LICHEN SCLEROSUS nell’uomo

LICHEN SCLEROSUS nell’uomo

E’ una patologia cronica sclerosante della cute.

Epidemiologia: più frequente nelle donne rispetto agli uomini.

Cause: sconosciuta ma probabilmente multifattoriale, diverse ipotesi sono state valutate:

  • origine automimmunitaria:  correlata con altre patologie come diabete, tiroiditi, vitiligine
  • origine infettiva associata ad alcuni batteri (Borrellia) e/o virus (HPV, HCV)
  • origine ormonale: correlata a  bassi livelli di estrogeni
  • fattori locali: fenomeno di Koebner,  trauma locale ripetuto
  • E’ stata descritta, inoltre, l’ associazione del LS con il tumore del pene

 Sintomi:

Prurito, bruciore, dolore.

La mucosa del glande e la cute del prepuzio diventano sottili e si lacerano facilmente, soprattutto  durante i rapporti sessuali, con conseguente dolore. Nei casi più gravi possono formarsi vesciche e lesioni ulcerate con sanguinamento. La cute diventa anelastica; si formano macchie bianche sul prepuzio e sul glande con difficoltà alla retrazione, fino alla fimosi. Se la patologia entra nell’uretra può causare inizialmente il restringimento del meato uretrale   e  difficoltà alla minzione.

Istologia: ipercheratosi del’epitelio

Storia naturale: la patologia è ciclica, con fasi di remissione e fasi di riacutizzazione.   La progressione della malattia con assotigliamento della cute e formazione di placche,  causa spesso la fimosi.

L’interessamento a livello perimeatale, progressivamente coinvolge la parete  dell’uretra, causando spongiofibrosi  fino al limite tra uretra anteriore (dotata di una parete propria) e uretra posteriore (non ha una parete propria, ma è delimitata dalle strutture che attraversa). Non ci sono infatti riscontri di LS nell’uretra posteriore e nella vescica.

La patologia origina dalla cute che ricopre il glande (prepuzio) e, attraverso diversi stadi di gravità, passa a coinvolgere in successione il glande, il meato uretrale e l’uretra:

Stadio 1: coinvolgimento del prepuzio [fig. H]

Prurito, bruciore e piccole spaccature fastidiose. Anello biancastro del prepuzio che tende a non retrarsi più (fimosi), ostacolando l’attività sessuale.

 

Stadio 2: coinvolgimento del glande [fig. L]

Aree biancastre e rossastre sul glande e indurimento della mucosa. Il prepuzio si attacca al glande e non scorre più: scompare il solco del glande.

Stadio 3: coinvolgimento del meato [fig. M]

Il meato uretrale diventa bianco e si restringe ostacolando la fuoriuscita dell’urina

Stadio 4: coinvolgimento dell’uretra [fig. N]

Le pareti dell’uretra si induriscono ed il canale si restringe (stenosi uretra) per alcuni cm ostacolando la fuoriuscita dell’urina.

Stadio 5: Displasie del glande o tumore del pene [fig. P]

I pazienti con LS nell’8 % dei casi sviluppano un tumore del pene: quindi in presenza di LS è importante fare delle biopsie e tenere sotto stretto controllo il paziente.

 Trattamento:

  • dermatologico con corticosteroidi e Vit. E nei casi lievi
  • Terapia fotodinamica: Il principio su cui si basa  è quello di una reazione fotodinamica in grado di distruggere selettivamente le cellule tumorali. Uno dei vantaggi della terapia fotodinamica, rispetto agli altri trattamenti, è quello della possibilità di ripetere l’applicazione senza un limite preciso, infatti  non provoca un danno nei tessuti sani circostanti la lesione.
  •  Trattamento chirurgico nei casi avanzati:  circoncisione, toilette chirurgica del pene, meatoplastica, uretroplastica peniena 1° tempo con o senza innesto di mucosa buccale; perineostomia nelle cosiddette panurethral disease. Chirurgia di asportazione delle lesioni displasiche sul glande e ricostruzione del pene [fig.Q].

    Da notare che nel caso della riparazione dell’uretra o della ricostruzione del pene ci troviamo di fronte ad una chirurgia nata da poco, molto difficile e altamente specialistica.

L’esperienza nel Centro dell’Uretra di Arezzo (aggiornato al 31/12/2011):

Nella nostra casistica i pazienti affetti da lichen sclerosus rappresentano il 13% del totale

Lichen Sclerosus del prepuzio:  Effettuate 86 toilette chirurgiche del pene (Successi 96.6%, Fallimenti 3.4%)

Lichen sclerosus dell’uretra peniena:  Effettuate 207 uretroplastiche  (Successi 89.2%, Fallimenti 10.8%)

Lichen sclerosus dell’uretra peno-bulbare (panurethral disease): Effettuate 116 uretroplastiche (successi 86.7% , Fallimenti 13.3%)

 

APPROFONDISCI:

Lichen sclerosus: Review of the Literature and Current Reccomendations for Management  JenniferM. Pugliese et A.

Heroic measures may not always be justified in extensive urethral stricture due to lichen sclerosus  Peterson AC, Palminteri E, et Al.

 

 

Uretroplastica per stenosi dell’uretra peniena media

FOTO PENM
FOTO PENM
FOTO JM
FOTO JM
FOTO JM0
FOTO JM0

Uretroplastica peniena 1° tempo sec. Johanson

TECNICA:  Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Si confeziona uretrostomia medio-peniena e i margini dell’uretra peniena aperta vengono suturati alla cute peniena [Foto JM1, JM2]. Prelievo di tessuto uretrale per esame istologico. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato).

FOTO JM1
FOTO JM1
FOTO JM2
FOTO JM2

TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 30 min-1h

TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.

GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene.  Dimissioni in 2° giornata postoperatoria senza catetere.

MEDICAZIONI: si consiglia di medicare con Betadine soluzione, ma già a 7 giorni dall’intervento chirurgico si può utilizzare acqua o soluzione fisiologica, fino alla guarigione della ferita (cioè fino a quando la ferita risulta asciutta).  Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni.

QUANDO  IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA:quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta molto compromesso. Questo intervento permette al paziente di riprendere ad urinare da subito e senza difficoltà. Successivamente, a distanza di mesi, si stabiliranno le altre tappe ricostruttive. Può essere indicata  nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali, nonchè nei casi di  ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine

COMPLICANZE: sanguinamento<1%, infezione <1%.

PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015. Effettuate 527 uretroplastiche sec. Johanson, dell’uretra peniena (distale, media, prossimale e totale).  Percentuale di successo 97.2%

CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.

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APPROFONDISCI

The treatment of urethral stricture by excision. Russel RH Br J Surg 1914;2:375     * No abstract available

Reconstruction of the male urethra in strictures.Johanson B.Acta Chir Scand 1953: 176:3* No abstract available

Uretroplastica peniena 1° tempo con innesto dorsale (sec. Asopa) di mucosa buccale

TECNICA:  Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Incisione mediana del piatto uretrale cicatriziale e lateralizzazione del piatto uretrale sclerotico per tutta la lunghezza della stenosi. Asportazione parziale dei tessuti uretrali cicatriziali ed ampliamento uretrale sec. Asopa con  innesto di mucosa buccale (prelievo da guancia destra o sinistra). Effettuare l’esame istologico del tessuto uretrale cicatriziale asportato. I margini dell’uretra peniena aperta vengono suturati ai margini laterali del  pene con sutura continua. Si confezionano due uretrostomie, prossimale e distale all’innesto [foto JM3]. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato). Connettivina, a copertura dell’innesto, fissata con punti di sutura.

FOTO JM3
FOTO JM3

TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5h

TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.

GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene e sulla guancia dove è stato fatto il prelievo di mucosa buccale. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.

MEDICAZIONI: Le garze di connettivina legate con punti di sutura ed il catetere verranno rimossi in 8 giornata postoperatoria.  Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni. Rimosse le garze legate con punti di sutura, sopra il quale va  applicato  gel rigenerante. Pulire la ferita  con Soluzione Fisiologica o con un poco di acqua. Le medicazioni vanno effettuate per circa 20-30 giorni.

QUANDO  IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta mediamente compromesso, è possibile effettuare un innesto con  mucosa buccale.  Successivamente, a distanza di mesi, si stabiliranno le altre tappe ricostruttive. Questo intervento permette al paziente di riprendere ad urinare da subito e senza difficoltà, ed inoltre abbiamo già preparato il piatto uretrale per la chiusura. Può essere indicata  nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali, nonchè nei casi di  ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Attenzione!Effettuare questo tipo di uretroplastica solo se il piatto uretrale non risulta molto compromesso, diversamente l’intervento esiterebbe in una parziale o completa retrazione cicatriziale dell’innesto

COMPLICANZE: sanguinamento<1%, infezione <1%.  Retrazione cicatriziale dell’innesto 1,5%.

PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015.  Effettuate 145 uretroplastiche peniena 1° tempo sec. Asopa con mucosa buccale.  Percentuale di successo 98.5%.

CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.

 

APPROFONDISCI:

Dorsal free graft urethroplasty for urethral stricture by ventral sagittal urethrotomy approach.(Asopa HS, Garg M, Singhal GG, Singh L, Asopa J, Nischal A.)  Urology. 2001 Nov;58(5):657-9.

OBJECTIVES: To explore the feasibility of applying a dorsal free graft to treat urethral stricture by the ventral sagittal urethrotomy approach without mobilizing the urethra. METHODS: Twelve patients with long or multiple strictures of the anterior urethra were treated by a dorsal free full-thickness preputial or buccal mucosa graft. The urethra was not separated from the corporal bodies and was opened in the midline over the stricture. The floor of the urethra was incised, and an elliptical raw area was created over the tunica on which a free full-thickness graft of preputial or buccal mucosa was secured. The urethra was retubularized in one stage. RESULTS: After a follow-up of 8 to 40 months, one recurrence developed and required dilation. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach for dorsal free graft urethroplasty is not only feasible and successful, but is easy to perform.

 

Dorsal buccal mucosal graft urethroplasty for anterior urethral stricture by Asopa technique. (Pisapati VL, Paturi S, Bethu S, Jada S, Chilumu R, Devraj R, Reddy B, Sriramoju V.)   Eur Urol. 2009 Jul;56(1):201-5. Epub 2008 Jun 9.

BACKGROUND: Buccal mucosal graft (BMG) substitution urethroplasty has become popular in the management of intractable anterior urethral strictures with good results. Excellent long-term results have been reported by both dorsal and ventral onlay techniques. Asopa reported a successful technique for dorsal placement of BMG in long anterior urethral strictures through a ventral sagittal approach. OBJECTIVE: To evaluate prospectively the results and advantages of dorsal BMG urethroplasty for recurrent anterior urethral strictures by a ventral sagittal urethrotomy approach (Asopa technique). DESIGN, SETTING, AND PARTICIPANTS: From December 2002 to December 2007, a total of 58 men underwent dorsal BMG urethroplasty by a ventral sagittal urethrotomy approach for recurrent urethral strictures. Forty-five of these patients with a follow-up period of 12-60 mo were prospectively evaluated, and the results were analysed. INTERVENTION: The urethra was split twice at the site of the stricture both ventrally and dorsally without mobilising it from its bed, and the buccal mucosal graft was secured in the dorsal urethral defect. The urethra was then retubularised in one stage. RESULTS AND LIMITATIONS: The overall results were good (87%), with a mean follow-up period of 42 mo. Seven patients developed minor wound infection, and five patients developed fistulae. There were six recurrences (6:45, 13%) during the follow-up period of 12-60 mo. Two patients with a panurethral stricture and four with bulbar or penobulbar strictures developed recurrences and were managed by optical urethrotomy and self-dilatation. The medium-term results were as good as those reported with the dorsal urethrotomy approach. Long-term results from this and other series are awaited. More randomised trials and meta-analyses are needed to establish this technique as a procedure of choice in future. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach is easier to perform than the dorsal urethrotomy approach, has good results, and is especially useful in long anterior urethral strictures.

Uretroplastica peniena 1° tempo con innesto dorsale (sec. Asopa) di prepuzio

TECNICA: Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Incisione mediana del piatto uretrale cicatriziale e lateralizzazione del piatto uretrale sclerotico per tutta la lunghezza della stenosi. Asportazione parziale dei tessuti uretrali cicatriziali ed ampliamento uretrale sec. Asopa con  innesto di prepuzio (prelevato dalla superficie dorsale del pene o dalla superficie laterale del pene o tramite semicirconcisione o circoncisione). Effettuare l’esame istologico del tessuto uretrale cicatriziale asportato. I margini dell’uretra peniena aperta vengono suturati ai margini laterali del  pene con sutura continua [foto Pr15]. Si confezionano due uretrostomie, prossimale e distale all’innesto. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato). Connettivina, a copertura del graft, fissata con punti di sutura.

FOTO PR15
FOTO PR15

TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5h

TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.

GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.

MEDICAZIONI: Le garze di connettivina legate con punti di sutura ed il catetere verranno rimossi in 8 giornata postoperatoria.  Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni. Rimosse le garze legate con punti di sutura, sopra il quale va  applicato  gel rigenerante. Pulire la ferita  con Soluzione Fisiologica o con  acqua. Le medicazioni vanno effettuate per circa 20-30 giorni.

QUANDO  IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta mediamente compromesso, è possibile effettuare un innesto di prepuzio. Successivamente, a distanza di mesi, si stabiliranno le altre tappe ricostruttive. Questo intervento permette al paziente di riprendere ad urinare da subito e senza difficoltà, ed inoltre abbiamo già preparato il piatto uretrale per la chiusura. Può essere indicata  nei casi di  ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Sconsigliata, invece, nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali. Attenzione!Effettuare questo tipo di uretroplastica solo se il piatto uretrale non risulta molto compromesso, diversamente l’intervento esiterebbe in una parziale o completa retrazione cicatriziale dell’innesto

COMPLICANZE: sanguinamento, infezione <1%. Retrazione cicatriziale dell’innesto 1,5%

PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015.  Effettuate 97 uretroplastiche peniena 1° tempo sec. Asopa con prepuzio. Percentuale di successo 97.5%

CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.

 

APPROFONDISCI:

Dorsal free graft urethroplasty for urethral stricture by ventral sagittal urethrotomy approach.(Asopa HS, Garg M, Singhal GG, Singh L, Asopa J, Nischal A.) Urology. 2001 Nov;58(5):657-9.

OBJECTIVES: To explore the feasibility of applying a dorsal free graft to treat urethral stricture by the ventral sagittal urethrotomy approach without mobilizing the urethra. METHODS: Twelve patients with long or multiple strictures of the anterior urethra were treated by a dorsal free full-thickness preputial or buccal mucosa graft. The urethra was not separated from the corporal bodies and was opened in the midline over the stricture. The floor of the urethra was incised, and an elliptical raw area was created over the tunica on which a free full-thickness graft of preputial or buccal mucosa was secured. The urethra was retubularized in one stage. RESULTS: After a follow-up of 8 to 40 months, one recurrence developed and required dilation. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach for dorsal free graft urethroplasty is not only feasible and successful, but is easy to perform.

 

Dorsal buccal mucosal graft urethroplasty for anterior urethral stricture by Asopa technique. (Pisapati VL, Paturi S, Bethu S, Jada S, Chilumu R, Devraj R, Reddy B, Sriramoju V.) Eur Urol. 2009 Jul;56(1):201-5. Epub 2008 Jun 9.

BACKGROUND: Buccal mucosal graft (BMG) substitution urethroplasty has become popular in the management of intractable anterior urethral strictures with good results. Excellent long-term results have been reported by both dorsal and ventral onlay techniques. Asopa reported a successful technique for dorsal placement of BMG in long anterior urethral strictures through a ventral sagittal approach. OBJECTIVE: To evaluate prospectively the results and advantages of dorsal BMG urethroplasty for recurrent anterior urethral strictures by a ventral sagittal urethrotomy approach (Asopa technique). DESIGN, SETTING, AND PARTICIPANTS: From December 2002 to December 2007, a total of 58 men underwent dorsal BMG urethroplasty by a ventral sagittal urethrotomy approach for recurrent urethral strictures. Forty-five of these patients with a follow-up period of 12-60 mo were prospectively evaluated, and the results were analysed. INTERVENTION: The urethra was split twice at the site of the stricture both ventrally and dorsally without mobilising it from its bed, and the buccal mucosal graft was secured in the dorsal urethral defect. The urethra was then retubularised in one stage. RESULTS AND LIMITATIONS: The overall results were good (87%), with a mean follow-up period of 42 mo. Seven patients developed minor wound infection, and five patients developed fistulae. There were six recurrences (6:45, 13%) during the follow-up period of 12-60 mo. Two patients with a panurethral stricture and four with bulbar or penobulbar strictures developed recurrences and were managed by optical urethrotomy and self-dilatation. The medium-term results were as good as those reported with the dorsal urethrotomy approach. Long-term results from this and other series are awaited. More randomised trials and meta-analyses are needed to establish this technique as a procedure of choice in future. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach is easier to perform than the dorsal urethrotomy approach, has good results, and is especially useful in long anterior urethral strictures.

Uretroplastica peniena 1° tempo con innesto dorsale (sec. Bracka)  di mucosa buccale

TECNICA: Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Ampia asportazione di tutto il  piatto uretrale cicatriziale e sua sostituzione  con  innesto di mucosa buccale (prelievo da guancia destra o sinistra). Effettuare l’esame istologico del tessuto uretrale cicatriziale asportato. I margini dell’uretra peniena aperta vengono suturati ai margini laterali del  pene con sutura continua. Si confeziona uretrostomia baso-peniena [foto Br10, Br11, Br12, Br13]. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato). Connettivina, a copertura del graft, fissata con punti di sutura.

FOTO BR10
FOTO BR10
FOTO BR11
FOTO BR11
FOTO BR12
FOTO BR12
FOTO BR13
FOTO BR13

TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5h

TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.

GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene e sulla guancia dove è stato fatto il prelievo di mucosa buccale. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.

MEDICAZIONI: Le garze di connettivina legate con punti di sutura ed il catetere verranno rimossi in 8 giornata postoperatoria.  Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni. Rimosse le garze legate con punti di sutura, sarà ben visibile l’innesto, sopra il quale va  applicato  gel rigenerante. Pulire la ferita  con Soluzione Fisiologica o con  acqua. Le medicazioni vanno effettuate per circa 20-30 giorni.

QUANDO  IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta molto compromesso. Successivamente, a distanza di mesi, si stabiliranno le altre tappe ricostruttive. Questo intervento permette al paziente di riprendere ad urinare da subito e senza difficoltà, ed inoltre abbiamo già preparato il piatto uretrale per la chiusura. Può essere indicata  nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali, nonchè nei casi di  ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Attenzione!Rimuovere interamente tutto il tessuto uretrale cicatriziale

COMPLICANZE: sanguinamento<1%, infezione <1%.  Retrazione cicatriziale dell’innesto 1,5%

PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015.  Effettuate 96 uretroplastiche peniena 1° tempo sec. Bracka con mucosa buccale.  Percentuale di successo 95.5%

CENTRO URETRA IN ITALIA:è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.

 

APPROFONDISCI:

The role of two-stage repair in modern hypospadiology.Bracka A.Indian J Urol. 2008 Apr;24(2):210-8.

Hypospadias surgery continues to evolve. The enthusiasm for flap-based urethroplasty is waning and instead there is an increasing preference for urethroplasty that uses either the urethral plate alone or in combination with grafts. From the vast armamentarium of hypospadias repairs that are still in use, the author suggests a simple protocol of just three closely related procedures with which we can now repair almost all hypospadias. The tubularised incised plate (TIP) repair and the ‘Snodgraft’ modification of the TIP principle are simple and effective one-stage solutions when partial circumference urethroplasty is required. Conversely, the Bracka two-stage graft repair remains an ideal and versatile solution when a full circumference urethroplasty is required. It is particularly appropriate for severe primary hypospadias associated with a poor plate and marked chordee and also to replace a scarred, hairy or balanitis xerotica obliterans diseased urethra in re-operative salvage hypospadias.

 

Hypospadias surgery: when, what and by whom?Manzoni G, Bracka A, Palminteri E, Marrocco G.BJU Int. 2004 Nov;94(8):1188-95.

Hypospadias is repaired by paediatric surgeons, paediatric urologists, adult reconstructive urologists and plastic surgeons. This review is unique in representing all four specialities, to provide a unified policy on the management of hypospadias. The surgeon of whichever speciality should have a dedicated interest in this challenging work, ideally having an annual volume of at least 40-50 cases. The ideal time for primary repair is at 6-12 months old, although when this is not practicable there is another opportunity at 3-4 years old. A surgical protocol is presented which emphasises both functional and cosmetic refinement. Using a logical progression of a very few related procedures allows the reliable correction of almost any hypospadias deformity. A one-stage repair is used when the urethral plate does not require transection and its axial integrity can be maintained. Occasionally, when the plate is of adequate width and depth, it can be tubularized directly using the second stage of the two-stage repair. When (usually) the urethral plate is not adequately developed and requires augmentation before it can be tubularized, then that second-stage procedure is modified by adding a dorsal releasing incision +/- a graft (alias Snodgrass and ‘Snodgraft’ procedures). The two-stage repair offers the most reliable and refined solution for those patients who require transection of the urethral plate and a full circumferential substitution urethroplasty. From available evidence this protocol combines excellent function and cosmesis with optimum reliability. Nevertheless, it would be complacent to assume that these gratifying results will be maintained into adult life. We therefore recommend that there is still a need for active follow-up through to genital maturity.

 

Initial experience with staged buccal graft (Bracka) hypospadias reoperations.     Snodgrass W, Elmore J.    J Urol. 2004 Oct;172(4 Pt 2):1720-4; discussion 1724.

PURPOSE: We report outcomes from staged buccal graft urethroplasty after failed hypospadias surgery. MATERIALS AND METHODS: When the urethral plate had been excised or was visibly scarred after prior surgery patients underwent staged buccal graft repair. In the first operation persistent penile curvature was corrected, a proximal cutaneous urethrostomy was created, scarred tissues distally were excised and buccal graft was quilted into place for subsequent urethroplasty. At least 6 months later the now revascularized buccal strip was tubularized and covered with a dartos or tunica vaginalis flap. RESULTS: A total of 25 patients underwent stage 1 repair following an average of 4.4 prior hypospadias surgeries. Complete graft take occurred in 22 (88%) cases while the remaining 3 had focal scar or graft contracture that was successfully patched before tubularization. To date 20 patients have undergone the stage 2. There were no cases of meatal stenosis, neourethral stricture or diverticulum. A fistula occurred in 1 (5%) of 18 cases in which a flap barrier layer was used. Partial glans dehiscence occurred in 4 prepubertal boys with graft obtained from the cheek, and they have undergone successful reoperative glansplasty. All patients completing surgery have a vertical slit neomeatus. CONCLUSIONS: Staged buccal graft reoperation reliably creates a well vascularized substitute urethral plate for tubularization with low complication rates and good cosmetic outcomes. Inner lip, which is thinner than cheek, may be a better source of graft for the glanular urethra.

Uretroplastica peniena 1° tempo con innesto dorsale (sec. Bracka) di prepuzio

TECNICA: Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Ampia asportazione di tutto il  piatto uretrale cicatriziale e sua sostituzione  con  innesto di prepuzio (prelevato dalla superficie dorsale del pene o dalla superficie laterale del pene o tramite semicirconcisione o circoncisione). Effettuare l’esame istologico del tessuto uretrale cicatriziale asportato. I margini dell’uretra peniena aperta vengono suturati ai margini laterali del  pene con sutura continua.  Si confeziona uretrostomia baso-peniena [foto Br16]. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato). Connettivina, a copertura del graft, fissata con punti di sutura.

FOTO BR16
FOTO BR16

TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5h

TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.

GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.

MEDICAZIONI: Le garze di connettivina legate con punti di sutura ed il catetere verranno rimossi in 8 giornata postoperatoria.  Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni. Rimosse le garze legate con punti di sutura, sarà ben visibile l’innesto, sopra il quale va  applicato  gel rigenerante. Pulire la ferita  con Soluzione Fisiologica o con  acqua. Le medicazioni vanno effettuate per circa 20-30 giorni.

QUANDO  IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta molto compromesso. Successivamente, a distanza di mesi, si stabiliranno le altre tappe ricostruttive. Questo intervento permette al paziente di riprendere ad urinare da subito e senza difficoltà, ed inoltre abbiamo già preparato il piatto uretrale per la chiusura. Può essere indicata  nei casi di  ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Sconsigliata, invece, nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali. Attenzione!Rimuovere interamente tutto il tessuto uretrale cicatriziale

COMPLICANZE: sanguinamento<1,5 infezione <2%. Retrazione cicatriziale dell’innesto 1,5%

PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015.  Effettuate 79 uretroplastiche peniena 1° tempo sec. Bracka con prepuzio.  Percentuale di successo 97.6%

CENTRO URETRA IN ITALIA:è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.

 

APPROFONDISCI:

The role of two-stage repair in modern hypospadiology.Bracka A.Indian J Urol. 2008 Apr;24(2):210-8.

Hypospadias surgery continues to evolve. The enthusiasm for flap-based urethroplasty is waning and instead there is an increasing preference for urethroplasty that uses either the urethral plate alone or in combination with grafts. From the vast armamentarium of hypospadias repairs that are still in use, the author suggests a simple protocol of just three closely related procedures with which we can now repair almost all hypospadias. The tubularised incised plate (TIP) repair and the ‘Snodgraft’ modification of the TIP principle are simple and effective one-stage solutions when partial circumference urethroplasty is required. Conversely, the Bracka two-stage graft repair remains an ideal and versatile solution when a full circumference urethroplasty is required. It is particularly appropriate for severe primary hypospadias associated with a poor plate and marked chordee and also to replace a scarred, hairy or balanitis xerotica obliterans diseased urethra in re-operative salvage hypospadias.

 

Hypospadias surgery: when, what and by whom? Manzoni G, Bracka A, Palminteri E, Marrocco G.   BJU Int. 2004 Nov;94(8):1188-95.

Hypospadias is repaired by paediatric surgeons, paediatric urologists, adult reconstructive urologists and plastic surgeons. This review is unique in representing all four specialities, to provide a unified policy on the management of hypospadias. The surgeon of whichever speciality should have a dedicated interest in this challenging work, ideally having an annual volume of at least 40-50 cases. The ideal time for primary repair is at 6-12 months old, although when this is not practicable there is another opportunity at 3-4 years old. A surgical protocol is presented which emphasises both functional and cosmetic refinement. Using a logical progression of a very few related procedures allows the reliable correction of almost any hypospadias deformity. A one-stage repair is used when the urethral plate does not require transection and its axial integrity can be maintained. Occasionally, when the plate is of adequate width and depth, it can be tubularized directly using the second stage of the two-stage repair. When (usually) the urethral plate is not adequately developed and requires augmentation before it can be tubularized, then that second-stage procedure is modified by adding a dorsal releasing incision +/- a graft (alias Snodgrass and ‘Snodgraft’ procedures). The two-stage repair offers the most reliable and refined solution for those patients who require transection of the urethral plate and a full circumferential substitution urethroplasty. From available evidence this protocol combines excellent function and cosmesis with optimum reliability. Nevertheless, it would be complacent to assume that these gratifying results will be maintained into adult life. We therefore recommend that there is still a need for active follow-up through to genital maturity.

 

Initial experience with staged buccal graft (Bracka) hypospadias reoperations. Snodgrass W, Elmore J.   J Urol. 2004 Oct;172(4 Pt 2):1720-4; discussion 1724.

PURPOSE: We report outcomes from staged buccal graft urethroplasty after failed hypospadias surgery. MATERIALS AND METHODS: When the urethral plate had been excised or was visibly scarred after prior surgery patients underwent staged buccal graft repair. In the first operation persistent penile curvature was corrected, a proximal cutaneous urethrostomy was created, scarred tissues distally were excised and buccal graft was quilted into place for subsequent urethroplasty. At least 6 months later the now revascularized buccal strip was tubularized and covered with a dartos or tunica vaginalis flap. RESULTS: A total of 25 patients underwent stage 1 repair following an average of 4.4 prior hypospadias surgeries. Complete graft take occurred in 22 (88%) cases while the remaining 3 had focal scar or graft contracture that was successfully patched before tubularization. To date 20 patients have undergone the stage 2. There were no cases of meatal stenosis, neourethral stricture or diverticulum. A fistula occurred in 1 (5%) of 18 cases in which a flap barrier layer was used. Partial glans dehiscence occurred in 4 prepubertal boys with graft obtained from the cheek, and they have undergone successful reoperative glansplasty. All patients completing surgery have a vertical slit neomeatus. CONCLUSIONS: Staged buccal graft reoperation reliably creates a well vascularized substitute urethral plate for tubularization with low complication rates and good cosmetic outcomes. Inner lip, which is thinner than cheek, may be a better source of graft for the glanular urethra

 

Uretroplastica peniena 2° tempo

TECNICA : Si scolpisce il piatto uretrale precedentemente ricostruito. Asportazione dei tessuti cicatriziali del pene e dell’uretra, esito dei pregressi interventi. Ricostruzione della neouretra su catetere Nelaton 18 Fr e sua copertura con strati di dartos [foto  PC7, PC8, PC9, PC10]. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato) per 14 giorni (sempre collegato al sacchetto della raccolta urine).

FOTO PC7
FOTO PC7
FOTO PC8
FOTO PC8
FOTO PC9
FOTO PC9
FOTO PC10
FOTO PC10

TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1h

TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.

GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.

MEDICAZIONI: si consiglia di medicare con Betadine soluzione, ma già a 3 giorni dall’intervento chirurgico si può utilizzare acqua o soluzione fisiologica, fino alla guarigione della ferita (cioè fino a quando la ferita risulta asciutta).  Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni

COMPLICANZE: sanguinamento<1%, infezione <3%. Fistola uretrale 5%.

PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015.  Effettuate 161 uretroplastiche peniene 2° tempo. Percentuale di successo 89.5%

CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.

 

 

 

Uretroplastica peniena in tempo unico con innesto dorsale (sec. Asopa) di mucosa buccale

TECNICA : Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Incisione mediana del piatto uretrale cicatriziale e lateralizzazione del piatto uretrale sclerotico per tutta la lunghezza della stenosi. Asportazione parziale dei tessuti uretrali cicatriziali ed ampliamento uretrale sec. Asopa con  innesto di mucosa buccale (prelievo da guancia destra o sinistra). Tubularizzazione del neopiatto uretrale ampliato su catetere Nelaton 16Fr o 18 Fr. Spongioplastica e copertura dell’uretra con strati di dartos.  Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato) per 14 giorni (sempre collegato al sacchetto della raccolta urine).

TEMPO DI ESECUZIONE:  Circa 1,5-2h

TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.

GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene e sulla guancia dove è stato fatto il prelievo di mucosa buccale. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.

MEDICAZIONI: si consiglia di medicare con Betadine soluzione, ma già a 7 giorni dall’intervento chirurgico si può utilizzare acqua o soluzione fisiologica, fino alla guarigione della ferita (cioè fino a quando la ferita risulta asciutta).  Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni.

QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta non del tutto compromesso e se la vascolarizzazione dell’uretra è buona, è possibile effettuare un intervento in tempo unico.  Può essere indicata  nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali, nonchè nei casi di  ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Attenzione!evitare questo intervento in caso di piatto uretrale estesamente compromesso o in presenza di deficit della vascolarizzazione dell’uretra peniena

COMPLICANZE: sanguinamento<1%, infezione <1%. Fistola uretrale 5%.

PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015.  Effettuate 123 uretroplastiche peniena in tempo unico sec. Asopa  con mucosa buccale. Percentuale di successo 86.3%

CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.

 

APPROFONDISCI

Dorsal free graft urethroplasty for urethral stricture by ventral sagittal urethrotomy approach.(Asopa HS, Garg M, Singhal GG, Singh L, Asopa J, Nischal A.) Urology. 2001 Nov;58(5):657-9.

OBJECTIVES: To explore the feasibility of applying a dorsal free graft to treat urethral stricture by the ventral sagittal urethrotomy approach without mobilizing the urethra. METHODS: Twelve patients with long or multiple strictures of the anterior urethra were treated by a dorsal free full-thickness preputial or buccal mucosa graft. The urethra was not separated from the corporal bodies and was opened in the midline over the stricture. The floor of the urethra was incised, and an elliptical raw area was created over the tunica on which a free full-thickness graft of preputial or buccal mucosa was secured. The urethra was retubularized in one stage. RESULTS: After a follow-up of 8 to 40 months, one recurrence developed and required dilation. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach for dorsal free graft urethroplasty is not only feasible and successful, but is easy to perform.

 

Dorsal buccal mucosal graft urethroplasty for anterior urethral stricture by Asopa technique. (Pisapati VL, Paturi S, Bethu S, Jada S, Chilumu R, Devraj R, Reddy B, Sriramoju V.)  Eur Urol. 2009 Jul;56(1):201-5. Epub 2008 Jun 9.

BACKGROUND: Buccal mucosal graft (BMG) substitution urethroplasty has become popular in the management of intractable anterior urethral strictures with good results. Excellent long-term results have been reported by both dorsal and ventral onlay techniques. Asopa reported a successful technique for dorsal placement of BMG in long anterior urethral strictures through a ventral sagittal approach. OBJECTIVE: To evaluate prospectively the results and advantages of dorsal BMG urethroplasty for recurrent anterior urethral strictures by a ventral sagittal urethrotomy approach (Asopa technique). DESIGN, SETTING, AND PARTICIPANTS: From December 2002 to December 2007, a total of 58 men underwent dorsal BMG urethroplasty by a ventral sagittal urethrotomy approach for recurrent urethral strictures. Forty-five of these patients with a follow-up period of 12-60 mo were prospectively evaluated, and the results were analysed. INTERVENTION: The urethra was split twice at the site of the stricture both ventrally and dorsally without mobilising it from its bed, and the buccal mucosal graft was secured in the dorsal urethral defect. The urethra was then retubularised in one stage. RESULTS AND LIMITATIONS: The overall results were good (87%), with a mean follow-up period of 42 mo. Seven patients developed minor wound infection, and five patients developed fistulae. There were six recurrences (6:45, 13%) during the follow-up period of 12-60 mo. Two patients with a panurethral stricture and four with bulbar or penobulbar strictures developed recurrences and were managed by optical urethrotomy and self-dilatation. The medium-term results were as good as those reported with the dorsal urethrotomy approach. Long-term results from this and other series are awaited. More randomised trials and meta-analyses are needed to establish this technique as a procedure of choice in future. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach is easier to perform than the dorsal urethrotomy approach, has good results, and is especially useful in long anterior urethral strictures.

 

 

Uretroplastica peniena in tempo unico con innesto dorsale (sec. Asopa) di prepuzio

TECNICA: Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Incisione mediana del piatto uretrale cicatriziale e lateralizzazione del piatto uretrale sclerotico per tutta la lunghezza della stenosi. Asportazione parziale dei tessuti uretrali cicatriziali ed ampliamento uretrale sec. Asopa con  innesto di prepuzio (prelevato dalla superficie dorsale del pene o dalla superficie laterale del pene o tramite semicirconcisione o circoncisione). Tubularizzazione del neopiatto uretrale ampliato su catetere Nelaton 16Fr o 18 Fr. Spongioplastica e copertura dell’uretra con strati di dartos [foto Ap1, Ap2, Ap3, Ap4, Ap5, Ap6, Ap7] . Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato) per 14 giorni (sempre collegato al sacchetto della raccolta urine).

FOTO AP1
FOTO AP1
FOTO AP2
FOTO AP2
FOTO AP3
FOTO AP3
FOTO AP4
FOTO AP4
FOTO AP5
FOTO AP5
FOTO AP6
FOTO AP6
FOTO AP7
FOTO AP7

TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 2,5h

TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.

GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.

MEDICAZIONI: si consiglia di medicare con Betadine soluzione, ma già a 7 giorni dall’intervento chirurgico si può utilizzare acqua o soluzione fisiologica, fino alla guarigione della ferita (cioè fino a quando la ferita risulta asciutta).  Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni.

QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta non del tutto compromesso e se la vascolarizzazione dell’uretra è buona, è possibile effettuare un intervento in tempo unico.  Può essere indicata  nei casi di  ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Sconsigliata, invece, nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali. Attenzione!evitare questo intervento in caso di piatto uretrale estesamente compromesso o in presenza di deficit della vascolarizzazione dell’uretra peniena

COMPLICANZE: sanguinamento<1%, infezione <2%. Fistola uretrale 5%.

PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015.  Effettuate 93 uretroplastiche peniena in tempo unico sec. Asopa  con prepuzio.  Percentuale di successo 81.5%

CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.

 

APPROFONDISCI:

Dorsal free graft urethroplasty for urethral stricture by ventral sagittal urethrotomy approach.(Asopa HS, Garg M, Singhal GG, Singh L, Asopa J, Nischal A.) Urology. 2001 Nov;58(5):657-9.

OBJECTIVES: To explore the feasibility of applying a dorsal free graft to treat urethral stricture by the ventral sagittal urethrotomy approach without mobilizing the urethra. METHODS: Twelve patients with long or multiple strictures of the anterior urethra were treated by a dorsal free full-thickness preputial or buccal mucosa graft. The urethra was not separated from the corporal bodies and was opened in the midline over the stricture. The floor of the urethra was incised, and an elliptical raw area was created over the tunica on which a free full-thickness graft of preputial or buccal mucosa was secured. The urethra was retubularized in one stage. RESULTS: After a follow-up of 8 to 40 months, one recurrence developed and required dilation. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach for dorsal free graft urethroplasty is not only feasible and successful, but is easy to perform.

 

Dorsal buccal mucosal graft urethroplasty for anterior urethral stricture by Asopa technique. (Pisapati VL, Paturi S, Bethu S, Jada S, Chilumu R, Devraj R, Reddy B, Sriramoju V.) Eur Urol. 2009 Jul;56(1):201-5. Epub 2008 Jun 9.

BACKGROUND: Buccal mucosal graft (BMG) substitution urethroplasty has become popular in the management of intractable anterior urethral strictures with good results. Excellent long-term results have been reported by both dorsal and ventral onlay techniques. Asopa reported a successful technique for dorsal placement of BMG in long anterior urethral strictures through a ventral sagittal approach. OBJECTIVE: To evaluate prospectively the results and advantages of dorsal BMG urethroplasty for recurrent anterior urethral strictures by a ventral sagittal urethrotomy approach (Asopa technique). DESIGN, SETTING, AND PARTICIPANTS: From December 2002 to December 2007, a total of 58 men underwent dorsal BMG urethroplasty by a ventral sagittal urethrotomy approach for recurrent urethral strictures. Forty-five of these patients with a follow-up period of 12-60 mo were prospectively evaluated, and the results were analysed. INTERVENTION: The urethra was split twice at the site of the stricture both ventrally and dorsally without mobilising it from its bed, and the buccal mucosal graft was secured in the dorsal urethral defect. The urethra was then retubularised in one stage. RESULTS AND LIMITATIONS: The overall results were good (87%), with a mean follow-up period of 42 mo. Seven patients developed minor wound infection, and five patients developed fistulae. There were six recurrences (6:45, 13%) during the follow-up period of 12-60 mo. Two patients with a panurethral stricture and four with bulbar or penobulbar strictures developed recurrences and were managed by optical urethrotomy and self-dilatation. The medium-term results were as good as those reported with the dorsal urethrotomy approach. Long-term results from this and other series are awaited. More randomised trials and meta-analyses are needed to establish this technique as a procedure of choice in future. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach is easier to perform than the dorsal urethrotomy approach, has good results, and is especially useful in long anterior urethral strictures.

 

 

Uretroplastica peniena in tempo unico con innesto dorso-laterale di mucosa buccale

TECNICA: Isolamento dell’uretra peniena lungo il tratto stenotico.  Si scolla l’uretra  dorso-lateralmente a sx dai corpi cavernosi e si apre dorsolateralmente lungo il tratto stenotico . Dopo exeresi dei tessuti uretrali cicatriziali, si effettua un ampliamento dorso-laterale (sec. Kulkarni) con innesto di mucosa buccale (prelievo da guancia destra o sinistra). Si ribalta l’uretra al di sopra dell’innesto e si ritubularizza con due suture continue su catetere tutore nelaton 18 Fr [foto Dl1, Dl2, Dl3, Dl4].  Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato) per 14 giorni (sempre collegato al sacchetto della raccolta urine).

FOTO DI1
FOTO DI1
FOTO DI2
FOTO DI2
FOTO DI3
FOTO DI3
FOTO DI4
FOTO DI4

TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 2,5h

TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.

GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene e sulla guancia dove è stato fatto il prelievo di mucosa buccale. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.

MEDICAZIONI: si consiglia di medicare con Betadine soluzione, ma già a 7 giorni dall’intervento chirurgico si può utilizzare acqua o soluzione fisiologica, fino alla guarigione della ferita (cioè fino a quando la ferita risulta asciutta).  Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni.

QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta non del tutto compromesso e se la vascolarizzazione dell’uretra è buona, è possibile effettuare un intervento in tempo unico.  Può essere indicata  nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali, nonchè nei casi di  ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Attenzione!evitare questo intervento in caso di piatto uretrale estesamente compromesso o in presenza di deficit della vascolarizzazione dell’uretra peniena

COMPLICANZE: sanguinamento<2%, infezione <3%. Fistola uretrale 6%.

PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica aggiornata al 30/06/2015.  Effettuate 78 uretroplastiche peniena in tempo unico con innesto dorso-laterale. Percentuale di successo 88.9%

CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.

 

APPROFONDISCI:

One-sided anterior urethroplasty: a new dorsal onlay graft technique.(Kulkarni S. et Al) BJUJ 2009 Oct;104(8):1150-5. Epub 2009 Apr 17.

OBJECTIVE: To investigate the feasibility, tolerability, safety and efficacy of using a new surgical technique for the repair of anterior urethral strictures to preserve vascular supply to the urethra and its entire muscular and neurogenic support. PATIENTS AND METHODS: In all, 24 patients (mean age 46 years) underwent a new one-sided anterior dorsal oral mucosal graft urethroplasty while preserving the lateral vascular supply to the urethra, the central tendon of the perineum, the bulbospongiosum muscle and its perineal innervation. The cause of stricture was instrumentation in three cases (12%), unknown in five (21%), infection in four (17%), and lichen sclerosus in 12 (50%). The stricture site was bulbar in 12 cases (50%) and panurethral in 12 (50%). The mean stricture length was 4.2 cm in patients with bulbar strictures and 10 cm in patients with panurethral strictures. Of 24 patients, 20 patients (83%) had received previous treatments. Clinical outcome was considered a failure when any postoperative instrumentation was needed, including dilatation. RESULTS: The overall mean (range) follow-up was 22 (12-55) months. Of the 24 patients, 22 (92%) had a successful outcome and two (8%) were failures. One failure was treated using definitive perineal urethrostomy and another failure underwent successful internal urethrotomy. CONCLUSIONS: The preservation of the one-sided vascular supply to the urethra and its entire muscular and neurogenic support should represent a slight but significant step toward perfecting the surgical technique of urethral reconstruction using a minimally invasive approach.

 

 

Uretroplastica peniena in tempo unico con innesto dorso-laterale di prepuzio

TECNICA: Isolamento dell’uretra peniena lungo il tratto stenotico.  Si scolla l’uretra  dorso-lateralmente a sx dai corpi cavernosi e si apre dorso-lateralmente lungo il tratto stenotico . Dopo exeresi dei tessuti uretrali cicatriziali, si effettua un ampliamento dorso-laterale con innesto di cute prepuziale (prelevato dalla superficie dorsale del pene o dalla superficie laterale del pene o tramite semicirconcisione o circoncisione). Si ribalta l’uretra al di sopra dell’innesto e si ritubularizza con due suture continue su catetere tutore nelaton 18 Fr [foto DP1, DP2, DP3, DP4].  Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato) per 14 giorni (sempre collegato al sacchetto della raccolta urine).

FOTO DP1
FOTO DP1
FOTO DP2
FOTO DP2
FOTO DP3
FOTO DP3
FOTO DP4
FOTO DP4

TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5-2h

TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.

GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.

MEDICAZIONI: si consiglia di medicare con Betadine soluzione, ma già a 7 giorni dall’intervento chirurgico si può utilizzare acqua o soluzione fisiologica, fino alla guarigione della ferita (cioè fino a quando la ferita risulta asciutta).  Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni.

QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta non del tutto compromesso e se la vascolarizzazione dell’uretra è buona, è possibile effettuare un intervento in tempo unico.  Può essere indicata  nei casi di  ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Sconsigliata, invece, nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali. Attenzione!evitare questo intervento in caso di piatto uretrale estesamente compromesso o in presenza di deficit della vascolarizzazione dell’uretra peniena

COMPLICANZE: sanguinamento<2%, infezione <3%. Fistola uretrale 6%.

PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica  aggiornata al 30/06/2015.  Effettuate 132 uretroplastiche peniena in tempo unico con innesto dorso-laterale.  Percentuale di successo 89.2%

CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.

 

APPROFONDISCI:

One-sided anterior urethroplasty: a new dorsal onlay graft technique.(Kulkarni S. et Al)   BJUJ 2009 Oct;104(8):1150-5. Epub 2009 Apr 17.

OBJECTIVE: To investigate the feasibility, tolerability, safety and efficacy of using a new surgical technique for the repair of anterior urethral strictures to preserve vascular supply to the urethra and its entire muscular and neurogenic support. PATIENTS AND METHODS: In all, 24 patients (mean age 46 years) underwent a new one-sided anterior dorsal oral mucosal graft urethroplasty while preserving the lateral vascular supply to the urethra, the central tendon of the perineum, the bulbospongiosum muscle and its perineal innervation. The cause of stricture was instrumentation in three cases (12%), unknown in five (21%), infection in four (17%), and lichen sclerosus in 12 (50%). The stricture site was bulbar in 12 cases (50%) and panurethral in 12 (50%). The mean stricture length was 4.2 cm in patients with bulbar strictures and 10 cm in patients with panurethral strictures. Of 24 patients, 20 patients (83%) had received previous treatments. Clinical outcome was considered a failure when any postoperative instrumentation was needed, including dilatation. RESULTS: The overall mean (range) follow-up was 22 (12-55) months. Of the 24 patients, 22 (92%) had a successful outcome and two (8%) were failures. One failure was treated using definitive perineal urethrostomy and another failure underwent successful internal urethrotomy. CONCLUSIONS: The preservation of the one-sided vascular supply to the urethra and its entire muscular and neurogenic support should represent a slight but significant step toward perfecting the surgical technique of urethral reconstruction using a minimally invasive approach.

Uretroplastica per stenosi dell’uretra peniena prossimale

FOTO PEN P
FOTO PEN P
FOTO PP1
FOTO PP1
FOTO PP2
FOTO PP2

Uretroplastica peniena 1° tempo sec. Johanson

TECNICA: Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Si confezionano due uretrostomie, prossimale e distale ed i margini dell’uretra peniena aperta vengono suturati alla cute peniena (sec. Johanson) [foto JP]. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato).

FOTO JP
FOTO JP

TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 30 min-1h

TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.

GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene. Dimissioni in  2° giornata postoperatoria senza catetere.

MEDICAZIONI: si consiglia di medicare con Betadine soluzione, ma già a 7 giorni dall’intervento chirurgico si può utilizzare acqua o soluzione fisiologica, fino alla guarigione della ferita (cioè fino a quando la ferita risulta asciutta).  Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni.

QUANDO  IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA:quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta molto compromesso, è necessario effettuare l’uretroplastica 1° tempo sec. Johanson. Successivamente, a distanza di mesi, si stabiliranno le altre tappe ricostruttive. Questo intervento permette al paziente di riprendere ad urinare da subito e senza difficoltà. Può essere indicata  nei casi di  lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali, nonchè nei casi di ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine

COMPLICANZE: sanguinamento<1%, infezione <2%.

PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica aggiornata al 30/06/2015. Effettuate 527 uretroplastiche sec. Johanson, dell’uretra peniena (distale, media, prossimale e totale).  Percentuale di successo 97.2%

CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.

 

APPROFONDISCI

The treatment of urethral stricture by excision. Russel RH  Br J Surg 1914;2:375 * No abstract available

Reconstruction of the male urethra in strictures. Johanson B.  Acta Chir Scand 1953: 176:3   * No abstract available

Uretroplastica peniena 1° tempo con innesto dorsale (sec. Asopa) di mucosa buccale

TECNICA: Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Incisione mediana del piatto uretrale cicatriziale e lateralizzazione del piatto uretrale sclerotico per tutta la lunghezza della stenosi. Asportazione parziale dei tessuti uretrali cicatriziali ed ampliamento uretrale sec. Asopa con  innesto di mucosa buccale (prelievo da guancia destra o sinistra). Effettuare l’esame istologico del tessuto uretrale cicatriziale asportato. I margini dell’uretra peniena aperta vengono suturati ai margini laterali del  pene con sutura continua. Si confezionano due uretrostomie, prossimale e distale all’innesto [foto Amb]. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato). Connettivina, a copertura dell’innesto, fissata con punti di sutura.

 

TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5h

TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.

GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene e sulla guancia dove è stato fatto il prelievo di mucosa buccale. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.

MEDICAZIONI: Le garze di connettivina legate con punti di sutura ed il catetere verranno rimossi in 8 giornata postoperatoria.  Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni. Rimosse le garze legate con punti di sutura, sopra il quale va  applicato  gel rigenerante. Pulire la ferita  con Soluzione Fisiologica o con un poco di acqua. Le medicazioni vanno effettuate per circa 20-30 giorni.

QUANDO  IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA:quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta mediamente compromesso, è possibile effettuare un innesto con  mucosa buccale.  Successivamente, a distanza di mesi, si stabiliranno le altre tappe ricostruttive. Questo intervento permette al paziente di riprendere ad urinare da subito e senza difficoltà, ed inoltre abbiamo già preparato il piatto uretrale per la chiusura. Può essere indicata  nei casi di  lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali, nonchè nei casi di ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Attenzione!Effettuare questo tipo di uretroplastica solo se il piatto uretrale non risulta molto compromesso, diversamente l’intervento esiterebbe in una parziale o completa retrazione cicatriziale dell’innesto

COMPLICANZE: sanguinamento<1%, infezione <1%.  Retrazione cicatriziale dell’innesto 1,5%.

PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015.  Effettuate 145 uretroplastiche peniena 1° tempo sec. Asopa con mucosa buccale.  Percentuale di successo 98.5%.

CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.

 

APPROFONDISCI:

Dorsal free graft urethroplasty for urethral stricture by ventral sagittal urethrotomy approach. Asopa HS, Garg M, Singhal GG, Singh L, Asopa J, Nischal A. Urology. 2001 Nov;58(5):657-9.

OBJECTIVES: To explore the feasibility of applying a dorsal free graft to treat urethral stricture by the ventral sagittal urethrotomy approach without mobilizing the urethra. METHODS: Twelve patients with long or multiple strictures of the anterior urethra were treated by a dorsal free full-thickness preputial or buccal mucosa graft. The urethra was not separated from the corporal bodies and was opened in the midline over the stricture. The floor of the urethra was incised, and an elliptical raw area was created over the tunica on which a free full-thickness graft of preputial or buccal mucosa was secured. The urethra was retubularized in one stage. RESULTS: After a follow-up of 8 to 40 months, one recurrence developed and required dilation. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach for dorsal free graft urethroplasty is not only feasible and successful, but is easy to perform.

 

Dorsal buccal mucosal graft urethroplasty for anterior urethral stricture by Asopa technique. Pisapati VL, Paturi S, Bethu S, Jada S, Chilumu R, Devraj R, Reddy B, Sriramoju V. Eur Urol. 2009 Jul;56(1):201-5. Epub 2008 Jun 9.

BACKGROUND: Buccal mucosal graft (BMG) substitution urethroplasty has become popular in the management of intractable anterior urethral strictures with good results. Excellent long-term results have been reported by both dorsal and ventral onlay techniques. Asopa reported a successful technique for dorsal placement of BMG in long anterior urethral strictures through a ventral sagittal approach. OBJECTIVE: To evaluate prospectively the results and advantages of dorsal BMG urethroplasty for recurrent anterior urethral strictures by a ventral sagittal urethrotomy approach (Asopa technique). DESIGN, SETTING, AND PARTICIPANTS: From December 2002 to December 2007, a total of 58 men underwent dorsal BMG urethroplasty by a ventral sagittal urethrotomy approach for recurrent urethral strictures. Forty-five of these patients with a follow-up period of 12-60 mo were prospectively evaluated, and the results were analysed.INTERVENTION: The urethra was split twice at the site of the stricture both ventrally and dorsally without mobilising it from its bed, and the buccal mucosal graft was secured in the dorsal urethral defect. The urethra was then retubularised in one stage. RESULTS AND LIMITATIONS: The overall results were good (87%), with a mean follow-up period of 42 mo. Seven patients developed minor wound infection, and five patients developed fistulae. There were six recurrences (6:45, 13%) during the follow-up period of 12-60 mo. Two patients with a panurethral stricture and four with bulbar or penobulbar strictures developed recurrences and were managed by optical urethrotomy and self-dilatation. The medium-term results were as good as those reported with the dorsal urethrotomy approach. Long-term results from this and other series are awaited. More randomised trials and meta-analyses are needed to establish this technique as a procedure of choice in future. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach is easier to perform than the dorsal urethrotomy approach, has good results, and is especially useful in long anterior urethral strictures.

 

Uretroplastica peniena 1° tempo con innesto dorsale (sec. Asopa) di prepuzio

TECNICA: Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Incisione mediana del piatto uretrale cicatriziale e lateralizzazione del piatto uretrale sclerotico per tutta la lunghezza della stenosi. Asportazione parziale dei tessuti uretrali cicatriziali ed ampliamento uretrale sec. Asopa con  innesto di prepuzio (prelevato dalla superficie dorsale del pene o dalla superficie laterale del pene o tramite semicirconcisione o circoncisione). Effettuare l’esame istologico del tessuto uretrale cicatriziale asportato. I margini dell’uretra peniena aperta vengono suturati ai margini laterali del  pene con sutura continua. Si confezionano due uretrostomie distale e prossimale all’innesto [foto Pr18]. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato). Connettivina, a copertura del graft, fissata con punti di sutura.

TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5h

TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.

GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.

MEDICAZIONI: Le garze di connettivina legate con punti di sutura ed il catetere verranno rimossi in 8 giornata postoperatoria.  Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni. Rimosse le garze legate con punti di sutura, sopra il quale va  applicato  gel rigenerante. Pulire la ferita  con Soluzione Fisiologica o con  acqua. Le medicazioni vanno effettuate per circa 20-30 giorni.

QUANDO  IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta mediamente compromesso, è possibile effettuare un innesto di prepuzio. Successivamente, a distanza di mesi, si stabiliranno le altre tappe ricostruttive. Questo intervento permette al paziente di riprendere ad urinare da subito e senza difficoltà, ed inoltre abbiamo già preparato il piatto uretrale per la chiusura. Può essere indicata  nei casi di  ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Sconsigliata, invece, nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali. Attenzione!Effettuare questo tipo di uretroplastica solo se il piatto uretrale non risulta molto compromesso, diversamente l’intervento esiterebbe in una parziale o completa retrazione cicatriziale dell’innesto

COMPLICANZE: sanguinamento<1%, infezione <1%. Retrazione cicatriziale dell’innesto 1,5%

PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015.  Effettuate 97 uretroplastiche peniena 1° tempo sec. Asopa con prepuzio. Percentuale di successo 97.5%

CENTRO URETRA IN ITALIA:è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.

 

APPROFONDISCI:

Dorsal free graft urethroplasty for urethral stricture by ventral sagittal urethrotomy approach. Asopa HS, Garg M, Singhal GG, Singh L, Asopa J, Nischal A.  Urology. 2001 Nov; 58(5):657-9.

OBJECTIVES: To explore the feasibility of applying a dorsal free graft to treat urethral stricture by the ventral sagittal urethrotomy approach without mobilizing the urethra. METHODS: Twelve patients with long or multiple strictures of the anterior urethra were treated by a dorsal free full-thickness preputial or buccal mucosa graft. The urethra was not separated from the corporal bodies and was opened in the midline over the stricture. The floor of the urethra was incised, and an elliptical raw area was created over the tunica on which a free full-thickness graft of preputial or buccal mucosa was secured. The urethra was retubularized in one stage. RESULTS: After a follow-up of 8 to 40 months, one recurrence developed and required dilation. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach for dorsal free graft urethroplasty is not only feasible and successful, but is easy to perform.

 

Dorsal buccal mucosal graft urethroplasty for anterior urethral stricture by Asopa technique. (Pisapati VL, Paturi S, Bethu S, Jada S, Chilumu R, Devraj R, Reddy B, Sriramoju V.   Eur Urol. 2009 Jul;56(1):201-5. Epub 2008 Jun 9.

BACKGROUND: Buccal mucosal graft (BMG) substitution urethroplasty has become popular in the management of intractable anterior urethral strictures with good results. Excellent long-term results have been reported by both dorsal and ventral onlay techniques. Asopa reported a successful technique for dorsal placement of BMG in long anterior urethral strictures through a ventral sagittal approach. OBJECTIVE: To evaluate prospectively the results and advantages of dorsal BMG urethroplasty for recurrent anterior urethral strictures by a ventral sagittal urethrotomy approach (Asopa technique). DESIGN, SETTING, AND PARTICIPANTS: From December 2002 to December 2007, a total of 58 men underwent dorsal BMG urethroplasty by a ventral sagittal urethrotomy approach for recurrent urethral strictures. Forty-five of these patients with a follow-up period of 12-60 mo were prospectively evaluated, and the results were analysed. INTERVENTION: The urethra was split twice at the site of the stricture both ventrally and dorsally without mobilising it from its bed, and the buccal mucosal graft was secured in the dorsal urethral defect. The urethra was then retubularised in one stage. RESULTS AND LIMITATIONS: The overall results were good (87%), with a mean follow-up period of 42 mo. Seven patients developed minor wound infection, and five patients developed fistulae. There were six recurrences (6:45, 13%) during the follow-up period of 12-60 mo. Two patients with a panurethral stricture and four with bulbar or penobulbar strictures developed recurrences and were managed by optical urethrotomy and self-dilatation. The medium-term results were as good as those reported with the dorsal urethrotomy approach. Long-term results from this and other series are awaited. More randomised trials and meta-analyses are needed to establish this technique as a procedure of choice in future.CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach is easier to perform than the dorsal urethrotomy approach, has good results, and is especially useful in long anterior urethral strictures.

Uretroplastica peniena 1° tempo con innesto dorsale (sec. Bracka)  di mucosa buccale

TECNICA: Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Ampia asportazione di tutto il  piatto uretrale cicatriziale e sua sostituzione  con  innesto di mucosa buccale (prelievo da guancia destra o sinistra) [foto Br0, Br1, Br2]. Effettuare l’esame istologico del tessuto uretrale cicatriziale asportato. I margini dell’uretra peniena aperta vengono suturati ai margini laterali del  pene con sutura continua. Si confezionano due  uretrostomie distale e prossimale all’innesto. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato). Connettivina, a copertura del graft, fissata con punti di sutura.

FOTO BR0
FOTO BR0
FOTO BR1
FOTO BR1
FOTO BR2
FOTO BR2

TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5h

TTERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.

GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene e sulla guancia dove è stato fatto il prelievo di mucosa buccale. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.

MEDICAZIONI: Le garze di connettivina legate con punti di sutura ed il catetere verranno rimossi in 8 giornata postoperatoria.  Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni. Rimosse le garze legate con punti di sutura, sarà ben visibile l’innesto, sopra il quale va  applicato  gel rigenerante. Pulire la ferita  con Soluzione Fisiologica o con  acqua. Le medicazioni vanno effettuate per circa 20-30 giorni.

QUANDO  IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA:quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta molto compromesso. Successivamente, a distanza di mesi, si stabiliranno le altre tappe ricostruttive. Questo intervento permette al paziente di riprendere ad urinare da subito e senza difficoltà, ed inoltre abbiamo già preparato il piatto uretrale per la chiusura. Può essere indicata  nei casi di  lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali, nonchè nei casi di ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine.  Attenzione!Rimuovere interamente tutto il tessuto uretrale cicatriziale

COMPLICANZE: sanguinamento<1%, infezione <1%.  Retrazione cicatriziale dell’innesto 1,5%

PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015.  Effettuate 96 uretroplastiche peniena 1° tempo sec. Bracka con mucosa buccale.  Percentuale di successo 95.5%

CENTRO URETRA IN ITALIA:è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.

 

APPROFONDISCI:

The role of two-stage repair in modern hypospadiology. Bracka A.Indian J Urol. 2008 Apr;24(2):210-8.

Hypospadias surgery continues to evolve. The enthusiasm for flap-based urethroplasty is waning and instead there is an increasing preference for urethroplasty that uses either the urethral plate alone or in combination with grafts. From the vast armamentarium of hypospadias repairs that are still in use, the author suggests a simple protocol of just three closely related procedures with which we can now repair almost all hypospadias. The tubularised incised plate (TIP) repair and the ‘Snodgraft’ modification of the TIP principle are simple and effective one-stage solutions when partial circumference urethroplasty is required. Conversely, the Bracka two-stage graft repair remains an ideal and versatile solution when a full circumference urethroplasty is required. It is particularly appropriate for severe primary hypospadias associated with a poor plate and marked chordee and also to replace a scarred, hairy or balanitis xerotica obliterans diseased urethra in re-operative salvage hypospadias.

Hypospadias surgery: when, what and by whom? Manzoni G, Bracka A, Palminteri E, Marrocco G.   BJU Int. 2004 Nov;94(8):1188-95.

Hypospadias is repaired by paediatric surgeons, paediatric urologists, adult reconstructive urologists and plastic surgeons. This review is unique in representing all four specialities, to provide a unified policy on the management of hypospadias. The surgeon of whichever speciality should have a dedicated interest in this challenging work, ideally having an annual volume of at least 40-50 cases. The ideal time for primary repair is at 6-12 months old, although when this is not practicable there is another opportunity at 3-4 years old. A surgical protocol is presented which emphasises both functional and cosmetic refinement. Using a logical progression of a very few related procedures allows the reliable correction of almost any hypospadias deformity. A one-stage repair is used when the urethral plate does not require transection and its axial integrity can be maintained. Occasionally, when the plate is of adequate width and depth, it can be tubularized directly using the second stage of the two-stage repair. When (usually) the urethral plate is not adequately developed and requires augmentation before it can be tubularized, then that second-stage procedure is modified by adding a dorsal releasing incision +/- a graft (alias Snodgrass and ‘Snodgraft’ procedures). The two-stage repair offers the most reliable and refined solution for those patients who require transection of the urethral plate and a full circumferential substitution urethroplasty. From available evidence this protocol combines excellent function and cosmesis with optimum reliability. Nevertheless, it would be complacent to assume that these gratifying results will be maintained into adult life. We therefore recommend that there is still a need for active follow-up through to genital maturity.

 

Initial experience with staged buccal graft (Bracka) hypospadias reoperations. Snodgrass W, Elmore J.     J Urol. 2004 Oct;172(4 Pt 2):1720-4; discussion 1724.

PURPOSE: We report outcomes from staged buccal graft urethroplasty after failed hypospadias surgery. MATERIALS AND METHODS: When the urethral plate had been excised or was visibly scarred after prior surgery patients underwent staged buccal graft repair. In the first operation persistent penile curvature was corrected, a proximal cutaneous urethrostomy was created, scarred tissues distally were excised and buccal graft was quilted into place for subsequent urethroplasty. At least 6 months later the now revascularized buccal strip was tubularized and covered with a dartos or tunica vaginalis flap. RESULTS: A total of 25 patients underwent stage 1 repair following an average of 4.4 prior hypospadias surgeries. Complete graft take occurred in 22 (88%) cases while the remaining 3 had focal scar or graft contracture that was successfully patched before tubularization. To date 20 patients have undergone the stage 2. There were no cases of meatal stenosis, neourethral stricture or diverticulum. A fistula occurred in 1 (5%) of 18 cases in which a flap barrier layer was used. Partial glans dehiscence occurred in 4 prepubertal boys with graft obtained from the cheek, and they have undergone successful reoperative glansplasty. All patients completing surgery have a vertical slit neomeatus. CONCLUSIONS: Staged buccal graft reoperation reliably creates a well vascularized substitute urethral plate for tubularization with low complication rates and good cosmetic outcomes. Inner lip, which is thinner than cheek, may be a better source of graft for the glanular urethra

 

Uretroplastica peniena 1° tempo con innesto dorsale (sec. Bracka) di prepuzio

TECNICA: Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Ampia asportazione di tutto il  piatto uretrale cicatriziale e sua sostituzione  con  innesto di prepuzio (prelevato dalla superficie dorsale del pene o dalla superficie laterale del pene o tramite semicirconcisione o circoncisione). Effettuare l’esame istologico del tessuto uretrale cicatriziale asportato. I margini dell’uretra peniena aperta vengono suturati ai margini laterali del  pene con sutura continua.  Si confeziona uretrostomia baso-peniena. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato). Connettivina, a copertura del graft, fissata con punti di sutura.

TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5h

TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.

GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.

MEDICAZIONI: Le garze di connettivina legate con punti di sutura ed il catetere verranno rimossi in 8 giornata postoperatoria.  Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni. Rimosse le garze legate con punti di sutura, sarà ben visibile l’innesto, sopra il quale va  applicato  gel rigenerante. Pulire la ferita  con Soluzione Fisiologica o con  acqua. Le medicazioni vanno effettuate per circa 20-30 giorni.

QUANDO  IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta molto compromesso. Successivamente, a distanza di mesi, si stabiliranno le altre tappe ricostruttive. Questo intervento permette al paziente di riprendere ad urinare da subito e senza difficoltà, ed inoltre abbiamo già preparato il piatto uretrale per la chiusura. Può essere indicata  nei casi di  ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Sconsigliata, invece, nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali. Attenzione!Rimuovere interamente tutto il tessuto uretrale cicatriziale

COMPLICANZE: sanguinamento<1,5 infezione <2%. Retrazione cicatriziale dell’innesto 1,5%

PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015.  Effettuate 79 uretroplastiche peniena 1° tempo sec. Bracka con prepuzio.  Percentuale di successo 97.6%

CENTRO URETRA IN ITALIA:è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.

 

APPROFONDISCI:

The role of two-stage repair in modern hypospadiology.                                     Bracka A.         Indian J Urol. 2008 Apr;24(2):210-8.

Hypospadias surgery continues to evolve. The enthusiasm for flap-based urethroplasty is waning and instead there is an increasing preference for urethroplasty that uses either the urethral plate alone or in combination with grafts. From the vast armamentarium of hypospadias repairs that are still in use, the author suggests a simple protocol of just three closely related procedures with which we can now repair almost all hypospadias. The tubularised incised plate (TIP) repair and the ‘Snodgraft’ modification of the TIP principle are simple and effective one-stage solutions when partial circumference urethroplasty is required. Conversely, the Bracka two-stage graft repair remains an ideal and versatile solution when a full circumference urethroplasty is required. It is particularly appropriate for severe primary hypospadias associated with a poor plate and marked chordee and also to replace a scarred, hairy or balanitis xerotica obliterans diseased urethra in re-operative salvage hypospadias.

 

Hypospadias surgery: when, what and by whom? Manzoni G, Bracka A, Palminteri E, Marrocco G.   BJU Int. 2004 Nov;94(8):1188-95.

Hypospadias is repaired by paediatric surgeons, paediatric urologists, adult reconstructive urologists and plastic surgeons. This review is unique in representing all four specialities, to provide a unified policy on the management of hypospadias. The surgeon of whichever speciality should have a dedicated interest in this challenging work, ideally having an annual volume of at least 40-50 cases. The ideal time for primary repair is at 6-12 months old, although when this is not practicable there is another opportunity at 3-4 years old. A surgical protocol is presented which emphasises both functional and cosmetic refinement. Using a logical progression of a very few related procedures allows the reliable correction of almost any hypospadias deformity. A one-stage repair is used when the urethral plate does not require transection and its axial integrity can be maintained. Occasionally, when the plate is of adequate width and depth, it can be tubularized directly using the second stage of the two-stage repair. When (usually) the urethral plate is not adequately developed and requires augmentation before it can be tubularized, then that second-stage procedure is modified by adding a dorsal releasing incision +/- a graft (alias Snodgrass and ‘Snodgraft’ procedures). The two-stage repair offers the most reliable and refined solution for those patients who require transection of the urethral plate and a full circumferential substitution urethroplasty. From available evidence this protocol combines excellent function and cosmesis with optimum reliability. Nevertheless, it would be complacent to assume that these gratifying results will be maintained into adult life. We therefore recommend that there is still a need for active follow-up through to genital maturity.

 

Initial experience with staged buccal graft (Bracka) hypospadias reoperations.       Snodgrass W, Elmore J. J Urol. 2004 Oct;172(4 Pt 2):1720-4; discussion 1724.

PURPOSE: We report outcomes from staged buccal graft urethroplasty after failed hypospadias surgery. MATERIALS AND METHODS: When the urethral plate had been excised or was visibly scarred after prior surgery patients underwent staged buccal graft repair. In the first operation persistent penile curvature was corrected, a proximal cutaneous urethrostomy was created, scarred tissues distally were excised and buccal graft was quilted into place for subsequent urethroplasty. At least 6 months later the now revascularized buccal strip was tubularized and covered with a dartos or tunica vaginalis flap. RESULTS: A total of 25 patients underwent stage 1 repair following an average of 4.4 prior hypospadias surgeries. Complete graft take occurred in 22 (88%) cases while the remaining 3 had focal scar or graft contracture that was successfully patched before tubularization. To date 20 patients have undergone the stage 2. There were no cases of meatal stenosis, neourethral stricture or diverticulum. A fistula occurred in 1 (5%) of 18 cases in which a flap barrier layer was used. Partial glans dehiscence occurred in 4 prepubertal boys with graft obtained from the cheek, and they have undergone successful reoperative glansplasty. All patients completing surgery have a vertical slit neomeatus. CONCLUSIONS: Staged buccal graft reoperation reliably creates a well vascularized substitute urethral plate for tubularization with low complication rates and good cosmetic outcomes. Inner lip, which is thinner than cheek, may be a better source of graft for the glanular urethra

 

Uretroplastica peniena 2° tempo

TECNICA : Si scolpisce il piatto uretrale precedentemente ricostruito. Asportazione dei tessuti cicatriziali del pene e dell’uretra, esito dei pregressi interventi. Ricostruzione della neouretra su catetere Nelaton 18 Fr e sua copertura con strati di dartos [foto  PC30, PC31, PC32]. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato) per 14 giorni (sempre collegato al sacchetto della raccolta urine).

FOTO PC30
FOTO PC30
FOTO PC31
FOTO PC31
FOTO PC32
FOTO PC32

TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1h

TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.

GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.

MEDICAZIONI: si consiglia di medicare con Betadine soluzione, ma già a 3 giorni dall’intervento chirurgico si può utilizzare acqua o soluzione fisiologica, fino alla guarigione della ferita (cioè fino a quando la ferita risulta asciutta).  Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni

COMPLICANZE: sanguinamento<1%, infezione <3%. Fistola uretrale 5%.

PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015.  Effettuate 161 uretroplastiche peniene 2° tempo. Percentuale di successo 89.5%

CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.

 

Uretroplastica peniena in tempo unico con innesto dorsale (sec. Asopa) di mucosa buccale

TECNICA [guarda il video ]: Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Incisione mediana del piatto uretrale cicatriziale e lateralizzazione del piatto uretrale sclerotico per tutta la lunghezza della stenosi. Asportazione parziale dei tessuti uretrali cicatriziali ed ampliamento uretrale sec. Asopa con  innesto di mucosa buccale (prelievo da guancia destra o sinistra). Tubularizzazione del neopiatto uretrale ampliato su catetere Nelaton 16Fr o 18 Fr. Spongioplastica e copertura dell’uretra con strati di dartos.  Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato) per 14 giorni (sempre collegato al sacchetto della raccolta urine).

TEMPO DI ESECUZIONE: TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5-2h

TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.

GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene e sulla guancia dove è stato fatto il prelievo di mucosa buccale. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.

MEDICAZIONI: si consiglia di medicare con Betadine soluzione, ma già a 7 giorni dall’intervento chirurgico si può utilizzare acqua o soluzione fisiologica, fino alla guarigione della ferita (cioè fino a quando la ferita risulta asciutta).  Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni.

QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA:quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta non del tutto compromesso e se la vascolarizzazione dell’uretra è buona, è possibile effettuare un intervento in tempo unico.  Può essere indicata  nei casi di  lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali, nonchè nei casi di ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Attenzione!evitare questo intervento in caso di piatto uretrale estesamente compromesso o in presenza di deficit della vascolarizzazione dell’uretra peniena

COMPLICANZE: sanguinamento<1%, infezione <1%. Fistola uretrale 5%.

PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015.  Effettuate 123 uretroplastiche peniena in tempo unico sec. Asopa  con mucosa buccale. Percentuale di successo 86.3%

CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.

 

APPROFONDISCI:

Dorsal free graft urethroplasty for urethral stricture by ventral sagittal urethrotomy approach. (Asopa HS, Garg M, Singhal GG, Singh L, Asopa J, Nischal A.)   Urology. 2001 Nov;58(5):657-9.

OBJECTIVES: To explore the feasibility of applying a dorsal free graft to treat urethral stricture by the ventral sagittal urethrotomy approach without mobilizing the urethra. METHODS: Twelve patients with long or multiple strictures of the anterior urethra were treated by a dorsal free full-thickness preputial or buccal mucosa graft. The urethra was not separated from the corporal bodies and was opened in the midline over the stricture. The floor of the urethra was incised, and an elliptical raw area was created over the tunica on which a free full-thickness graft of preputial or buccal mucosa was secured. The urethra was retubularized in one stage. RESULTS: After a follow-up of 8 to 40 months, one recurrence developed and required dilation. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach for dorsal free graft urethroplasty is not only feasible and successful, but is easy to perform.

 

Dorsal buccal mucosal graft urethroplasty for anterior urethral stricture by Asopa technique. (Pisapati VL, Paturi S, Bethu S, Jada S, Chilumu R, Devraj R, Reddy B, Sriramoju V.) Eur Urol. 2009 Jul;56(1):201-5. Epub 2008 Jun 9.

BACKGROUND: Buccal mucosal graft (BMG) substitution urethroplasty has become popular in the management of intractable anterior urethral strictures with good results. Excellent long-term results have been reported by both dorsal and ventral onlay techniques. Asopa reported a successful technique for dorsal placement of BMG in long anterior urethral strictures through a ventral sagittal approach. OBJECTIVE: To evaluate prospectively the results and advantages of dorsal BMG urethroplasty for recurrent anterior urethral strictures by a ventral sagittal urethrotomy approach (Asopa technique). DESIGN, SETTING, AND PARTICIPANTS: From December 2002 to December 2007, a total of 58 men underwent dorsal BMG urethroplasty by a ventral sagittal urethrotomy approach for recurrent urethral strictures. Forty-five of these patients with a follow-up period of 12-60 mo were prospectively evaluated, and the results were analysed. INTERVENTION: The urethra was split twice at the site of the stricture both ventrally and dorsally without mobilising it from its bed, and the buccal mucosal graft was secured in the dorsal urethral defect. The urethra was then retubularised in one stage. RESULTS AND LIMITATIONS: The overall results were good (87%), with a mean follow-up period of 42 mo. Seven patients developed minor wound infection, and five patients developed fistulae. There were six recurrences (6:45, 13%) during the follow-up period of 12-60 mo. Two patients with a panurethral stricture and four with bulbar or penobulbar strictures developed recurrences and were managed by optical urethrotomy and self-dilatation. The medium-term results were as good as those reported with the dorsal urethrotomy approach. Long-term results from this and other series are awaited. More randomised trials and meta-analyses are needed to establish this technique as a procedure of choice in future. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach is easier to perform than the dorsal urethrotomy approach, has good results, and is especially useful in long anterior urethral strictures.

Uretroplastica peniena in tempo unico con innesto dorsale (sec. Asopa) di prepuzio

TECNICA: Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Incisione mediana del piatto uretrale cicatriziale e lateralizzazione del piatto uretrale sclerotico per tutta la lunghezza della stenosi. Asportazione parziale dei tessuti uretrali cicatriziali ed ampliamento uretrale sec. Asopa con  innesto di prepuzio (prelevato dalla superficie dorsale del pene o dalla superficie laterale del pene o tramite semicirconcisione o circoncisione) . Tubularizzazione del neopiatto uretrale ampliato su catetere Nelaton 16Fr o 18 Fr. Spongioplastica e copertura dell’uretra con strati di dartos [foto Pr 18]. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato) per 14 giorni (sempre collegato al sacchetto della raccolta urine).

 

TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 2,5h

TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.

GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.

MEDICAZIONI: si consiglia di medicare con Betadine soluzione, ma già a 7 giorni dall’intervento chirurgico si può utilizzare acqua o soluzione fisiologica, fino alla guarigione della ferita (cioè fino a quando la ferita risulta asciutta).  Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni.

QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta non del tutto compromesso e se la vascolarizzazione dell’uretra è buona, è possibile effettuare un intervento in tempo unico.  Può essere indicata  nei casi di  ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Sconsigliata, invece, nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali. Attenzione!evitare questo intervento in caso di piatto uretrale estesamente compromesso o in presenza di deficit della vascolarizzazione dell’uretra peniena

COMPLICANZE: sanguinamento<1%, infezione <2%. Fistola uretrale 5%.

PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015.  Effettuate 93 uretroplastiche peniena in tempo unico sec. Asopa  con prepuzio.  Percentuale di successo 81.5%

CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.

 

APPROFONDISCI:

Dorsal free graft urethroplasty for urethral stricture by ventral sagittal urethrotomy approach. (Asopa HS, Garg M, Singhal GG, Singh L, Asopa J, Nischal A.)  Urology. 2001 Nov;58(5):657-9.

OBJECTIVES: To explore the feasibility of applying a dorsal free graft to treat urethral stricture by the ventral sagittal urethrotomy approach without mobilizing the urethra. METHODS: Twelve patients with long or multiple strictures of the anterior urethra were treated by a dorsal free full-thickness preputial or buccal mucosa graft. The urethra was not separated from the corporal bodies and was opened in the midline over the stricture. The floor of the urethra was incised, and an elliptical raw area was created over the tunica on which a free full-thickness graft of preputial or buccal mucosa was secured. The urethra was retubularized in one stage. RESULTS: After a follow-up of 8 to 40 months, one recurrence developed and required dilation. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach for dorsal free graft urethroplasty is not only feasible and successful, but is easy to perform.

 

Dorsal buccal mucosal graft urethroplasty for anterior urethral stricture by Asopa technique. (Pisapati VL, Paturi S, Bethu S, Jada S, Chilumu R, Devraj R, Reddy B, Sriramoju V.) Eur Urol. 2009 Jul;56(1):201-5. Epub 2008 Jun 9.

BACKGROUND: Buccal mucosal graft (BMG) substitution urethroplasty has become popular in the management of intractable anterior urethral strictures with good results. Excellent long-term results have been reported by both dorsal and ventral onlay techniques. Asopa reported a successful technique for dorsal placement of BMG in long anterior urethral strictures through a ventral sagittal approach. OBJECTIVE: To evaluate prospectively the results and advantages of dorsal BMG urethroplasty for recurrent anterior urethral strictures by a ventral sagittal urethrotomy approach (Asopa technique). DESIGN, SETTING, AND PARTICIPANTS: From December 2002 to December 2007, a total of 58 men underwent dorsal BMG urethroplasty by a ventral sagittal urethrotomy approach for recurrent urethral strictures. Forty-five of these patients with a follow-up period of 12-60 mo were prospectively evaluated, and the results were analysed. INTERVENTION: The urethra was split twice at the site of the stricture both ventrally and dorsally without mobilising it from its bed, and the buccal mucosal graft was secured in the dorsal urethral defect. The urethra was then retubularised in one stage. RESULTS AND LIMITATIONS: The overall results were good (87%), with a mean follow-up period of 42 mo. Seven patients developed minor wound infection, and five patients developed fistulae. There were six recurrences (6:45, 13%) during the follow-up period of 12-60 mo. Two patients with a panurethral stricture and four with bulbar or penobulbar strictures developed recurrences and were managed by optical urethrotomy and self-dilatation. The medium-term results were as good as those reported with the dorsal urethrotomy approach. Long-term results from this and other series are awaited. More randomised trials and meta-analyses are needed to establish this technique as a procedure of choice in future. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach is easier to perform than the dorsal urethrotomy approach, has good results, and is especially useful in long anterior urethral strictures.

 

Uretroplastica peniena in tempo unico con innesto dorso-laterale di mucosa buccale

TECNICA: Isolamento dell’uretra peniena lungo il tratto stenotico.  Si scolla l’uretra  dorso-lateralmente a sinistra dai corpi cavernosi e si apre dorsolateralmente lungo il tratto stenotico . Dopo exeresi dei tessuti uretrali cicatriziali, si effettua un ampliamento dorso-laterale con innesto di mucosa buccale (prelievo da guancia destra o sinistra). Si ribalta l’uretra al di sopra dell’innesto e si ritubularizza con due suture continue su catetere tutore nelaton 18 Fr [foto Dl1, Dl2, Dl3, Dl4].  Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato) per 14 giorni (sempre collegato al sacchetto della raccolta urine).

FOTO DI1
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TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 2,5h

TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.

GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene e sulla guancia dove è stato fatto il prelievo di mucosa buccale. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.

MEDICAZIONI: si consiglia di medicare con Betadine soluzione, ma già a 7 giorni dall’intervento chirurgico si può utilizzare acqua o soluzione fisiologica, fino alla guarigione della ferita (cioè fino a quando la ferita risulta asciutta).  Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni.

QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA:quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta non del tutto compromesso e se la vascolarizzazione dell’uretra è buona, è possibile effettuare un intervento in tempo unico. Può essere indicata  nei casi di  lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali, nonchè nei casi di ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Attenzione!evitare questo intervento in caso di piatto uretrale estesamente compromesso o in presenza di deficit della vascolarizzazione dell’uretra peniena

COMPLICANZE: sanguinamento<2%, infezione <3%. Fistola uretrale 6%.

PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica aggiornata al 30/06/2015.  Effettuate 78 uretroplastiche peniena in tempo unico con innesto dorso-laterale. Percentuale di successo 88.9%

CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.

 

APPROFONDISCI:

One-sided anterior urethroplasty: a new dorsal onlay graft technique.           (Kulkarni S. et Al) BJUJ 2009 Oct;104(8):1150-5. Epub 2009 Apr 17.

OBJECTIVE: To investigate the feasibility, tolerability, safety and efficacy of using a new surgical technique for the repair of anterior urethral strictures to preserve vascular supply to the urethra and its entire muscular and neurogenic support. PATIENTS AND METHODS: In all, 24 patients (mean age 46 years) underwent a new one-sided anterior dorsal oral mucosal graft urethroplasty while preserving the lateral vascular supply to the urethra, the central tendon of the perineum, the bulbospongiosum muscle and its perineal innervation. The cause of stricture was instrumentation in three cases (12%), unknown in five (21%), infection in four (17%), and lichen sclerosus in 12 (50%). The stricture site was bulbar in 12 cases (50%) and panurethral in 12 (50%). The mean stricture length was 4.2 cm in patients with bulbar strictures and 10 cm in patients with panurethral strictures. Of 24 patients, 20 patients (83%) had received previous treatments. Clinical outcome was considered a failure when any postoperative instrumentation was needed, including dilatation. RESULTS: The overall mean (range) follow-up was 22 (12-55) months. Of the 24 patients, 22 (92%) had a successful outcome and two (8%) were failures. One failure was treated using definitive perineal urethrostomy and another failure underwent successful internal urethrotomy. CONCLUSIONS: The preservation of the one-sided vascular supply to the urethra and its entire muscular and neurogenic support should represent a slight but significant step toward perfecting the surgical technique of urethral reconstruction using a minimally invasive approach.

 

 

Uretroplastica peniena in tempo unico con innesto dorso-laterale di prepuzio

TECNICA: Isolamento dell’uretra peniena lungo il tratto stenotico.  Si scolla l’uretra  dorso-lateralmente a sinistra dai corpi cavernosi e si apre dorsolateralmente lungo il tratto stenotico . Dopo exeresi dei tessuti uretrali cicatriziali, si effettua un ampliamento dorso-laterale con innesto di cute prepuziale (prelevato dalla superficie dorsale del pene o dalla superficie laterale del pene o tramite semicirconcisione o circoncisione). Si ribalta l’uretra al di sopra dell’innesto e si ritubularizza con due suture continue su catetere tutore nelaton 18 Fr [foto DP1, DP2, DP3, DP4].  Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato) per 14 giorni (sempre collegato al sacchetto della raccolta urine).

FOTO DP1
FOTO DP1
FOTO DP2
FOTO DP2
FOTO DP3
FOTO DP3
FOTO DP4
FOTO DP4

TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5-2h

TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.

GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.

MEDICAZIONI: si consiglia di medicare con Betadine soluzione, ma già a 7 giorni dall’intervento chirurgico si può utilizzare acqua o soluzione fisiologica, fino alla guarigione della ferita (cioè fino a quando la ferita risulta asciutta).  Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni.

QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta non del tutto compromesso e se la vascolarizzazione dell’uretra è buona, è possibile effettuare un intervento in tempo unico.  Può essere indicata  nei casi di  ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Sconsigliata, invece, nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali. Attenzione!evitare questo intervento in caso di piatto uretrale estesamente compromesso o in presenza di deficit della vascolarizzazione dell’uretra peniena

COMPLICANZE: sanguinamento<2%, infezione <3%. Fistola uretrale 6%.

PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica  aggiornata al 30/06/2015.  Effettuate 132 uretroplastiche peniena in tempo unico con innesto dorso-laterale.  Percentuale di successo 89.2%

CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.

 

APPROFONDISCI:

One-sided anterior urethroplasty: a new dorsal onlay graft technique.              (Kulkarni S. et Al)   BJUJ 2009 Oct;104(8):1150-5. Epub 2009 Apr 17.

OBJECTIVE: To investigate the feasibility, tolerability, safety and efficacy of using a new surgical technique for the repair of anterior urethral strictures to preserve vascular supply to the urethra and its entire muscular and neurogenic support. PATIENTS AND METHODS: In all, 24 patients (mean age 46 years) underwent a new one-sided anterior dorsal oral mucosal graft urethroplasty while preserving the lateral vascular supply to the urethra, the central tendon of the perineum, the bulbospongiosum muscle and its perineal innervation. The cause of stricture was instrumentation in three cases (12%), unknown in five (21%), infection in four (17%), and lichen sclerosus in 12 (50%). The stricture site was bulbar in 12 cases (50%) and panurethral in 12 (50%). The mean stricture length was 4.2 cm in patients with bulbar strictures and 10 cm in patients with panurethral strictures. Of 24 patients, 20 patients (83%) had received previous treatments. Clinical outcome was considered a failure when any postoperative instrumentation was needed, including dilatation. RESULTS: The overall mean (range) follow-up was 22 (12-55) months. Of the 24 patients, 22 (92%) had a successful outcome and two (8%) were failures. One failure was treated using definitive perineal urethrostomy and another failure underwent successful internal urethrotomy. CONCLUSIONS: The preservation of the one-sided vascular supply to the urethra and its entire muscular and neurogenic support should represent a slight but significant step toward perfecting the surgical technique of urethral reconstruction using a minimally invasive approach.

Sei un paziente già operato di stenosi uretrale, ma non nel centro uretra di Arezzo?

Cosa fare in caso di disturbi della minzione?

I casi si stenosi uretrale già trattata con dilatazioni, uretrotomie o uretroplastiche devono essere valutati bene per determinare se è necessario programmare un nuovo intervento chirurgico o se le condizioni sono tali per poter tenere la situazione sotto controllo mediante esami e visite.

Le stenosi uretrali più complesse e più lunghe, sono spesso trattate erroneamente con dilatazioni: sono i casi di pazienti che presentano stenosi uretrale da lichen sclerosus e pazienti plurioperati per ipospadia (ipospadia fallita).

Richiedere una consulenza con il Dr. Palminteri o con la Dr.ssa Berdondini :

  •  se vuoi una consulenza immediata puoi richiedere la CONSULENZA ONLINE: parlerai direttamente col Dr. Palminteri, evitando il viaggio e l’attesa nell’ambulatorio. Richiedi  il link per la consulenza online telefonando alla Segreteria   338.68.41.527    0575.182.02.04  (dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 15:30).
  • se non hai urgenza, puoi prenotare una visita  telefonando alla Segreteria 338.68.41.527    0575.182.02.04   (dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 15:30) e raggiungendo l’ambulatorio più vicino alla tua città, in cui visita il Dr. Palminteri.   La sede principale presso il Centro di Chirurgia Uretrale-Genitale si trova ad Arezzo in Piazza Guido Monaco,10.  Le sedi degli altri ambulatori sono nelle città di Torino, Catania, Milano,  Roma, Lecce, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Messina, Trapani.
  • Il Centro si avvale anche di una rete di colleghi distribuiti sul territorio nazionale e che collaborano con la Sede Centrale. I servizi del Centro coprono pertanto tutto il territorio nazionale, in particolare le seguenti sedi: Sicilia (Catania, Palermo, Messina, Trapani), Basilicata (Matera), Calabria (Reggio Calabria, Cosenza, Catanzaro), Puglia (Bari, Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto),Campania (Napoli, Salerno, Caserta), Abruzzo (L’Aquila, Chieti, Pescara), Lazio (Roma, Viterbo, Latina), Marche (Ancona, Pesaro-Urbino), Umbria (Perugia), Toscana (Arezzo, Firenze, Livorno), Emilia Romagna (Bologna, Ravenna, Rimini, Forlì Cesena, Ferrara, Modena), Liguria (Genova, Imperia, Savona), Piemonte (Torino, Vercelli, Cuneo), Valle d’Aosta (Aosta), Veneto (Verona, Venezia, Treviso, Rovigo, Padova), Lombardia (Milano, Bergamo, Brescia, Como, Sondrio, Varese), Trentino (Bolzano,Trento), Friuli (Trieste, Udine).

Raccolta dei consigli dati ai pazienti operati nel nostro Centro

Alimentazione: non ci sono restrizioni alimentari dopo l’intervento di uretroplastica. Si consiglia, invece, di non assumere cibi con croste in caso di prelievo di mucosa buccale, per circa 7 giorni.

Lavare i denti: è possibile lavarsi i denti già nella giornata successiva al prelievo di mucosa buccale effettuato per l’uretroplastica. La ferita orale in genere non è dolorosa e  non ci sono controindicazioni all’utilizzo del dentifricio.

Medicazioni ferita orale (guancia interna): effettuare lavaggi orali con bicarbonato di sodio (1/2 cucchiaio da cucina in 1 bicchiere di acqua) solo se la guancia è stata chiusa con punti di sutura.

Punti di sutura ferita orale (guancia interna): i punti di sutura non vanno rimossi, perchè sono riassorbibili. Necessitano circa 20-40 giorni per il riassorbimento.

Punti di sutura ferita genitale (pene, perineo): i punti non vanno rimossi, perchè sono riassorbibili. Necessitano circa 20-40 giorni per il riassorbimento.

Medicazioni ferita genitale (pene, perineo): dopo la dimissione si consiglia di medicare con Betadine soluzione per 2-3 giorni. A 3-4  giorni dall’intervento chirurgico si può utilizzare un poco di acqua o soluzione fisiologica, fino alla guarigione della ferita (cioè fino a quando la ferita risulta asciutta e non escono secrezioni).

Medicazioni perineostomia: medicare la ferita con Betadine soluzione e garze di Connettivina per 20-30 giorni.

Medicazioni perineostomia con innesto di mucosa buccale: medicare la ferita con Betadine soluzione e garze di Connettivina per 20-30 giorni.

Medicazioni perineostomia con innesto di prepuzio:  medicare la ferita con Betadine soluzione e garze di Connettivina per 20-30 giorni.

Medicazioni perineostomia con innesto di cute prelevata dalla coscia:  medicare la ferita con Betadine soluzione e garze di Connettivina per 20-30 giorni.

Medicazioni ferita coscia (dopo prelievo cute dalla coscia): non rimuovere le garze di connettivina, ma versare sopra il Betadine soluzione (3 volte al giorno). Le garze cadranno da sole quando la cute si sarà riepitelizzata.

Medicazioni dell’innesto di  mucosa buccale nell’uretroplastica peniena 1° tempo:  rimosse le garze a copertura dell’innesto (circa 8-10 giorni dopo l’intervento)  sarà ben visibile il graft: sulla mucosa buccale  applicare  gel rigenerante e pulire la ferita esclusivamente con Soluzione Fisiologica. Le medicazioni vanno effettuate per circa 20-30 giorni.

Medicazioni  dell’ innesto di prepuzio nell’uretroplastica peniena 1° tempo:  rimosse le garze a copertura dell’innesto di prepuzio (circa 8-10 giorni dopo l’intervento)  sarà ben visibile il graft: sull’innesto applicare  gel rigenerante e pulire la ferita esclusivamente con Soluzione Fisiologica. Le medicazioni vanno effettuate per circa 20-30 giorni.

Ghiaccio sulla ferita: Ghiaccio sulla ferita (pene o perineo), nella sede dove ci sono i punti, serve per evitare l’edema (gonfiore), per evitare sanguinamento, e per diminuire, in minima parte, la possibilità di erezione spontanea.

Riprendere l’attività sessuale: dopo la rimozione del catetere, successivo all’intervento di uretroplastica, è possibile riprendere da subito l’attività sessuale.  Nei pazienti che vengono dimessi senza catetere, l’attività sessuale può essere ripresa quando la ferita è asciutta o in buono stato di guarigione (in genere 15-20 giorni).

Lavare la ferita: si può utilizzare sempre un poco di acqua o soluzione fisiologica su una garza per pulire la ferita. Si consiglia, invece, di fare il bagno (o doccia) con sapone (si consiglia  di utilizzare saponi non profumati e non irritanti, ad esempio sapone di marsiglia) quando la ferita è asciutta.

Pulizia del catetere: tra catetere e meato escono delle secrezioni-incrostazioni che vanno pulite più volte al giorno. Si consiglia di utilizzare un poco di acqua o soluzione fisiologica su una garza per pulire il catetere.

Punti di sutura: i punti non vanno rimossi, perchè sono riassorbibili. Necessitano circa 20-40 giorni per il riassorbimento.

I punti di sutura della guancia non sono caduti: I punti di sutura cadono da soli nell’arco di 1 mese (non vanno rimossi). Se dopo un mese non sono caduti  effettuare lavaggi orali con bicarbonato di sodio (1/2 cucchiaio da cucina in 1 bicchiere di acqua). Si consiglia, inoltre, di mangiare dal lato della guancia dove ci sono i punti.

I punti di sutura della ferita genitale non sono caduti: I punti di sutura cadono da soli nell’arco di 1 mese (non vanno rimossi). Se dopo un mese non sono caduti, lavare frequentemente la zona in cui ci sono i punti  e utilizzare molto sapone (si consiglia  di utilizzare saponi non profumati e non irritanti, ad esempio sapone di marsiglia 2-3 volte al giorno).

I punti di sutura si sono aperti: nella maggior parte dei casi anche se i punti si aprono, non c’è un sanguinamento. Dalla ferita aperta escono secrezioni, per cui si consiglia di  continuare le medicazioni con Betadine soluzione  fino alla chiusura completa della ferita (in genere necessitano 10-15 giorni).

I punti di sutura della guancia si sono aperti: se non c’è un sanguinamento non fare nulla, la ferita si richiuderà in più giorni. Si può continuare ad alimentarsi, evitando i cibi con croste. Si possono tranquillamente lavare i denti con dentifricio. Se c’è un sanguinamento, posizionare ghiaccio sulla guancia.

I punti di sutura si sono aperti dopo uretroplastica peniena:  continuare le medicazioni con Betadine soluzione e contattarci per le indicazioni successive.

I punti di sutura si sono aperti dopo uretroplastica bulbare:  la ferita si richiuderà in più giorni. Continuare le medicazioni con Betadine soluzione, fino alla chiusura completa della ferita.

Sangue sulla ferita: le piccole perdite di sangue (sporcare 1-3 garze al giorno) sono nella norma. Posizionare ghiaccio sulla ferita, dove ci sono i punti. Medicare la ferita con Betadine soluzione (ogni volta che si sporca), fino a che la ferita risulterà asciutta (qualche giorno).

Sangue tra catetere e meato uretrale: le piccole perdite di sangue  (sporcare 1-3 garze al giorno) sono nella norma. Posizionare ghiaccio sulla ferita dove ci sono i punti di sutura (pene o perineo), per 24-48 ore, non di continuo, ma ad intervalli.  Le piccole perdite di sangue color mattone o scure, sono nella norma, termineranno quando la ferita sarà asciutta (guarita), o nel caso di presenza di catetere, termineranno dopo la rimozione del catetere.

Sangue nel sacchetto di raccolta urine: la presenza di colorazione rosa o rossa,  come pure coaguli o frustoli di tessuto, è nella norma dopo un intervento chirurgico. Si consiglia, comunque, di posizionare ghiaccio sulla ferita dove ci sono i punti di sutura (pene o perineo) per 2-3 giorni, 3-4 volte al giorno per 1 ora.

Perdita di urina tra catetere e meato: durante gli sforzi è normale che possa fuoriuscire urina tra il catetere ed il meato.

Sostituzione sacchetta urine:   la sostituzione della sacchetta urine può essere effettuata ogni ogni 7-10 giorni.

Dolore sovrapubico e al pene: questi dolori sono dovuti a spasmi vescicali nel paziente portatore di catetere, o di cistostomia, o entrambi.  Gli spasmi sono causati dall’azione meccanica del palloncino del catetere che poggia sulla parete della  vescica. Sono dolori forti ma di breve durata e di solito non raccomandiamo l’assunzione di antidolorifici. Assumere antidolorifici solo se gli spasmi sono molto frequenti durante la giornata.

Spasmi vescicali: questi dolori sono presenti nel paziente portatore di catetere, o di cistostomia, o entrambi.  Gli spasmi sono causati dall’azione meccanica del palloncino del catetere che poggia sulla parete della  vescica. Sono dolori forti ma di breve durata e di solito non raccomandiamo l’assunzione di antidolorifici. Assumere antidolorifici solo se gli spasmi sono molto frequenti durante la giornata.

Il catetere non funziona bene (non drena bene le urine o si è bloccato): in caso di malfunzionamento del catetere, effettuare lavaggi vescicali con Soluzione Fisiologica tramite siringoni da 60cc a becco largo. Si consiglia di introdurre 1-2 siringoni di soluzione fisiologica, e di  ricollegare subito il sacchetto delle urine. I cateteri utilizzati per l’uretroplastica sono morbidi e relativamente sottili, per cui il flusso di drenaggio delle urine sembra esiguo, ma è nella norma. L’importante è che dopo l’introduzione della soluzione fisiologica  fuoriesca liquido di lavaggio (anche se lentamente).

Gestione del catetere: fissare sempre il catetere, con un cerotto, all’addome in modo che non si pieghi e che riesca a drenare bene le urine.

Utilizzo della ciambella per sedersi: solo nei pazienti che sono stati sottoposti ad uretroplastica bulbare in tempo unico, o ad uretroplastica bulbare 1° tempo (Perineostomia) si consiglia  di utilizzare una ciambella  per sedersi, in modo da non poggiare direttamente la ferita perineale (dove ci sono i punti di sutura) su una superficie rigida. La ciambella va utilizzata fino alla rimozione del catetere.

Rimozione epicistostomia:  si può rimuovere la cistostomia sovrapubica solo su nostra precisa indicazione. La cistostomia può essere rimossa da personale medico o paramedico. La ferita sovrapubica non va suturata, ma coperta con una garza o cerotto per 3 giorni (tempo di chiusura della ferita).