), con innesto dorsale di cute prepuziale (prelevata dalla faccia dorsale del pene) [foto 16 ] ed innesto ventrale di mucosa buccale [foto DV17, DV18, DV19 ]. Spongioplastica mediante sutura continua [foto DV10]. Drenaggio. Parete a strati. Si consiglia Catetere Foley 18 Fr (siliconato e scanalato) per 21 giorni (sempre collegato al sacchetto della raccolta urine).
FOTO DV1
FOTO DV15
FOTO DV4
FOTO DV17
FOTO DV18
FOTO DV19
FOTO DV10
TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5h
TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.
GESTIONE PAZIENTE: il paziente deve rimanere a letto per 2 giorni con ghiaccio sul perineo. Ghiaccio sulla guancia dove è stato fatto il prelievo di mucosa buccale per 1 giorno. Dimissioni in 3° giornata postoperatoria.
MEDICAZIONI: La ferita perineale può essere pulita con acqua. Tra catetere e meato escono delle secrezioni-incrostazioni che vanno pulite più volte al giorno. Si consiglia di utilizzare acqua o soluzione fisiologica su una garza per pulire il catetere.
URETROCISTOGRAFIA MINZIONALE: Importante effettuare l’uretrocistografia minzionale di controllo, a 21 giorni dall’intervento chirurgico, per verificare se ci sono fistole. La percentuale di fistola uretrale insorta dopo uretroplastica bulbare, effettuate nel nostro Centro, è il 5%. Tutte le fistole uretrali sono state risolte mediante il posizionamento di catetere uretrale per ulteriori 10 o 15 o 20 giorni, a seconda dell’entità della fistola.
QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA:Si può fare per una stenosi bulbare corta (< 2cm) o lunga (> 2cm), ma solo se la stenosi non è obliterativa. Questo tipo di uretroplastica è utile nelle stenosi molto serrate, in cui un sono apliamento dorsale o ventrale, non sarebbe sufficiente a creare un’uretra di calibro adeguato. Se non è sufficiente un prelievo di mucosa buccale, per effettuare un ampiamento adeguato del lume uretrale, si può utilizzare un innesto dorsale di prepuzio ed un innesto ventrale di mucosa buccale. Può essere indicata nei casi di ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Sconsigliata, invece, nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali
PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica aggiornata al 30/06/2015. Effettuate 35 uretroplastiche bulbari in tempo unico con prepuzio e/o mucosa buccale. Percentuale di successo 94.6%.
CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.
OBJECTIVES: We describe a technique for bulbar urethral reconstruction using a combined dorsal plus ventral double buccal mucosa graft (BMG). METHODS: From March 2002 to June 2006, 48 men, mean age 35 yr, with bulbar strictures underwent patch urethroplasty using a dorsal plus a ventral double BMG. Average stricture length was 3.65 cm (range: 2-10 cm). The stenotic urethral segment was opened along its ventral surface; the exposed dorsal urethra was incised in the midline to create an elliptical area over the tunica albuginea where the dorsal inlay BMG was placed and quilted to the corpora to augment dorsally the urethral plate. Subsequently, the ventral onlay BMG was sutured to the urethral lateral margins to complete the augmented urethroplasty. Finally, the spongiosum was closed over the graft. Successful reconstruction was defined as normal voiding without the need for any postoperative procedure including dilation. RESULTS: Mean follow-up was 22 mo (range: 13-59 mo). At the catheter removal 3 wk after surgery, in three patients the voiding cystourethrography showed a fistula, which recovered after a prolonged catheterization. Of 48 cases, 43 (89.6%) were successful and 5 (10.4%) failures with recurrence of the stricture; 4 were treated with internal urethrotomy and 1 with a temporary perineal urethrostomy.CONCLUSIONS: Preliminary results with a combined double BMG urethroplasty for severe bulbar stricture are encouraging. The double dorsal and ventral graft may provide a simple and reliable solution to achieve an adequate urethral lumen in selected patients.
PURPOSE: Repair of bulbar strictures using anastomotic techniques may cause sexual complications, while 1-side graft urethroplasties may not be sufficient to provide an adequate lumen in narrow strictures. We evaluated the urinary and sexual results of a 2-sided dorsal plus ventral graft urethroplasty by preserving the narrow urethral plate in tight strictures. MATERIALS AND METHODS: Between 2002 and 2010, 105 men with bulbar strictures underwent dorsal plus ventral graft urethroplasty. The results are reported in a homogeneous group of 73 of 105 cases in which buccal mucosa was used as a graft with findings after 1 year or more of followup. The urethra was opened ventrally, and the exposed dorsal urethra was incised in the midline to create a raw area over the tunica albuginea where the first graft was placed dorsal-inlay. Thereafter the urethra was augmented by the ventral-onlay second graft and the spongiosum was closed over itself. Successful urethral reconstruction was defined as normal voiding without the need for any postoperative procedure. Postoperative sexual dysfunction was investigated using a validated questionnaire. RESULTS: Mean followup was 48.9 months and mean stricture length was 3.3 cm. Of these 73 cases 64 (88%) were successful and 9 (12%) were treatment failures with re-stricture. Furthermore, of 49 of 73 cases who were preoperatively sexually active, none reported postoperative erectile impairment and all were satisfied with their sexual life. CONCLUSIONS: In cases of tight bulbar stricture the dorsal plus ventral buccal mucosa graft provides adequate urethral augmentation by preserving the urethral plate and avoiding postoperative sexual complications.
CONTEXT: Reconstructive surgeons who perform urethroplasty have a variety of techniques in their armamentarium that may be used according to factors such as aetiology, stricture position, and length. No one technique is recommended. OBJECTIVE: Our aim was to assess the reported outcomes of the various techniques for graft augmentation urethroplasty according to site of surgery. EVIDENCE ACQUISITION: We performed an updated systematic review of the Medline literature from 1985 to date and classified the data according to the site of surgery and technique used. Data are also presented on the type of graft used and the follow-up methodology used by each centre. EVIDENCE SYNTHESIS: More than 2000 anterior urethroplasty procedures have been described in the literature. When considering the bulbar urethra there is no significant difference between the average success rates of the dorsal and the ventral onlay procedures, 88.4% and 88.8% at 42.2 and 34.4 mo in 934 and 563 patients, respectively. The lateral onlay technique has only been described in six patients and has a reported success rate of 83% at 77 mo. The Asopa and Palminteri techniques have been described in 89 and 53 patients with a success rate of 86.7% and 90.1% at 28.9 and 21.9 mo, respectively. When considering penile strictures, the success rate of the two-stage penile technique is significantly better than the one-stage penile technique, 90.5% versus 75.7% as calculated for 129 and 432 patients, respectively, although the follow-up of one-stage procedures was longer at 32.8 mo compared with 22.2 mo. CONCLUSIONS: There is no evidence in the literature of a difference between one-stage techniques for urethroplasty of the bulbar urethra. The two-stage technique has better reported outcomes than a one-stage approach for penile urethroplasty but has a shorter follow-up.
Uretroplastica bulbare in tempo unico con innesto DORSALE + VENTRALE di mucosa buccale
TECNICA (guarda il video B2): Incisione perineale mediana. Isolamento dell’uretra bulbare prossimale evitando, se possibile, la sezione del centro tendineo del perineo. Apertura mediana ventrale dell’uretra, lungo il tratto stenotico. Incisione mediana del piatto uretrale stenotico e lateralizzazione delle due bande di spongiosa. Asportazione parziale del tessuto cicatriziale uretrale a livello della stenosi. Si confeziona uretroplastica di ampliamento dorsale ed ampliamento ventrale sec. Palminteri, con innesto di mucosa buccale. Il prelievo di mucosa buccale può essere unico e diviso in due parti oppure, se non è sufficiente, può essere effettuato un prelievo da entrambe le guance. Spongioplastica mediante sutura continua. Drenaggio. Parete a strati. Si consiglia Catetere Foley 18 Fr (siliconato e scanalato) per 21 giorni (sempre collegato al sacchetto della raccolta urine).
TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5h
TERAPIA: Chinolonici per 5 giorni poi a seguire Monuril 1 bustina ogni 5 giorni, fino alla rimozione del catetere.
GESTIONE PAZIENTE: il paziente deve rimanere a letto per 2 giorni con ghiaccio sul perineo. Ghiaccio sulla guancia per 1 giorno. Dimissioni in 3° giornata postoperatoria.
MEDICAZIONI: La ferita perineale può essere pulita con acqua. Tra catetere e meato escono delle secrezioni-incrostazioni che vanno pulite più volte al giorno. Si consiglia di utilizzare acqua o soluzione fisiologica su una garza per pulire il catetere.
URETROCISTOGRAFIA MINZIONALE: Importante effettuare l’uretrocistografia minzionale di controllo, a 21 giorni dall’intervento chirurgico,per verificare se ci sono fistole. La percentuale di fistola uretrale insorta dopo uretroplastica bulbare, effettuate nel nostro Centro, è il 5%. Tutte le fistole uretrali sono state risolte mediante il posizionamento di catetere uretrale per ulteriori 10 o 15 o 20 giorni, a seconda dell’entità della fistola.
QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA:stenosi bulbare corta (< 2cm) o lunga (> 2cm), ma solo se la stenosi non è obliterativa. Questo tipo di uretroplastica è utile nelle stenosi molto serrate, in cui un sono apliamento dorsale o ventrale, non sarebbe sufficiente a creare un’uretra di calibro adeguato. Può essere indicata nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali, nonchè nei casi di ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine
PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica aggiornata al 30/06/2015. Effettuate 197 uretroplastiche bulbari in tempo unico con mucosa buccale. Percentuale di successo 92.4%.
CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.
OBJECTIVES: We describe a technique for bulbar urethral reconstruction using a combined dorsal plus ventral double buccal mucosa graft (BMG). METHODS: From March 2002 to June 2006, 48 men, mean age 35 yr, with bulbar strictures underwent patch urethroplasty using a dorsal plus a ventral double BMG. Average stricture length was 3.65 cm (range: 2-10 cm). The stenotic urethral segment was opened along its ventral surface; the exposed dorsal urethra was incised in the midline to create an elliptical area over the tunica albuginea where the dorsal inlay BMG was placed and quilted to the corpora to augment dorsally the urethral plate. Subsequently, the ventral onlay BMG was sutured to the urethral lateral margins to complete the augmented urethroplasty. Finally, the spongiosum was closed over the graft. Successful reconstruction was defined as normal voiding without the need for any postoperative procedure including dilation.
RESULTS: Mean follow-up was 22 mo (range: 13-59 mo). At the catheter removal 3 wk after surgery, in three patients the voiding cystourethrography showed a fistula, which recovered after a prolonged catheterization. Of 48 cases, 43 (89.6%) were successful and 5 (10.4%) failures with recurrence of the stricture; 4 were treated with internal urethrotomy and 1 with a temporary perineal urethrostomy. CONCLUSIONS: Preliminary results with a combined double BMG urethroplasty for severe bulbar stricture are encouraging. The double dorsal and ventral graft may provide a simple and reliable solution to achieve an adequate urethral lumen in selected patients.
PURPOSE: Repair of bulbar strictures using anastomotic techniques may cause sexual complications, while 1-side graft urethroplasties may not be sufficient to provide an adequate lumen in narrow strictures. We evaluated the urinary and sexual results of a 2-sided dorsal plus ventral graft urethroplasty by preserving the narrow urethral plate in tight strictures. MATERIALS AND METHODS: Between 2002 and 2010, 105 men with bulbar strictures underwent dorsal plus ventral graft urethroplasty. The results are reported in a homogeneous group of 73 of 105 cases in which buccal mucosa was used as a graft with findings after 1 year or more of followup. The urethra was opened ventrally, and the exposed dorsal urethra was incised in the midline to create a raw area over the tunica albuginea where the first graft was placed dorsal-inlay. Thereafter the urethra was augmented by the ventral-onlay second graft and the spongiosum was closed over itself. Successful urethral reconstruction was defined as normal voiding without the need for any postoperative procedure. Postoperative sexual dysfunction was investigated using a validated questionnaire. RESULTS: Mean followup was 48.9 months and mean stricture length was 3.3 cm. Of these 73 cases 64 (88%) were successful and 9 (12%) were treatment failures with re-stricture. Furthermore, of 49 of 73 cases who were preoperatively sexually active, none reported postoperative erectile impairment and all were satisfied with their sexual life. CONCLUSIONS: In cases of tight bulbar stricture the dorsal plus ventral buccal mucosa graft provides adequate urethral augmentation by preserving the urethral plate and avoiding postoperative sexual complications.
CONTEXT: Reconstructive surgeons who perform urethroplasty have a variety of techniques in their armamentarium that may be used according to factors such as aetiology, stricture position, and length. No one technique is recommended. OBJECTIVE: Our aim was to assess the reported outcomes of the various techniques for graft augmentation urethroplasty according to site of surgery. EVIDENCE ACQUISITION: We performed an updated systematic review of the Medline literature from 1985 to date and classified the data according to the site of surgery and technique used. Data are also presented on the type of graft used and the follow-up methodology used by each centre. EVIDENCE SYNTHESIS: More than 2000 anterior urethroplasty procedures have been described in the literature. When considering the bulbar urethra there is no significant difference between the average success rates of the dorsal and the ventral onlay procedures, 88.4% and 88.8% at 42.2 and 34.4 mo in 934 and 563 patients, respectively. The lateral onlay technique has only been described in six patients and has a reported success rate of 83% at 77 mo. The Asopa and Palminteri techniques have been described in 89 and 53 patients with a success rate of 86.7% and 90.1% at 28.9 and 21.9 mo, respectively. When considering penile strictures, the success rate of the two-stage penile technique is significantly better than the one-stage penile technique, 90.5% versus 75.7% as calculated for 129 and 432 patients, respectively, although the follow-up of one-stage procedures was longer at 32.8 mo compared with 22.2 mo. CONCLUSIONS: There is no evidence in the literature of a difference between one-stage techniques for urethroplasty of the bulbar urethra. The two-stage technique has better reported outcomes than a one-stage approach for penile urethroplasty but has a shorter follow-up.
TECNICA: Incisione perineale ad U rovesciata [foto PER1]. Isolamento dell’uretra bulbare medio-prossimale evitando la sezione del centro tendineo del perineo [foto PER2]. Apertura mediana ventrale dell’uretra, lungo il tratto stenotico e sutura dei margini della spongiosa [foto PER3]. Creazione della perineostomia [foto PER4, PER5]. Catetere Foley 18 Fr (siliconato e scanalato) per 7-10 giorni non necessariamente collegato al sacchetto della raccolta urine. Medicazione con garze di connettivina legate chirurgicamente [foto PER6]
FOTO PER1
FOTO PER2
FOTO PER3
FOTO PER4
FOTO PER5
FOTO PER6
TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5h
TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.
GESTIONE PAZIENTE: il paziente deve rimanere a letto per 3 giorni con ghiaccio sul perineo. Dimissioni in 4° giornata postoperatoria.
MEDICAZIONI: Rimuovere le garze legate chirurgicamente in 3° giornata postoperatoria. Disinfezione della ferita con Betadine soluzione e Garze di connettivina per 20 giorni.
QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA:quando l’uretra peno-bulbare è molto danneggiata e non fruibile per una chirurgia in tempo unico. Può essere indicata nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali, nonchè nei casi di ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine
COMPLICANZE: sanguinamento<3%, infezione <5%.
PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica aggiornata al 30/06/2015. Effettuate 297 perineostomie. Percentuale di successo 80.1%.
CENTRO URETRA IN ITALIA: èpossibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.
APPROFONDIMENTI:
Urethroplasty by scrotal flap for long urethral strictures Blandy JP, et Al. Br J Urol 1968; 40: 261 * No abstract availableNew 2-stage buccal mucosal graft urethroplasty. Palminteri E, et Al.J Urol. 2002 Jan;167(1):130-2.
PURPOSE: Previously buccal mucosal grafts used for repairing adult bulbourethral stricture with the 1-stage dorsal technique has provided a satisfactory outcome in our experience. We present the wider use of buccal mucosal grafts for 2-stage urethroplasty. MATERIALS AND METHODS: A total of 24 men 25 to 60 years old (median age 45) with a complex bulbar stricture underwent 2-stage urethroplasty using a buccal mucosal graft to repair the perineostomy. The primary etiology of stricture was traumatic in 4 cases, inflammatory in 16 and unknown in 4. The 2 x 6 cm. graft was harvested from the inner cheek and sutured to the left margin of the urethral mucosal plate with running 6-zero polyglactin suture. Patients were discharged from the hospital within 3 days with a 14Fr silicone urethral catheter in place. Radiological studies and urethroscopy were done 1 year after closure. RESULTS: A final successful outcome with no recurrent stricture was achieved in 23 of 24 men (92.8%) at a median followup of 18 months (range 13 to 32). In 1 case a urethrocutaneous fistula at the initial radiological assessment closed spontaneously after 14 days of catheterization. No urethral diverticula developed. The mean postoperative peak flow rate is 22 ml. per second (range 18 to 25). CONCLUSIONS: Our new 2-stage buccal mucosal graft urethroplasty may be an excellent technique for complex bulbar urethral stricture disease. Our suggestions may increase usefulness of the 2-stage technique for repairing complex strictures due to the avoidance of classic complications.
TECNICA: Posizionamento del divaricatore buccale di Kilner-Doughty [FOTO MB1, MB2] . Demarcazione del dotto di Stenone (situato a livello del 3° molare superiore). Demarcazione dell’area da prelevare (la lunghezza e la larghezza dipendono dalla grandezza della mucosa necessaria per effettuare l’uretroplastica), mantenendosi a distanza di 1cm dal dotto di Stenone e 1 cm dalla commissura labiale [FOTO MB3]. Infiltrare l’area con adrenalina diluita 1:200.000 per facilitare lo scollamento della mucosa dal piano muscolare e ridurre il sanguinamento. Incisione con bisturi dell’area demarcata. Con le forbici a punta si trova il piano di clivaggio tra mucosa e fibre muscolari [FOTO MB4]. Emostasi mediante elettrocoagulazione [FOTO MB6]. Chiusura del sito donatore con punti staccati o con sutura continua [FOTO MB7].
FOTO MB1
FOTO MB2
FOTO MB3
FOTO MB4
FOTO MB6
FOTO MB7
TEMPO DI ESECUZIONE: 10-13 minuti
TERAPIA: quella per l’uretroplastica
GESTIONE PAZIENTE: ghiaccio sulla guancia per 24h (da prolungare a 48h in caso di gonfiore)
MEDICAZIONI: Non sono necessarie medicazioni
INDICAZIONI AL PRELIEVO DI MUCOSA BUCCALE: la mucosa buccale è indicata in tutti i tipi di uretroplastica che prevede un innesto. Soprattutto consigliata in tutti i pazienti nei quali non è possibile prelevare il prepuzio, per presenza alterazioni cicatriziali della cute prepuziale: i casi di lichen sclerosus dei genitali, con associata stenosi uretrale ed i casi di pazienti plurioperati per ipospadia (ipospadia fallita), che presentano stenosi uretrale.
QUANDO IL PAZIENTE PUO’ ALIMENTARSI: già in I° giornata postoperatoria
RISULTATI DEL CENTRO URETRA AREZZO: Casistica aggiornata al 30/06/2015. Effettuati un totale di 2169 prelievi di mucosa buccale.
CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.
Alimentazione: non ci sono restrizioni alimentari dopo l’intervento di uretroplastica. Si consiglia, invece, di non assumere cibi con croste in caso di prelievo di mucosa buccale, per circa 7 giorni.
Lavare i denti:è possibile lavarsi i denti già nella giornata successiva al prelievo di mucosa buccale effettuato per l’uretroplastica. La ferita orale in genere non è dolorosa e non ci sono controindicazioni all’utilizzo del dentifricio.
Medicazioni ferita orale (guancia interna):effettuare lavaggi orali con bicarbonato di sodio (1/2 cucchiaio da cucina in 1 bicchiere di acqua) solo se la guancia è stata chiusa con punti di sutura.
Punti di sutura ferita orale (guancia interna):i punti di sutura non vanno rimossi, perchè sono riassorbibili. Necessitano circa 20-40 giorni per il riassorbimento.
Punti di sutura ferita genitale (pene, perineo):i punti non vanno rimossi, perchè sono riassorbibili. Necessitano circa 20-40 giorni per il riassorbimento.
Medicazioni ferita genitale (pene, perineo): dopo la dimissione si consiglia di medicare conBetadine soluzione per 2-3 giorni. A 3-4 giorni dall’intervento chirurgico si può utilizzare un poco di acqua o soluzione fisiologica, fino alla guarigione della ferita (cioè fino a quando la ferita risulta asciutta e non escono secrezioni).
Medicazioni perineostomia:medicare la ferita con Betadine soluzione e garze di Connettivina per 20-30 giorni.
Medicazioni perineostomia con innesto di mucosa buccale:medicare la ferita con Betadine soluzione e garze di Connettivina per 20-30 giorni.
Medicazioni perineostomia con innesto di prepuzio:medicare la ferita con Betadine soluzione e garze di Connettivina per 20-30 giorni.
Medicazioni perineostomia con innesto di cute prelevata dalla coscia:medicare la ferita con Betadine soluzione e garze di Connettivina per 20-30 giorni.
Medicazioni ferita coscia (dopo prelievo cute dalla coscia):non rimuovere le garze di connettivina, ma versare sopra il Betadine soluzione (3 volte al giorno). Le garze cadranno da sole quando la cute si sarà riepitelizzata.
Medicazioni dell’innesto di mucosa buccale nell’uretroplastica peniena 1° tempo: rimosse le garze a copertura dell’innesto (circa 8-10 giorni dopo l’intervento) sarà ben visibile il graft: sulla mucosa buccale applicare gel rigenerante e pulire la ferita esclusivamente con Soluzione Fisiologica. Le medicazioni vanno effettuate per circa 20-30 giorni.
Medicazioni dell’ innesto di prepuzio nell’uretroplastica peniena 1° tempo:rimosse le garze a copertura dell’innesto di prepuzio (circa 8-10 giorni dopo l’intervento) sarà ben visibile il graft: sull’innesto applicare gel rigenerante e pulire la ferita esclusivamente con Soluzione Fisiologica. Le medicazioni vanno effettuate per circa 20-30 giorni.
Ghiaccio sulla ferita:Ghiaccio sulla ferita (pene o perineo), nella sede dove ci sono i punti, serve per evitare l’edema (gonfiore), per evitare sanguinamento, e per diminuire, in minima parte, la possibilità di erezione spontanea.
Riprendere l’attività sessuale:dopo la rimozione del catetere, successivo all’intervento di uretroplastica, è possibile riprendere da subito l’attività sessuale. Nei pazienti che vengono dimessi senza catetere, l’attività sessuale può essere ripresa quando la ferita è asciutta o in buono stato di guarigione (in genere 15-20 giorni).
Lavare la ferita:si può utilizzare sempre un poco di acqua o soluzione fisiologica su una garza per pulire la ferita. Si consiglia, invece, di fare il bagno (o doccia) con sapone (si consiglia di utilizzare saponi non profumati e non irritanti, ad esempio sapone di marsiglia) quando la ferita è asciutta.
Pulizia del catetere:tra catetere e meato escono delle secrezioni-incrostazioni che vanno pulite più volte al giorno. Si consiglia di utilizzare un poco di acqua o soluzione fisiologica su una garza per pulire il catetere.
Punti di sutura:i punti non vanno rimossi, perchè sono riassorbibili. Necessitano circa 20-40 giorni per il riassorbimento.
I punti di sutura della guancia non sono caduti:I punti di sutura cadono da soli nell’arco di 1 mese (non vanno rimossi). Se dopo un mese non sono caduti effettuare lavaggi orali con bicarbonato di sodio (1/2 cucchiaio da cucina in 1 bicchiere di acqua). Si consiglia, inoltre, di mangiare dal lato della guancia dove ci sono i punti.
I punti di sutura della ferita genitale non sono caduti: I punti di sutura cadono da soli nell’arco di 1 mese (non vanno rimossi). Se dopo un mese non sono caduti, lavare frequentemente la zona in cui ci sono i punti e utilizzare molto sapone (si consiglia di utilizzare saponi non profumati e non irritanti, ad esempio sapone di marsiglia 2-3 volte al giorno).
I punti di sutura si sono aperti:nella maggior parte dei casi anche se i punti si aprono, non c’è un sanguinamento. Dalla ferita aperta escono secrezioni, per cui si consiglia di continuare le medicazioni con Betadine soluzione fino alla chiusura completa della ferita (in genere necessitano 10-15 giorni).
I punti di sutura della guancia si sono aperti:se non c’è un sanguinamento non fare nulla, la ferita si richiuderà in più giorni. Si può continuare ad alimentarsi, evitando i cibi con croste. Si possono tranquillamente lavare i denti con dentifricio. Se c’è un sanguinamento, posizionare ghiaccio sulla guancia.
I punti di sutura si sono aperti dopo uretroplastica peniena:continuare le medicazioni con Betadine soluzione e contattarci per le indicazioni successive.
I punti di sutura si sono aperti dopo uretroplastica bulbare: la ferita si richiuderà in più giorni. Continuare le medicazioni con Betadine soluzione, fino alla chiusura completa della ferita.
Sangue sulla ferita:le piccole perdite di sangue (sporcare 1-3 garze al giorno) sono nella norma. Posizionare ghiaccio sulla ferita, dove ci sono i punti. Medicare la ferita con Betadine soluzione (ogni volta che si sporca), fino a che la ferita risulterà asciutta (qualche giorno).
Sangue tra catetere e meato uretrale:le piccole perdite di sangue (sporcare 1-3 garze al giorno) sono nella norma. Posizionare ghiaccio sulla ferita dove ci sono i punti di sutura (pene o perineo), per 24-48 ore, non di continuo, ma ad intervalli. Le piccole perdite di sangue color mattone o scure, sono nella norma, termineranno quando la ferita sarà asciutta (guarita), o nel caso di presenza di catetere, termineranno dopo la rimozione del catetere.
Sangue nel sacchetto di raccolta urine: la presenza di colorazione rosa o rossa, come pure coaguli o frustoli di tessuto, è nella norma dopo un intervento chirurgico. Si consiglia, comunque, di posizionare ghiaccio sulla ferita dove ci sono i punti di sutura (pene o perineo) per 2-3 giorni, 3-4 volte al giorno per 1 ora.
Perdita di urina tra catetere e meato:durante gli sforzi è normale che possa fuoriuscire urina tra il catetere ed il meato.
Sostituzione sacchetta urine: la sostituzione della sacchetta urine può essere effettuata ogni ogni 7-10 giorni.
Dolore sovrapubico e al pene: questi dolori sono dovuti a spasmi vescicali nel paziente portatore di catetere, o di cistostomia, o entrambi. Gli spasmi sono causati dall’azione meccanica del palloncino del catetere che poggia sulla parete della vescica. Sono dolori forti ma di breve durata e di solito non raccomandiamo l’assunzione di antidolorifici. Assumere antidolorifici solo se gli spasmi sono molto frequenti durante la giornata.
Spasmi vescicali:questi dolori sono presenti nel paziente portatore di catetere, o di cistostomia, o entrambi. Gli spasmi sono causati dall’azione meccanica del palloncino del catetere che poggia sulla parete della vescica. Sono dolori forti ma di breve durata e di solito non raccomandiamo l’assunzione di antidolorifici. Assumere antidolorifici solo se gli spasmi sono molto frequenti durante la giornata.
Il catetere non funziona bene (non drena bene le urine o si è bloccato):in caso di malfunzionamento del catetere, effettuare lavaggi vescicali con Soluzione Fisiologica tramite siringoni da 60cc a becco largo. Si consiglia di introdurre 1-2 siringoni di soluzione fisiologica, e di ricollegare subito il sacchetto delle urine. I cateteri utilizzati per l’uretroplastica sono morbidi e relativamente sottili, per cui il flusso di drenaggio delle urine sembra esiguo, ma è nella norma. L’importante è che dopo l’introduzione della soluzione fisiologica fuoriesca liquido di lavaggio (anche se lentamente).
Gestione del catetere: fissare sempre il catetere, con un cerotto, all’addome in modo che non si pieghi e che riesca a drenare bene le urine.
Utilizzo della ciambella per sedersi:solo nei pazienti che sono stati sottoposti ad uretroplastica bulbare in tempo unico, o ad uretroplastica bulbare 1° tempo (Perineostomia) si consiglia di utilizzare una ciambella per sedersi, in modo da non poggiare direttamente la ferita perineale (dove ci sono i punti di sutura) su una superficie rigida. La ciambella va utilizzata fino alla rimozione del catetere.
Rimozione epicistostomia:si può rimuovere la cistostomia sovrapubica solo su nostra precisa indicazione. La cistostomia può essere rimossa da personale medico o paramedico. La ferita sovrapubica non va suturata, ma coperta con una garza o cerotto per 3 giorni (tempo di chiusura della ferita).
Il paziente è portatore di catetere (posizionato durante l’uretroplastica). Tramite siringoni a becco largo viene introdotto il mezzo di contrasto in vescica.
Quando il paziente sente lo stimolo ad urinare, si interrompe il riempimento con il mezzo di contrasto e si alza il lettino radiologico per mettere il paziente il posizione eretta. Si posiziona il paziente con la gamba sinistra sulla pedana e la gamba destra a 90°, con il piede appoggiato sulla maniglia del lettino radiologico, in modo da ottenere una leggera rotazione del bacino verso destra [foto H]. Si scatta la radiografia minzionale appena il paziente inizia ad urinare. Si fa bloccare la minzione al paziente e si controlla che la radiografia minzionale sia di buona qualità. La radiografia minzionale deve far vedere chiaramente tutta l’uretra (a partire dal meato) e la vescica! [foto MIN]. Si controlla poi il residuo post-minzionale.