Ipospadia fallita

Il termine Ipospadia Fallita si riferisce ai pazienti (per la maggior parte adulti) che, dopo aver subito in passato 1 o più interventi per la riparazione di ipospadia, presentano complicanze uretrali e peniene.

La riparazione dell’ipospadia vergine (primaria) viene effettuata solitamente in età pediatrica. Spesso, purtroppo l’intervento viene descritto da parte del chirurgo come una banale circoncisione. In realtà si tratta di un intervento che nel 30% circa dei casi può esitare in complicanze.
Le complicanze sono dovute al fatto che l’ipospadia è caratterizzata da una carenza di sviluppo di tessuti sulla faccia ventrale del pene e, quindi, è impossibile creare un canale uretrale che abbia le stesse caratteristiche strutturali dell’uretra normale. In realtà viene costruito un canale uretrale che presenta una parete sottile e sclerotica. Durante la pubertà, il pene si sviluppa, ma la neo-uretra probabilmente non segue il pene nel suo sviluppo.
Spesso, questi pazienti hanno subìto più interventi e presentano diverse complicanze.
I genitori dei bambini sottoposti a chirurgia riparativa dell’ipospadia in età infantile o adolescenziale dovrebbero essere informati sulla necessità di continuare i controlli anche in età adulta, in quanto esiste la possibilità non rara che si sviluppino delle complicanze uretrali e peniene.

Questi pazienti plurioperati possono presentare i seguenti problemi :

Problema urinario
  • Ipospadia residua: l’anomala posizione del meato impedisce di urinare in piedi [Fig 103]
  • Stenosi uretrale: meato o uretra ristretta con impedimento ad urinare ed infezioni urinarie ricorrenti.
  • Fistola uretrale da cui fuoriesce l’urina [Fig 104]
  • Calcoli uretrali [Fig 105]
  • Peli nell’uretra con infezioni urinarie ricorrenti [Fig 106].-Presenza di una malattia dermatologica associata (Lichen Sclerosus:) che compromette ulteriormente il pene e l’uretra [FIGURE 101 – 102]

Problema sessuale

  • Curvatura del pene (a causa delle cicatrici post-operatorie o di un associato asimmetrico sviluppo dei corpi cavernosi) che ostacola la penetrazione in vagina [FIGURE 107]
  • l’anomala posizione del meato (o un’ampia fistola uretrale) impedisce una corretta eiaculazione in vagina e la capacità di fecondare la donna [Fig 103]
  • una stenosi uretrale può determinare un’eiaculazione dolorosa ed ostacolare l’eiaculazione in vagina con la conseguente riduzione della capacità di fecondazione
  • erezione dolorosa esito di cicatrici post-operatorie retraenti


Problema estetico
    l’anomalo aspetto estetico del pene (meato anomalo, fistole, cicatrici, pene curvo) del pene causa importanti ripercussioni psicologiche [Fig. 107, 115, 116, 117, 118].

Problema  socio-psico-sessuale   Le problematiche urinarie, sessuali ed estetiche possono ripercuotersi sulla vita sociale di relazione ed avere un impatto psicologico importante

Fig-101 Fig-102
Fig-103 Fig-104
Fig-105 Fig-106
Fig-107
Fig-115
Fig-116 Fig-117
Fig-118

Come si fa la diagnosi


Gli esami diagnostici fondamentali sono:

Uroflussometria :
il paziente urina in un contenitore collegato ad un computer. Vengono registrati i valori del flusso urinario: la riduzione della forza del flusso (flusso massimo < 14 ml/sec.) può indicare un ostacolo alla minzione.
Uretrografia : esame radiologico con mezzo di contrasto che visualizza l’uretra e la vescica. In presenza di una storia di allergia ai mezzi di contrasto il paziente deve avvisare il medico. L’esame è fastidioso e deve essere effettuato da persone particolarmente esperte e che lavorano di routine in questo campo. E’ l’esame più importante per la diagnosi di stenosi e fondamentale per pianificare l’intervento chirurgico di riparazione dell’uretra.L’esame si divide in due momenti:1.- Uretrografia retrograda : il mezzo di contrasto viene iniettato nell’uretra attraverso uno strumento particolare (una cannula collegato ad un imbuto piccolo da appoggiare delicatamente al meato uretrale : FIGURE 108, 109, 110, 111, 112). Viene visualizzata tutta l’uretra anteriore (uretra peniena e uretra bulbare).

Fig-108 Fig-109
Fig-110 Fig-111
Fig-112

 

 Fig-X4

2.- Uretrografia minzionale [Fig X 4]: la vescica viene riempita con il mezzo di contrasto introdotto nell’uretra per via retrograda. Non appena il paziente avrà la sensazione di massimo riempimento della vescica, lo strumento che inietta il mezzo di contrasto viene rimosso e vengono effettuate delle radiografie mentre il paziente urina. L’esame studia tutta l’uretra, compresa la parte posteriore (uretra prostatica), e visualizza la stenosi ed il suo grado di importanza durante la fase della minzione.
Uretroscopia: introduzione dal meato di un uretroscopio per studiare le condizioni interne delle pareti dell’uretra ed avere tutte le informazioni utili ai fini della scelta dell’intervento chirurgico. L’esame viene effettuato con estrema delicatezza e con uno strumento molto sottile per non danneggiare l’uretra. Allo scopo di una valutazione utile per il medico e priva di sofferenza per il paziente, l’esame va effettuato in anestesia.

Altri esami supplementari sono:

Fig X – 5
Ecografia dell’uretra: per ridurre il fastidio viene effettuata contemporaneamente all’uretrografia retrograda. Dà informazioni aggiuntive: esatta lunghezza dei tessuti uretrali malati coinvolti nella stenosi [ Fig X 5].

Urinocoltura: la stenosi uretrale può causare incompleto svuotamento della vescica durante la minzione con conseguente ristagno di urina, infezione e urinocoltura positiva (presenza di germi nelle urine).

 

Perché operare?

L’intervento chirurgico mira a ripristinare la funzione urinaria:

  • riparare l’uretra ristretta, rimuovere i calcoli e i peli nell’uretra, riparare le fistole
  • portare il meato uretrale in cima al pene
  • ripristinare la funzione sessuale e l’aspetto estetico dei genitali: ricostruire un’uretra ed un meato uretrale che consentano il corretto passaggio dello sperma
  • correggere la curvatura del pene
  • rimuovere le cicatrici deformanti
  • creare un aspetto estetico del pene simile alla normalità, con la completa ricostruzione estetica del pene-glande-meato
  • ritrovare l’equilibrio socio-psico-sessuale:L’intervento chirurgico tende a migliorare i problemi psicologici e relazionali del paziente perché vuole dare una risposta a tutti e 3 i problemi (urinari, sessuali, estetici) consentendo di: risolvere i disturbi legati all’ostacolata emissione di urina e sperma e le infezioni urinarie ricorrenti
  • urinare in piedi senza bagnarsi
  • avere una buona attività sessuale
  • avere un aspetto estetico del pene soddisfacente.

Tecniche chirurgiche

Esistono differenti tecniche chirurgiche che prevedono l’impiego della cute del prepuzio o della mucosa buccale per ricostruire l’uretra.
La scelta del tipo di intervento dipende dalle condizioni dei tessuti uretrali/penieni e dalla storia del paziente (età, storia clinica, condizioni generali).

Le tecniche chirurgiche più utilizzate sono:
Uretroplastica in tempo unico di Asopa (l’uretra viene riparata con un solo intervento): l’uretra viene incisa ed ampliata con un innesto di prepuzio o mucosa buccale. [ FIGURE 113]

Fig-113

 


Uretroplastica in due tempi di Bracka [ FIGURE Bracka 2 tempi: 114]: l’uretra viene ricostruita con 2 interventi effettuati a distanza di più di 6 mesi uno dall’altro.


Primo tempo chirurgico :
il pene viene aperto ventralmente e l’uretra malata viene rimossa e sostituita con una “mattonella” di mucosa buccale. Per alcuni mesi il paziente urinerà da un meato situato lungo la faccia ventrale del pene.

Secondo tempo chirurgico : dopo alcuni mesi la “mattonella” di mucosa buccale viene trasformata in tubo ed il meato uretrale ritorna all’apice del glande.
Un catetere piccolo e morbido devia le urine per circa 10 giorni.
Bisogna sottolineare il fatto che spesso possono essere necessari più di due interventi per la riparazione dell’uretra.

Le tecniche chirurgiche impiegate nella riparazione dell’ipospadia complicata devono mirare oltre alla riparazione dell’uretra anche ad una soddisfacente ricostruzione estetica del pene, del glande e del meato uretrale.
Nel Capitolo allegato  sono descritte nel dettaglio le tecniche chirurgiche ricostruttive impiegate nella ricostruzione dell’uretra peniena. Questo Capitolo fa parte dell’Atlante di Chirururgia Peniena Ricostruttiva (Atlas of peniel reconstructive surgery. Pacini Editore S.p.a.)

Mucosa buccale

E’ attualmente il tessuto di prima scelta da impiegare nella chirurgia uretrale.
Il nostro Centro è stato il primo in Italia ed uno dei primi in Europa ad utilizzare la MB nella ricostruzione dell’uretra.
La MB ha rivoluzionato questa chirurgia perché si è rivelata un tessuto particolarmente resistente e adatto a sostituire l’uretra.
L’impiego della mucosa buccale ha sostituito l’impiego della cute del pene che non sempre è ben accettato perché richiede la circoncisione. Inoltre i pazienti già sottoposti a riparazione di ipospadia spesso presentano un carenza di tessuti cutanei penieni che rende imperativo il ricorso alla MB.
Il prelievo  (un esagono di 1.5 x 5 cm) [ Fig MB 1-2-3-4-5-6 ] viene effettuato dalla guancia interna e la ferita viene suturata: il fastidio in bocca dura solo pochi giorni, il paziente può riprendere a mangiare il giorno dopo l’intervento e i punti di sutura si riassorbono spontaneamente dopo circa 1 mese.
Abbiamo effettuato dal 1995 più di 200 prelievi di mucosa buccale: non si è verificata nessuna complicanza e tutti i pazienti dichiarano che in caso di necessità rifarebbero il prelievo di mucosa buccale. E’ sconsigliabile effettuare il prelievo dal labbro perché c’è il rischio di complicanze: difficoltà ad aprire la bocca, alterazione dell’espressione del viso.

Fig-MB1 Fig-MB2
Fig-MB3 Fig-MB4
Fig-MB5 Fig-MB6

Altri tessuti di sostituzione uretrale

Cute del pene
Sino a 10 anni fa è stato il tessuto di sostituzione uretrale più impiegato. Il suo impiego si è ridotto da quando è stato scoperto l’impiego della mucosa buccale per 2 motivi: la mucosa buccale è più resistente ed evita la necessità della circoncisione.

Cute di altre regioni del corpo
In casi rari.

Tessuti eterologhi
Sono tessuti ricavati dagli animali o costruiti in laboratorio.
In alcuni casi sono stati utilizzati, ma è ancora da valutare nel tempo il risultato.

Colture cellulari

La coltivazione di tessuti in laboratorio e l’impiego delle cellule staminali è in fase sperimentale e ancora lontano dall’essere applicabile a questa chirurgia.

Complicanze post-operatorie

Bisogna correttamente avvisare i pazienti che la chirurgia dell’ipospadia fallita è caratterizzata da una elevata percentuale di complicanze (circa 30 %): questo è dovuto al fatto che i tessuti su cui opera il chirurgo sono spesso compromessi dai precedenti interventi.
Le complicanze più frequenti sono la stenosi uretrale, la fistola uretrale, la riapertura del meato ricostruito.
Queste complicanze possono richiedere un ulteriore intervento chirurgico di riparazione che però va effettuato ad almeno 6 mesi di distanza dal primo.
La probabilità di complicanze è ridotta da:

  • meticolosa accuratezza chirurgica
  • adeguato strumentario chirurgico
  • giusta età del paziente
  • esperienza del chirurgo che esegue di routine questa chirurgia.

Assistenza post-operatoria

Il paziente viene dimesso 1-2 giorni dopo l’intervento per ridurre la degenza ospedaliera ed il trauma psicologico.
Il periodo post-operatorio non è  particolarmente doloroso.
Non sono necessarie medicazioni particolari.

Catetere
Sono utilizzati Cateteri piccoli e morbidi (in silicone) che drenano le urine dalla vescica all’esterno.
Il catetere viene mantenuto da un minimo di 1 ad un massimo di 15 giorni (a seconda dell’intervento chirurgico).

Medicazione del pene
La medicazione copre la ferita e immobilizza il pene per pochi giorni.
Nei primi giorni dopo l’intervento sono frequenti e
normali piccole perdite di sangue e perdite di urina in concomitanza delle spinte durante la defecazione.
Dopo la rimozione della medicazione si può osservare un lieve sanguinamento ed un aumento del gonfiore del pene.
I segni di un’infezione della ferita sono arrossamento cutaneo, pus e febbre: in questo caso è consigliabile rivolgersi al medico.
I punti di sutura sono riassorbibili e non vanno rimossi (questo riduce il dolore post-operatorio).
E’ consigliabile evitare la compressione della regione perineale e scrotale per 2 mesi: evitare la bicicletta. E’ consigliabile evitare l’attività sessuale per circa 1 mese.

Considerazioni
Oggi questa chirurgia è caratterizzata da una maggiore attenzione a ridurre il trauma psicologico tramite la scelta dell’intervento più adeguato e  la riduzione dei tempi di ospedalizzazione (2-3 giorni). Inoltre, c’è una maggiore attenzione nel cercare di ottenere un buon risultato non solo funzionale ma anche estetico.

Uretrotomia endoscopica

Lo strumento endoscopico è introdotto dal pene. Alla sommità di questo strumento è montato un coltellino che taglia la cicatrice causa del restringimento del canale e consente di allargare l’uretra.
L’incisione ed allargamento dell’uretra tramite strumenti endoscopici non ha alcuna possibilità di curare un restringimento uretrale in pazienti con tessuti compromessi da ripetuti interventi chirurgici.
Negli ultimi anni le innovazioni tecnologiche hanno indotto a credere che il taglio della cicatrice tramite il laser (Uretrotomia laser ) potesse garantire dei risultati migliori. In realtà non abbiamo nessuna dimostrazione scientifica di questo e l’impiego del laser potrebbe causare dei danni importanti nei tessuti uretrali.

Dilatazioni uretrali

La manipolazione dell’uretra tramite ripetute dilatazioni è una manovra antica che oggi non ha più motivo di esistere. Queste manovre non hanno nessuna possibilità di curare il restringimento dell’uretra. Inoltre il ripetuto traumatismo determinato dalle dilatazioni può essere causa di infezioni urinarie e dell’estensione del danneggiamento dei tessuti uretrali.

Uretroplastica per stenosi dell’uretra peniena media

FOTO PENM
FOTO PENM
FOTO JM
FOTO JM
FOTO JM0
FOTO JM0

Uretroplastica peniena 1° tempo sec. Johanson

TECNICA:  Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Si confeziona uretrostomia medio-peniena e i margini dell’uretra peniena aperta vengono suturati alla cute peniena [Foto JM1, JM2]. Prelievo di tessuto uretrale per esame istologico. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato).

FOTO JM1
FOTO JM1
FOTO JM2
FOTO JM2

TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 30 min-1h

TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.

GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene.  Dimissioni in 2° giornata postoperatoria senza catetere.

MEDICAZIONI: si consiglia di medicare con Betadine soluzione, ma già a 7 giorni dall’intervento chirurgico si può utilizzare acqua o soluzione fisiologica, fino alla guarigione della ferita (cioè fino a quando la ferita risulta asciutta).  Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni.

QUANDO  IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA:quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta molto compromesso. Questo intervento permette al paziente di riprendere ad urinare da subito e senza difficoltà. Successivamente, a distanza di mesi, si stabiliranno le altre tappe ricostruttive. Può essere indicata  nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali, nonchè nei casi di  ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine

COMPLICANZE: sanguinamento<1%, infezione <1%.

PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015. Effettuate 527 uretroplastiche sec. Johanson, dell’uretra peniena (distale, media, prossimale e totale).  Percentuale di successo 97.2%

CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.

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APPROFONDISCI

The treatment of urethral stricture by excision. Russel RH Br J Surg 1914;2:375     * No abstract available

Reconstruction of the male urethra in strictures.Johanson B.Acta Chir Scand 1953: 176:3* No abstract available

Uretroplastica peniena 1° tempo con innesto dorsale (sec. Asopa) di mucosa buccale

TECNICA:  Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Incisione mediana del piatto uretrale cicatriziale e lateralizzazione del piatto uretrale sclerotico per tutta la lunghezza della stenosi. Asportazione parziale dei tessuti uretrali cicatriziali ed ampliamento uretrale sec. Asopa con  innesto di mucosa buccale (prelievo da guancia destra o sinistra). Effettuare l’esame istologico del tessuto uretrale cicatriziale asportato. I margini dell’uretra peniena aperta vengono suturati ai margini laterali del  pene con sutura continua. Si confezionano due uretrostomie, prossimale e distale all’innesto [foto JM3]. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato). Connettivina, a copertura dell’innesto, fissata con punti di sutura.

FOTO JM3
FOTO JM3

TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5h

TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.

GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene e sulla guancia dove è stato fatto il prelievo di mucosa buccale. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.

MEDICAZIONI: Le garze di connettivina legate con punti di sutura ed il catetere verranno rimossi in 8 giornata postoperatoria.  Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni. Rimosse le garze legate con punti di sutura, sopra il quale va  applicato  gel rigenerante. Pulire la ferita  con Soluzione Fisiologica o con un poco di acqua. Le medicazioni vanno effettuate per circa 20-30 giorni.

QUANDO  IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta mediamente compromesso, è possibile effettuare un innesto con  mucosa buccale.  Successivamente, a distanza di mesi, si stabiliranno le altre tappe ricostruttive. Questo intervento permette al paziente di riprendere ad urinare da subito e senza difficoltà, ed inoltre abbiamo già preparato il piatto uretrale per la chiusura. Può essere indicata  nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali, nonchè nei casi di  ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Attenzione!Effettuare questo tipo di uretroplastica solo se il piatto uretrale non risulta molto compromesso, diversamente l’intervento esiterebbe in una parziale o completa retrazione cicatriziale dell’innesto

COMPLICANZE: sanguinamento<1%, infezione <1%.  Retrazione cicatriziale dell’innesto 1,5%.

PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015.  Effettuate 145 uretroplastiche peniena 1° tempo sec. Asopa con mucosa buccale.  Percentuale di successo 98.5%.

CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.

 

APPROFONDISCI:

Dorsal free graft urethroplasty for urethral stricture by ventral sagittal urethrotomy approach.(Asopa HS, Garg M, Singhal GG, Singh L, Asopa J, Nischal A.)  Urology. 2001 Nov;58(5):657-9.

OBJECTIVES: To explore the feasibility of applying a dorsal free graft to treat urethral stricture by the ventral sagittal urethrotomy approach without mobilizing the urethra. METHODS: Twelve patients with long or multiple strictures of the anterior urethra were treated by a dorsal free full-thickness preputial or buccal mucosa graft. The urethra was not separated from the corporal bodies and was opened in the midline over the stricture. The floor of the urethra was incised, and an elliptical raw area was created over the tunica on which a free full-thickness graft of preputial or buccal mucosa was secured. The urethra was retubularized in one stage. RESULTS: After a follow-up of 8 to 40 months, one recurrence developed and required dilation. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach for dorsal free graft urethroplasty is not only feasible and successful, but is easy to perform.

 

Dorsal buccal mucosal graft urethroplasty for anterior urethral stricture by Asopa technique. (Pisapati VL, Paturi S, Bethu S, Jada S, Chilumu R, Devraj R, Reddy B, Sriramoju V.)   Eur Urol. 2009 Jul;56(1):201-5. Epub 2008 Jun 9.

BACKGROUND: Buccal mucosal graft (BMG) substitution urethroplasty has become popular in the management of intractable anterior urethral strictures with good results. Excellent long-term results have been reported by both dorsal and ventral onlay techniques. Asopa reported a successful technique for dorsal placement of BMG in long anterior urethral strictures through a ventral sagittal approach. OBJECTIVE: To evaluate prospectively the results and advantages of dorsal BMG urethroplasty for recurrent anterior urethral strictures by a ventral sagittal urethrotomy approach (Asopa technique). DESIGN, SETTING, AND PARTICIPANTS: From December 2002 to December 2007, a total of 58 men underwent dorsal BMG urethroplasty by a ventral sagittal urethrotomy approach for recurrent urethral strictures. Forty-five of these patients with a follow-up period of 12-60 mo were prospectively evaluated, and the results were analysed. INTERVENTION: The urethra was split twice at the site of the stricture both ventrally and dorsally without mobilising it from its bed, and the buccal mucosal graft was secured in the dorsal urethral defect. The urethra was then retubularised in one stage. RESULTS AND LIMITATIONS: The overall results were good (87%), with a mean follow-up period of 42 mo. Seven patients developed minor wound infection, and five patients developed fistulae. There were six recurrences (6:45, 13%) during the follow-up period of 12-60 mo. Two patients with a panurethral stricture and four with bulbar or penobulbar strictures developed recurrences and were managed by optical urethrotomy and self-dilatation. The medium-term results were as good as those reported with the dorsal urethrotomy approach. Long-term results from this and other series are awaited. More randomised trials and meta-analyses are needed to establish this technique as a procedure of choice in future. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach is easier to perform than the dorsal urethrotomy approach, has good results, and is especially useful in long anterior urethral strictures.

Uretroplastica peniena 1° tempo con innesto dorsale (sec. Asopa) di prepuzio

TECNICA: Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Incisione mediana del piatto uretrale cicatriziale e lateralizzazione del piatto uretrale sclerotico per tutta la lunghezza della stenosi. Asportazione parziale dei tessuti uretrali cicatriziali ed ampliamento uretrale sec. Asopa con  innesto di prepuzio (prelevato dalla superficie dorsale del pene o dalla superficie laterale del pene o tramite semicirconcisione o circoncisione). Effettuare l’esame istologico del tessuto uretrale cicatriziale asportato. I margini dell’uretra peniena aperta vengono suturati ai margini laterali del  pene con sutura continua [foto Pr15]. Si confezionano due uretrostomie, prossimale e distale all’innesto. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato). Connettivina, a copertura del graft, fissata con punti di sutura.

FOTO PR15
FOTO PR15

TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5h

TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.

GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.

MEDICAZIONI: Le garze di connettivina legate con punti di sutura ed il catetere verranno rimossi in 8 giornata postoperatoria.  Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni. Rimosse le garze legate con punti di sutura, sopra il quale va  applicato  gel rigenerante. Pulire la ferita  con Soluzione Fisiologica o con  acqua. Le medicazioni vanno effettuate per circa 20-30 giorni.

QUANDO  IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta mediamente compromesso, è possibile effettuare un innesto di prepuzio. Successivamente, a distanza di mesi, si stabiliranno le altre tappe ricostruttive. Questo intervento permette al paziente di riprendere ad urinare da subito e senza difficoltà, ed inoltre abbiamo già preparato il piatto uretrale per la chiusura. Può essere indicata  nei casi di  ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Sconsigliata, invece, nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali. Attenzione!Effettuare questo tipo di uretroplastica solo se il piatto uretrale non risulta molto compromesso, diversamente l’intervento esiterebbe in una parziale o completa retrazione cicatriziale dell’innesto

COMPLICANZE: sanguinamento, infezione <1%. Retrazione cicatriziale dell’innesto 1,5%

PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015.  Effettuate 97 uretroplastiche peniena 1° tempo sec. Asopa con prepuzio. Percentuale di successo 97.5%

CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.

 

APPROFONDISCI:

Dorsal free graft urethroplasty for urethral stricture by ventral sagittal urethrotomy approach.(Asopa HS, Garg M, Singhal GG, Singh L, Asopa J, Nischal A.) Urology. 2001 Nov;58(5):657-9.

OBJECTIVES: To explore the feasibility of applying a dorsal free graft to treat urethral stricture by the ventral sagittal urethrotomy approach without mobilizing the urethra. METHODS: Twelve patients with long or multiple strictures of the anterior urethra were treated by a dorsal free full-thickness preputial or buccal mucosa graft. The urethra was not separated from the corporal bodies and was opened in the midline over the stricture. The floor of the urethra was incised, and an elliptical raw area was created over the tunica on which a free full-thickness graft of preputial or buccal mucosa was secured. The urethra was retubularized in one stage. RESULTS: After a follow-up of 8 to 40 months, one recurrence developed and required dilation. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach for dorsal free graft urethroplasty is not only feasible and successful, but is easy to perform.

 

Dorsal buccal mucosal graft urethroplasty for anterior urethral stricture by Asopa technique. (Pisapati VL, Paturi S, Bethu S, Jada S, Chilumu R, Devraj R, Reddy B, Sriramoju V.) Eur Urol. 2009 Jul;56(1):201-5. Epub 2008 Jun 9.

BACKGROUND: Buccal mucosal graft (BMG) substitution urethroplasty has become popular in the management of intractable anterior urethral strictures with good results. Excellent long-term results have been reported by both dorsal and ventral onlay techniques. Asopa reported a successful technique for dorsal placement of BMG in long anterior urethral strictures through a ventral sagittal approach. OBJECTIVE: To evaluate prospectively the results and advantages of dorsal BMG urethroplasty for recurrent anterior urethral strictures by a ventral sagittal urethrotomy approach (Asopa technique). DESIGN, SETTING, AND PARTICIPANTS: From December 2002 to December 2007, a total of 58 men underwent dorsal BMG urethroplasty by a ventral sagittal urethrotomy approach for recurrent urethral strictures. Forty-five of these patients with a follow-up period of 12-60 mo were prospectively evaluated, and the results were analysed. INTERVENTION: The urethra was split twice at the site of the stricture both ventrally and dorsally without mobilising it from its bed, and the buccal mucosal graft was secured in the dorsal urethral defect. The urethra was then retubularised in one stage. RESULTS AND LIMITATIONS: The overall results were good (87%), with a mean follow-up period of 42 mo. Seven patients developed minor wound infection, and five patients developed fistulae. There were six recurrences (6:45, 13%) during the follow-up period of 12-60 mo. Two patients with a panurethral stricture and four with bulbar or penobulbar strictures developed recurrences and were managed by optical urethrotomy and self-dilatation. The medium-term results were as good as those reported with the dorsal urethrotomy approach. Long-term results from this and other series are awaited. More randomised trials and meta-analyses are needed to establish this technique as a procedure of choice in future. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach is easier to perform than the dorsal urethrotomy approach, has good results, and is especially useful in long anterior urethral strictures.

Uretroplastica peniena 1° tempo con innesto dorsale (sec. Bracka)  di mucosa buccale

TECNICA: Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Ampia asportazione di tutto il  piatto uretrale cicatriziale e sua sostituzione  con  innesto di mucosa buccale (prelievo da guancia destra o sinistra). Effettuare l’esame istologico del tessuto uretrale cicatriziale asportato. I margini dell’uretra peniena aperta vengono suturati ai margini laterali del  pene con sutura continua. Si confeziona uretrostomia baso-peniena [foto Br10, Br11, Br12, Br13]. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato). Connettivina, a copertura del graft, fissata con punti di sutura.

FOTO BR10
FOTO BR10
FOTO BR11
FOTO BR11
FOTO BR12
FOTO BR12
FOTO BR13
FOTO BR13

TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5h

TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.

GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene e sulla guancia dove è stato fatto il prelievo di mucosa buccale. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.

MEDICAZIONI: Le garze di connettivina legate con punti di sutura ed il catetere verranno rimossi in 8 giornata postoperatoria.  Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni. Rimosse le garze legate con punti di sutura, sarà ben visibile l’innesto, sopra il quale va  applicato  gel rigenerante. Pulire la ferita  con Soluzione Fisiologica o con  acqua. Le medicazioni vanno effettuate per circa 20-30 giorni.

QUANDO  IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta molto compromesso. Successivamente, a distanza di mesi, si stabiliranno le altre tappe ricostruttive. Questo intervento permette al paziente di riprendere ad urinare da subito e senza difficoltà, ed inoltre abbiamo già preparato il piatto uretrale per la chiusura. Può essere indicata  nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali, nonchè nei casi di  ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Attenzione!Rimuovere interamente tutto il tessuto uretrale cicatriziale

COMPLICANZE: sanguinamento<1%, infezione <1%.  Retrazione cicatriziale dell’innesto 1,5%

PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015.  Effettuate 96 uretroplastiche peniena 1° tempo sec. Bracka con mucosa buccale.  Percentuale di successo 95.5%

CENTRO URETRA IN ITALIA:è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.

 

APPROFONDISCI:

The role of two-stage repair in modern hypospadiology.Bracka A.Indian J Urol. 2008 Apr;24(2):210-8.

Hypospadias surgery continues to evolve. The enthusiasm for flap-based urethroplasty is waning and instead there is an increasing preference for urethroplasty that uses either the urethral plate alone or in combination with grafts. From the vast armamentarium of hypospadias repairs that are still in use, the author suggests a simple protocol of just three closely related procedures with which we can now repair almost all hypospadias. The tubularised incised plate (TIP) repair and the ‘Snodgraft’ modification of the TIP principle are simple and effective one-stage solutions when partial circumference urethroplasty is required. Conversely, the Bracka two-stage graft repair remains an ideal and versatile solution when a full circumference urethroplasty is required. It is particularly appropriate for severe primary hypospadias associated with a poor plate and marked chordee and also to replace a scarred, hairy or balanitis xerotica obliterans diseased urethra in re-operative salvage hypospadias.

 

Hypospadias surgery: when, what and by whom?Manzoni G, Bracka A, Palminteri E, Marrocco G.BJU Int. 2004 Nov;94(8):1188-95.

Hypospadias is repaired by paediatric surgeons, paediatric urologists, adult reconstructive urologists and plastic surgeons. This review is unique in representing all four specialities, to provide a unified policy on the management of hypospadias. The surgeon of whichever speciality should have a dedicated interest in this challenging work, ideally having an annual volume of at least 40-50 cases. The ideal time for primary repair is at 6-12 months old, although when this is not practicable there is another opportunity at 3-4 years old. A surgical protocol is presented which emphasises both functional and cosmetic refinement. Using a logical progression of a very few related procedures allows the reliable correction of almost any hypospadias deformity. A one-stage repair is used when the urethral plate does not require transection and its axial integrity can be maintained. Occasionally, when the plate is of adequate width and depth, it can be tubularized directly using the second stage of the two-stage repair. When (usually) the urethral plate is not adequately developed and requires augmentation before it can be tubularized, then that second-stage procedure is modified by adding a dorsal releasing incision +/- a graft (alias Snodgrass and ‘Snodgraft’ procedures). The two-stage repair offers the most reliable and refined solution for those patients who require transection of the urethral plate and a full circumferential substitution urethroplasty. From available evidence this protocol combines excellent function and cosmesis with optimum reliability. Nevertheless, it would be complacent to assume that these gratifying results will be maintained into adult life. We therefore recommend that there is still a need for active follow-up through to genital maturity.

 

Initial experience with staged buccal graft (Bracka) hypospadias reoperations.     Snodgrass W, Elmore J.    J Urol. 2004 Oct;172(4 Pt 2):1720-4; discussion 1724.

PURPOSE: We report outcomes from staged buccal graft urethroplasty after failed hypospadias surgery. MATERIALS AND METHODS: When the urethral plate had been excised or was visibly scarred after prior surgery patients underwent staged buccal graft repair. In the first operation persistent penile curvature was corrected, a proximal cutaneous urethrostomy was created, scarred tissues distally were excised and buccal graft was quilted into place for subsequent urethroplasty. At least 6 months later the now revascularized buccal strip was tubularized and covered with a dartos or tunica vaginalis flap. RESULTS: A total of 25 patients underwent stage 1 repair following an average of 4.4 prior hypospadias surgeries. Complete graft take occurred in 22 (88%) cases while the remaining 3 had focal scar or graft contracture that was successfully patched before tubularization. To date 20 patients have undergone the stage 2. There were no cases of meatal stenosis, neourethral stricture or diverticulum. A fistula occurred in 1 (5%) of 18 cases in which a flap barrier layer was used. Partial glans dehiscence occurred in 4 prepubertal boys with graft obtained from the cheek, and they have undergone successful reoperative glansplasty. All patients completing surgery have a vertical slit neomeatus. CONCLUSIONS: Staged buccal graft reoperation reliably creates a well vascularized substitute urethral plate for tubularization with low complication rates and good cosmetic outcomes. Inner lip, which is thinner than cheek, may be a better source of graft for the glanular urethra.

Uretroplastica peniena 1° tempo con innesto dorsale (sec. Bracka) di prepuzio

TECNICA: Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Ampia asportazione di tutto il  piatto uretrale cicatriziale e sua sostituzione  con  innesto di prepuzio (prelevato dalla superficie dorsale del pene o dalla superficie laterale del pene o tramite semicirconcisione o circoncisione). Effettuare l’esame istologico del tessuto uretrale cicatriziale asportato. I margini dell’uretra peniena aperta vengono suturati ai margini laterali del  pene con sutura continua.  Si confeziona uretrostomia baso-peniena [foto Br16]. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato). Connettivina, a copertura del graft, fissata con punti di sutura.

FOTO BR16
FOTO BR16

TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5h

TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.

GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.

MEDICAZIONI: Le garze di connettivina legate con punti di sutura ed il catetere verranno rimossi in 8 giornata postoperatoria.  Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni. Rimosse le garze legate con punti di sutura, sarà ben visibile l’innesto, sopra il quale va  applicato  gel rigenerante. Pulire la ferita  con Soluzione Fisiologica o con  acqua. Le medicazioni vanno effettuate per circa 20-30 giorni.

QUANDO  IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta molto compromesso. Successivamente, a distanza di mesi, si stabiliranno le altre tappe ricostruttive. Questo intervento permette al paziente di riprendere ad urinare da subito e senza difficoltà, ed inoltre abbiamo già preparato il piatto uretrale per la chiusura. Può essere indicata  nei casi di  ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Sconsigliata, invece, nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali. Attenzione!Rimuovere interamente tutto il tessuto uretrale cicatriziale

COMPLICANZE: sanguinamento<1,5 infezione <2%. Retrazione cicatriziale dell’innesto 1,5%

PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015.  Effettuate 79 uretroplastiche peniena 1° tempo sec. Bracka con prepuzio.  Percentuale di successo 97.6%

CENTRO URETRA IN ITALIA:è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.

 

APPROFONDISCI:

The role of two-stage repair in modern hypospadiology.Bracka A.Indian J Urol. 2008 Apr;24(2):210-8.

Hypospadias surgery continues to evolve. The enthusiasm for flap-based urethroplasty is waning and instead there is an increasing preference for urethroplasty that uses either the urethral plate alone or in combination with grafts. From the vast armamentarium of hypospadias repairs that are still in use, the author suggests a simple protocol of just three closely related procedures with which we can now repair almost all hypospadias. The tubularised incised plate (TIP) repair and the ‘Snodgraft’ modification of the TIP principle are simple and effective one-stage solutions when partial circumference urethroplasty is required. Conversely, the Bracka two-stage graft repair remains an ideal and versatile solution when a full circumference urethroplasty is required. It is particularly appropriate for severe primary hypospadias associated with a poor plate and marked chordee and also to replace a scarred, hairy or balanitis xerotica obliterans diseased urethra in re-operative salvage hypospadias.

 

Hypospadias surgery: when, what and by whom? Manzoni G, Bracka A, Palminteri E, Marrocco G.   BJU Int. 2004 Nov;94(8):1188-95.

Hypospadias is repaired by paediatric surgeons, paediatric urologists, adult reconstructive urologists and plastic surgeons. This review is unique in representing all four specialities, to provide a unified policy on the management of hypospadias. The surgeon of whichever speciality should have a dedicated interest in this challenging work, ideally having an annual volume of at least 40-50 cases. The ideal time for primary repair is at 6-12 months old, although when this is not practicable there is another opportunity at 3-4 years old. A surgical protocol is presented which emphasises both functional and cosmetic refinement. Using a logical progression of a very few related procedures allows the reliable correction of almost any hypospadias deformity. A one-stage repair is used when the urethral plate does not require transection and its axial integrity can be maintained. Occasionally, when the plate is of adequate width and depth, it can be tubularized directly using the second stage of the two-stage repair. When (usually) the urethral plate is not adequately developed and requires augmentation before it can be tubularized, then that second-stage procedure is modified by adding a dorsal releasing incision +/- a graft (alias Snodgrass and ‘Snodgraft’ procedures). The two-stage repair offers the most reliable and refined solution for those patients who require transection of the urethral plate and a full circumferential substitution urethroplasty. From available evidence this protocol combines excellent function and cosmesis with optimum reliability. Nevertheless, it would be complacent to assume that these gratifying results will be maintained into adult life. We therefore recommend that there is still a need for active follow-up through to genital maturity.

 

Initial experience with staged buccal graft (Bracka) hypospadias reoperations. Snodgrass W, Elmore J.   J Urol. 2004 Oct;172(4 Pt 2):1720-4; discussion 1724.

PURPOSE: We report outcomes from staged buccal graft urethroplasty after failed hypospadias surgery. MATERIALS AND METHODS: When the urethral plate had been excised or was visibly scarred after prior surgery patients underwent staged buccal graft repair. In the first operation persistent penile curvature was corrected, a proximal cutaneous urethrostomy was created, scarred tissues distally were excised and buccal graft was quilted into place for subsequent urethroplasty. At least 6 months later the now revascularized buccal strip was tubularized and covered with a dartos or tunica vaginalis flap. RESULTS: A total of 25 patients underwent stage 1 repair following an average of 4.4 prior hypospadias surgeries. Complete graft take occurred in 22 (88%) cases while the remaining 3 had focal scar or graft contracture that was successfully patched before tubularization. To date 20 patients have undergone the stage 2. There were no cases of meatal stenosis, neourethral stricture or diverticulum. A fistula occurred in 1 (5%) of 18 cases in which a flap barrier layer was used. Partial glans dehiscence occurred in 4 prepubertal boys with graft obtained from the cheek, and they have undergone successful reoperative glansplasty. All patients completing surgery have a vertical slit neomeatus. CONCLUSIONS: Staged buccal graft reoperation reliably creates a well vascularized substitute urethral plate for tubularization with low complication rates and good cosmetic outcomes. Inner lip, which is thinner than cheek, may be a better source of graft for the glanular urethra

 

Uretroplastica peniena 2° tempo

TECNICA : Si scolpisce il piatto uretrale precedentemente ricostruito. Asportazione dei tessuti cicatriziali del pene e dell’uretra, esito dei pregressi interventi. Ricostruzione della neouretra su catetere Nelaton 18 Fr e sua copertura con strati di dartos [foto  PC7, PC8, PC9, PC10]. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato) per 14 giorni (sempre collegato al sacchetto della raccolta urine).

FOTO PC7
FOTO PC7
FOTO PC8
FOTO PC8
FOTO PC9
FOTO PC9
FOTO PC10
FOTO PC10

TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1h

TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.

GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.

MEDICAZIONI: si consiglia di medicare con Betadine soluzione, ma già a 3 giorni dall’intervento chirurgico si può utilizzare acqua o soluzione fisiologica, fino alla guarigione della ferita (cioè fino a quando la ferita risulta asciutta).  Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni

COMPLICANZE: sanguinamento<1%, infezione <3%. Fistola uretrale 5%.

PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015.  Effettuate 161 uretroplastiche peniene 2° tempo. Percentuale di successo 89.5%

CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.

 

 

 

Uretroplastica peniena in tempo unico con innesto dorsale (sec. Asopa) di mucosa buccale

TECNICA : Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Incisione mediana del piatto uretrale cicatriziale e lateralizzazione del piatto uretrale sclerotico per tutta la lunghezza della stenosi. Asportazione parziale dei tessuti uretrali cicatriziali ed ampliamento uretrale sec. Asopa con  innesto di mucosa buccale (prelievo da guancia destra o sinistra). Tubularizzazione del neopiatto uretrale ampliato su catetere Nelaton 16Fr o 18 Fr. Spongioplastica e copertura dell’uretra con strati di dartos.  Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato) per 14 giorni (sempre collegato al sacchetto della raccolta urine).

TEMPO DI ESECUZIONE:  Circa 1,5-2h

TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.

GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene e sulla guancia dove è stato fatto il prelievo di mucosa buccale. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.

MEDICAZIONI: si consiglia di medicare con Betadine soluzione, ma già a 7 giorni dall’intervento chirurgico si può utilizzare acqua o soluzione fisiologica, fino alla guarigione della ferita (cioè fino a quando la ferita risulta asciutta).  Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni.

QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta non del tutto compromesso e se la vascolarizzazione dell’uretra è buona, è possibile effettuare un intervento in tempo unico.  Può essere indicata  nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali, nonchè nei casi di  ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Attenzione!evitare questo intervento in caso di piatto uretrale estesamente compromesso o in presenza di deficit della vascolarizzazione dell’uretra peniena

COMPLICANZE: sanguinamento<1%, infezione <1%. Fistola uretrale 5%.

PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015.  Effettuate 123 uretroplastiche peniena in tempo unico sec. Asopa  con mucosa buccale. Percentuale di successo 86.3%

CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.

 

APPROFONDISCI

Dorsal free graft urethroplasty for urethral stricture by ventral sagittal urethrotomy approach.(Asopa HS, Garg M, Singhal GG, Singh L, Asopa J, Nischal A.) Urology. 2001 Nov;58(5):657-9.

OBJECTIVES: To explore the feasibility of applying a dorsal free graft to treat urethral stricture by the ventral sagittal urethrotomy approach without mobilizing the urethra. METHODS: Twelve patients with long or multiple strictures of the anterior urethra were treated by a dorsal free full-thickness preputial or buccal mucosa graft. The urethra was not separated from the corporal bodies and was opened in the midline over the stricture. The floor of the urethra was incised, and an elliptical raw area was created over the tunica on which a free full-thickness graft of preputial or buccal mucosa was secured. The urethra was retubularized in one stage. RESULTS: After a follow-up of 8 to 40 months, one recurrence developed and required dilation. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach for dorsal free graft urethroplasty is not only feasible and successful, but is easy to perform.

 

Dorsal buccal mucosal graft urethroplasty for anterior urethral stricture by Asopa technique. (Pisapati VL, Paturi S, Bethu S, Jada S, Chilumu R, Devraj R, Reddy B, Sriramoju V.)  Eur Urol. 2009 Jul;56(1):201-5. Epub 2008 Jun 9.

BACKGROUND: Buccal mucosal graft (BMG) substitution urethroplasty has become popular in the management of intractable anterior urethral strictures with good results. Excellent long-term results have been reported by both dorsal and ventral onlay techniques. Asopa reported a successful technique for dorsal placement of BMG in long anterior urethral strictures through a ventral sagittal approach. OBJECTIVE: To evaluate prospectively the results and advantages of dorsal BMG urethroplasty for recurrent anterior urethral strictures by a ventral sagittal urethrotomy approach (Asopa technique). DESIGN, SETTING, AND PARTICIPANTS: From December 2002 to December 2007, a total of 58 men underwent dorsal BMG urethroplasty by a ventral sagittal urethrotomy approach for recurrent urethral strictures. Forty-five of these patients with a follow-up period of 12-60 mo were prospectively evaluated, and the results were analysed. INTERVENTION: The urethra was split twice at the site of the stricture both ventrally and dorsally without mobilising it from its bed, and the buccal mucosal graft was secured in the dorsal urethral defect. The urethra was then retubularised in one stage. RESULTS AND LIMITATIONS: The overall results were good (87%), with a mean follow-up period of 42 mo. Seven patients developed minor wound infection, and five patients developed fistulae. There were six recurrences (6:45, 13%) during the follow-up period of 12-60 mo. Two patients with a panurethral stricture and four with bulbar or penobulbar strictures developed recurrences and were managed by optical urethrotomy and self-dilatation. The medium-term results were as good as those reported with the dorsal urethrotomy approach. Long-term results from this and other series are awaited. More randomised trials and meta-analyses are needed to establish this technique as a procedure of choice in future. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach is easier to perform than the dorsal urethrotomy approach, has good results, and is especially useful in long anterior urethral strictures.

 

 

Uretroplastica peniena in tempo unico con innesto dorsale (sec. Asopa) di prepuzio

TECNICA: Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Incisione mediana del piatto uretrale cicatriziale e lateralizzazione del piatto uretrale sclerotico per tutta la lunghezza della stenosi. Asportazione parziale dei tessuti uretrali cicatriziali ed ampliamento uretrale sec. Asopa con  innesto di prepuzio (prelevato dalla superficie dorsale del pene o dalla superficie laterale del pene o tramite semicirconcisione o circoncisione). Tubularizzazione del neopiatto uretrale ampliato su catetere Nelaton 16Fr o 18 Fr. Spongioplastica e copertura dell’uretra con strati di dartos [foto Ap1, Ap2, Ap3, Ap4, Ap5, Ap6, Ap7] . Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato) per 14 giorni (sempre collegato al sacchetto della raccolta urine).

FOTO AP1
FOTO AP1
FOTO AP2
FOTO AP2
FOTO AP3
FOTO AP3
FOTO AP4
FOTO AP4
FOTO AP5
FOTO AP5
FOTO AP6
FOTO AP6
FOTO AP7
FOTO AP7

TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 2,5h

TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.

GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.

MEDICAZIONI: si consiglia di medicare con Betadine soluzione, ma già a 7 giorni dall’intervento chirurgico si può utilizzare acqua o soluzione fisiologica, fino alla guarigione della ferita (cioè fino a quando la ferita risulta asciutta).  Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni.

QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta non del tutto compromesso e se la vascolarizzazione dell’uretra è buona, è possibile effettuare un intervento in tempo unico.  Può essere indicata  nei casi di  ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Sconsigliata, invece, nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali. Attenzione!evitare questo intervento in caso di piatto uretrale estesamente compromesso o in presenza di deficit della vascolarizzazione dell’uretra peniena

COMPLICANZE: sanguinamento<1%, infezione <2%. Fistola uretrale 5%.

PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015.  Effettuate 93 uretroplastiche peniena in tempo unico sec. Asopa  con prepuzio.  Percentuale di successo 81.5%

CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.

 

APPROFONDISCI:

Dorsal free graft urethroplasty for urethral stricture by ventral sagittal urethrotomy approach.(Asopa HS, Garg M, Singhal GG, Singh L, Asopa J, Nischal A.) Urology. 2001 Nov;58(5):657-9.

OBJECTIVES: To explore the feasibility of applying a dorsal free graft to treat urethral stricture by the ventral sagittal urethrotomy approach without mobilizing the urethra. METHODS: Twelve patients with long or multiple strictures of the anterior urethra were treated by a dorsal free full-thickness preputial or buccal mucosa graft. The urethra was not separated from the corporal bodies and was opened in the midline over the stricture. The floor of the urethra was incised, and an elliptical raw area was created over the tunica on which a free full-thickness graft of preputial or buccal mucosa was secured. The urethra was retubularized in one stage. RESULTS: After a follow-up of 8 to 40 months, one recurrence developed and required dilation. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach for dorsal free graft urethroplasty is not only feasible and successful, but is easy to perform.

 

Dorsal buccal mucosal graft urethroplasty for anterior urethral stricture by Asopa technique. (Pisapati VL, Paturi S, Bethu S, Jada S, Chilumu R, Devraj R, Reddy B, Sriramoju V.) Eur Urol. 2009 Jul;56(1):201-5. Epub 2008 Jun 9.

BACKGROUND: Buccal mucosal graft (BMG) substitution urethroplasty has become popular in the management of intractable anterior urethral strictures with good results. Excellent long-term results have been reported by both dorsal and ventral onlay techniques. Asopa reported a successful technique for dorsal placement of BMG in long anterior urethral strictures through a ventral sagittal approach. OBJECTIVE: To evaluate prospectively the results and advantages of dorsal BMG urethroplasty for recurrent anterior urethral strictures by a ventral sagittal urethrotomy approach (Asopa technique). DESIGN, SETTING, AND PARTICIPANTS: From December 2002 to December 2007, a total of 58 men underwent dorsal BMG urethroplasty by a ventral sagittal urethrotomy approach for recurrent urethral strictures. Forty-five of these patients with a follow-up period of 12-60 mo were prospectively evaluated, and the results were analysed. INTERVENTION: The urethra was split twice at the site of the stricture both ventrally and dorsally without mobilising it from its bed, and the buccal mucosal graft was secured in the dorsal urethral defect. The urethra was then retubularised in one stage. RESULTS AND LIMITATIONS: The overall results were good (87%), with a mean follow-up period of 42 mo. Seven patients developed minor wound infection, and five patients developed fistulae. There were six recurrences (6:45, 13%) during the follow-up period of 12-60 mo. Two patients with a panurethral stricture and four with bulbar or penobulbar strictures developed recurrences and were managed by optical urethrotomy and self-dilatation. The medium-term results were as good as those reported with the dorsal urethrotomy approach. Long-term results from this and other series are awaited. More randomised trials and meta-analyses are needed to establish this technique as a procedure of choice in future. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach is easier to perform than the dorsal urethrotomy approach, has good results, and is especially useful in long anterior urethral strictures.

 

 

Uretroplastica peniena in tempo unico con innesto dorso-laterale di mucosa buccale

TECNICA: Isolamento dell’uretra peniena lungo il tratto stenotico.  Si scolla l’uretra  dorso-lateralmente a sx dai corpi cavernosi e si apre dorsolateralmente lungo il tratto stenotico . Dopo exeresi dei tessuti uretrali cicatriziali, si effettua un ampliamento dorso-laterale (sec. Kulkarni) con innesto di mucosa buccale (prelievo da guancia destra o sinistra). Si ribalta l’uretra al di sopra dell’innesto e si ritubularizza con due suture continue su catetere tutore nelaton 18 Fr [foto Dl1, Dl2, Dl3, Dl4].  Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato) per 14 giorni (sempre collegato al sacchetto della raccolta urine).

FOTO DI1
FOTO DI1
FOTO DI2
FOTO DI2
FOTO DI3
FOTO DI3
FOTO DI4
FOTO DI4

TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 2,5h

TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.

GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene e sulla guancia dove è stato fatto il prelievo di mucosa buccale. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.

MEDICAZIONI: si consiglia di medicare con Betadine soluzione, ma già a 7 giorni dall’intervento chirurgico si può utilizzare acqua o soluzione fisiologica, fino alla guarigione della ferita (cioè fino a quando la ferita risulta asciutta).  Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni.

QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta non del tutto compromesso e se la vascolarizzazione dell’uretra è buona, è possibile effettuare un intervento in tempo unico.  Può essere indicata  nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali, nonchè nei casi di  ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Attenzione!evitare questo intervento in caso di piatto uretrale estesamente compromesso o in presenza di deficit della vascolarizzazione dell’uretra peniena

COMPLICANZE: sanguinamento<2%, infezione <3%. Fistola uretrale 6%.

PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica aggiornata al 30/06/2015.  Effettuate 78 uretroplastiche peniena in tempo unico con innesto dorso-laterale. Percentuale di successo 88.9%

CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.

 

APPROFONDISCI:

One-sided anterior urethroplasty: a new dorsal onlay graft technique.(Kulkarni S. et Al) BJUJ 2009 Oct;104(8):1150-5. Epub 2009 Apr 17.

OBJECTIVE: To investigate the feasibility, tolerability, safety and efficacy of using a new surgical technique for the repair of anterior urethral strictures to preserve vascular supply to the urethra and its entire muscular and neurogenic support. PATIENTS AND METHODS: In all, 24 patients (mean age 46 years) underwent a new one-sided anterior dorsal oral mucosal graft urethroplasty while preserving the lateral vascular supply to the urethra, the central tendon of the perineum, the bulbospongiosum muscle and its perineal innervation. The cause of stricture was instrumentation in three cases (12%), unknown in five (21%), infection in four (17%), and lichen sclerosus in 12 (50%). The stricture site was bulbar in 12 cases (50%) and panurethral in 12 (50%). The mean stricture length was 4.2 cm in patients with bulbar strictures and 10 cm in patients with panurethral strictures. Of 24 patients, 20 patients (83%) had received previous treatments. Clinical outcome was considered a failure when any postoperative instrumentation was needed, including dilatation. RESULTS: The overall mean (range) follow-up was 22 (12-55) months. Of the 24 patients, 22 (92%) had a successful outcome and two (8%) were failures. One failure was treated using definitive perineal urethrostomy and another failure underwent successful internal urethrotomy. CONCLUSIONS: The preservation of the one-sided vascular supply to the urethra and its entire muscular and neurogenic support should represent a slight but significant step toward perfecting the surgical technique of urethral reconstruction using a minimally invasive approach.

 

 

Uretroplastica peniena in tempo unico con innesto dorso-laterale di prepuzio

TECNICA: Isolamento dell’uretra peniena lungo il tratto stenotico.  Si scolla l’uretra  dorso-lateralmente a sx dai corpi cavernosi e si apre dorso-lateralmente lungo il tratto stenotico . Dopo exeresi dei tessuti uretrali cicatriziali, si effettua un ampliamento dorso-laterale con innesto di cute prepuziale (prelevato dalla superficie dorsale del pene o dalla superficie laterale del pene o tramite semicirconcisione o circoncisione). Si ribalta l’uretra al di sopra dell’innesto e si ritubularizza con due suture continue su catetere tutore nelaton 18 Fr [foto DP1, DP2, DP3, DP4].  Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato) per 14 giorni (sempre collegato al sacchetto della raccolta urine).

FOTO DP1
FOTO DP1
FOTO DP2
FOTO DP2
FOTO DP3
FOTO DP3
FOTO DP4
FOTO DP4

TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5-2h

TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.

GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.

MEDICAZIONI: si consiglia di medicare con Betadine soluzione, ma già a 7 giorni dall’intervento chirurgico si può utilizzare acqua o soluzione fisiologica, fino alla guarigione della ferita (cioè fino a quando la ferita risulta asciutta).  Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni.

QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta non del tutto compromesso e se la vascolarizzazione dell’uretra è buona, è possibile effettuare un intervento in tempo unico.  Può essere indicata  nei casi di  ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Sconsigliata, invece, nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali. Attenzione!evitare questo intervento in caso di piatto uretrale estesamente compromesso o in presenza di deficit della vascolarizzazione dell’uretra peniena

COMPLICANZE: sanguinamento<2%, infezione <3%. Fistola uretrale 6%.

PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica  aggiornata al 30/06/2015.  Effettuate 132 uretroplastiche peniena in tempo unico con innesto dorso-laterale.  Percentuale di successo 89.2%

CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.

 

APPROFONDISCI:

One-sided anterior urethroplasty: a new dorsal onlay graft technique.(Kulkarni S. et Al)   BJUJ 2009 Oct;104(8):1150-5. Epub 2009 Apr 17.

OBJECTIVE: To investigate the feasibility, tolerability, safety and efficacy of using a new surgical technique for the repair of anterior urethral strictures to preserve vascular supply to the urethra and its entire muscular and neurogenic support. PATIENTS AND METHODS: In all, 24 patients (mean age 46 years) underwent a new one-sided anterior dorsal oral mucosal graft urethroplasty while preserving the lateral vascular supply to the urethra, the central tendon of the perineum, the bulbospongiosum muscle and its perineal innervation. The cause of stricture was instrumentation in three cases (12%), unknown in five (21%), infection in four (17%), and lichen sclerosus in 12 (50%). The stricture site was bulbar in 12 cases (50%) and panurethral in 12 (50%). The mean stricture length was 4.2 cm in patients with bulbar strictures and 10 cm in patients with panurethral strictures. Of 24 patients, 20 patients (83%) had received previous treatments. Clinical outcome was considered a failure when any postoperative instrumentation was needed, including dilatation. RESULTS: The overall mean (range) follow-up was 22 (12-55) months. Of the 24 patients, 22 (92%) had a successful outcome and two (8%) were failures. One failure was treated using definitive perineal urethrostomy and another failure underwent successful internal urethrotomy. CONCLUSIONS: The preservation of the one-sided vascular supply to the urethra and its entire muscular and neurogenic support should represent a slight but significant step toward perfecting the surgical technique of urethral reconstruction using a minimally invasive approach.

Uretroplastica per stenosi dell’uretra peniena prossimale

FOTO PEN P
FOTO PEN P
FOTO PP1
FOTO PP1
FOTO PP2
FOTO PP2

Uretroplastica peniena 1° tempo sec. Johanson

TECNICA: Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Si confezionano due uretrostomie, prossimale e distale ed i margini dell’uretra peniena aperta vengono suturati alla cute peniena (sec. Johanson) [foto JP]. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato).

FOTO JP
FOTO JP

TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 30 min-1h

TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.

GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene. Dimissioni in  2° giornata postoperatoria senza catetere.

MEDICAZIONI: si consiglia di medicare con Betadine soluzione, ma già a 7 giorni dall’intervento chirurgico si può utilizzare acqua o soluzione fisiologica, fino alla guarigione della ferita (cioè fino a quando la ferita risulta asciutta).  Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni.

QUANDO  IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA:quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta molto compromesso, è necessario effettuare l’uretroplastica 1° tempo sec. Johanson. Successivamente, a distanza di mesi, si stabiliranno le altre tappe ricostruttive. Questo intervento permette al paziente di riprendere ad urinare da subito e senza difficoltà. Può essere indicata  nei casi di  lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali, nonchè nei casi di ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine

COMPLICANZE: sanguinamento<1%, infezione <2%.

PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica aggiornata al 30/06/2015. Effettuate 527 uretroplastiche sec. Johanson, dell’uretra peniena (distale, media, prossimale e totale).  Percentuale di successo 97.2%

CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.

 

APPROFONDISCI

The treatment of urethral stricture by excision. Russel RH  Br J Surg 1914;2:375 * No abstract available

Reconstruction of the male urethra in strictures. Johanson B.  Acta Chir Scand 1953: 176:3   * No abstract available

Uretroplastica peniena 1° tempo con innesto dorsale (sec. Asopa) di mucosa buccale

TECNICA: Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Incisione mediana del piatto uretrale cicatriziale e lateralizzazione del piatto uretrale sclerotico per tutta la lunghezza della stenosi. Asportazione parziale dei tessuti uretrali cicatriziali ed ampliamento uretrale sec. Asopa con  innesto di mucosa buccale (prelievo da guancia destra o sinistra). Effettuare l’esame istologico del tessuto uretrale cicatriziale asportato. I margini dell’uretra peniena aperta vengono suturati ai margini laterali del  pene con sutura continua. Si confezionano due uretrostomie, prossimale e distale all’innesto [foto Amb]. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato). Connettivina, a copertura dell’innesto, fissata con punti di sutura.

 

TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5h

TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.

GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene e sulla guancia dove è stato fatto il prelievo di mucosa buccale. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.

MEDICAZIONI: Le garze di connettivina legate con punti di sutura ed il catetere verranno rimossi in 8 giornata postoperatoria.  Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni. Rimosse le garze legate con punti di sutura, sopra il quale va  applicato  gel rigenerante. Pulire la ferita  con Soluzione Fisiologica o con un poco di acqua. Le medicazioni vanno effettuate per circa 20-30 giorni.

QUANDO  IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA:quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta mediamente compromesso, è possibile effettuare un innesto con  mucosa buccale.  Successivamente, a distanza di mesi, si stabiliranno le altre tappe ricostruttive. Questo intervento permette al paziente di riprendere ad urinare da subito e senza difficoltà, ed inoltre abbiamo già preparato il piatto uretrale per la chiusura. Può essere indicata  nei casi di  lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali, nonchè nei casi di ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Attenzione!Effettuare questo tipo di uretroplastica solo se il piatto uretrale non risulta molto compromesso, diversamente l’intervento esiterebbe in una parziale o completa retrazione cicatriziale dell’innesto

COMPLICANZE: sanguinamento<1%, infezione <1%.  Retrazione cicatriziale dell’innesto 1,5%.

PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015.  Effettuate 145 uretroplastiche peniena 1° tempo sec. Asopa con mucosa buccale.  Percentuale di successo 98.5%.

CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.

 

APPROFONDISCI:

Dorsal free graft urethroplasty for urethral stricture by ventral sagittal urethrotomy approach. Asopa HS, Garg M, Singhal GG, Singh L, Asopa J, Nischal A. Urology. 2001 Nov;58(5):657-9.

OBJECTIVES: To explore the feasibility of applying a dorsal free graft to treat urethral stricture by the ventral sagittal urethrotomy approach without mobilizing the urethra. METHODS: Twelve patients with long or multiple strictures of the anterior urethra were treated by a dorsal free full-thickness preputial or buccal mucosa graft. The urethra was not separated from the corporal bodies and was opened in the midline over the stricture. The floor of the urethra was incised, and an elliptical raw area was created over the tunica on which a free full-thickness graft of preputial or buccal mucosa was secured. The urethra was retubularized in one stage. RESULTS: After a follow-up of 8 to 40 months, one recurrence developed and required dilation. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach for dorsal free graft urethroplasty is not only feasible and successful, but is easy to perform.

 

Dorsal buccal mucosal graft urethroplasty for anterior urethral stricture by Asopa technique. Pisapati VL, Paturi S, Bethu S, Jada S, Chilumu R, Devraj R, Reddy B, Sriramoju V. Eur Urol. 2009 Jul;56(1):201-5. Epub 2008 Jun 9.

BACKGROUND: Buccal mucosal graft (BMG) substitution urethroplasty has become popular in the management of intractable anterior urethral strictures with good results. Excellent long-term results have been reported by both dorsal and ventral onlay techniques. Asopa reported a successful technique for dorsal placement of BMG in long anterior urethral strictures through a ventral sagittal approach. OBJECTIVE: To evaluate prospectively the results and advantages of dorsal BMG urethroplasty for recurrent anterior urethral strictures by a ventral sagittal urethrotomy approach (Asopa technique). DESIGN, SETTING, AND PARTICIPANTS: From December 2002 to December 2007, a total of 58 men underwent dorsal BMG urethroplasty by a ventral sagittal urethrotomy approach for recurrent urethral strictures. Forty-five of these patients with a follow-up period of 12-60 mo were prospectively evaluated, and the results were analysed.INTERVENTION: The urethra was split twice at the site of the stricture both ventrally and dorsally without mobilising it from its bed, and the buccal mucosal graft was secured in the dorsal urethral defect. The urethra was then retubularised in one stage. RESULTS AND LIMITATIONS: The overall results were good (87%), with a mean follow-up period of 42 mo. Seven patients developed minor wound infection, and five patients developed fistulae. There were six recurrences (6:45, 13%) during the follow-up period of 12-60 mo. Two patients with a panurethral stricture and four with bulbar or penobulbar strictures developed recurrences and were managed by optical urethrotomy and self-dilatation. The medium-term results were as good as those reported with the dorsal urethrotomy approach. Long-term results from this and other series are awaited. More randomised trials and meta-analyses are needed to establish this technique as a procedure of choice in future. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach is easier to perform than the dorsal urethrotomy approach, has good results, and is especially useful in long anterior urethral strictures.

 

Uretroplastica peniena 1° tempo con innesto dorsale (sec. Asopa) di prepuzio

TECNICA: Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Incisione mediana del piatto uretrale cicatriziale e lateralizzazione del piatto uretrale sclerotico per tutta la lunghezza della stenosi. Asportazione parziale dei tessuti uretrali cicatriziali ed ampliamento uretrale sec. Asopa con  innesto di prepuzio (prelevato dalla superficie dorsale del pene o dalla superficie laterale del pene o tramite semicirconcisione o circoncisione). Effettuare l’esame istologico del tessuto uretrale cicatriziale asportato. I margini dell’uretra peniena aperta vengono suturati ai margini laterali del  pene con sutura continua. Si confezionano due uretrostomie distale e prossimale all’innesto [foto Pr18]. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato). Connettivina, a copertura del graft, fissata con punti di sutura.

TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5h

TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.

GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.

MEDICAZIONI: Le garze di connettivina legate con punti di sutura ed il catetere verranno rimossi in 8 giornata postoperatoria.  Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni. Rimosse le garze legate con punti di sutura, sopra il quale va  applicato  gel rigenerante. Pulire la ferita  con Soluzione Fisiologica o con  acqua. Le medicazioni vanno effettuate per circa 20-30 giorni.

QUANDO  IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta mediamente compromesso, è possibile effettuare un innesto di prepuzio. Successivamente, a distanza di mesi, si stabiliranno le altre tappe ricostruttive. Questo intervento permette al paziente di riprendere ad urinare da subito e senza difficoltà, ed inoltre abbiamo già preparato il piatto uretrale per la chiusura. Può essere indicata  nei casi di  ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Sconsigliata, invece, nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali. Attenzione!Effettuare questo tipo di uretroplastica solo se il piatto uretrale non risulta molto compromesso, diversamente l’intervento esiterebbe in una parziale o completa retrazione cicatriziale dell’innesto

COMPLICANZE: sanguinamento<1%, infezione <1%. Retrazione cicatriziale dell’innesto 1,5%

PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015.  Effettuate 97 uretroplastiche peniena 1° tempo sec. Asopa con prepuzio. Percentuale di successo 97.5%

CENTRO URETRA IN ITALIA:è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.

 

APPROFONDISCI:

Dorsal free graft urethroplasty for urethral stricture by ventral sagittal urethrotomy approach. Asopa HS, Garg M, Singhal GG, Singh L, Asopa J, Nischal A.  Urology. 2001 Nov; 58(5):657-9.

OBJECTIVES: To explore the feasibility of applying a dorsal free graft to treat urethral stricture by the ventral sagittal urethrotomy approach without mobilizing the urethra. METHODS: Twelve patients with long or multiple strictures of the anterior urethra were treated by a dorsal free full-thickness preputial or buccal mucosa graft. The urethra was not separated from the corporal bodies and was opened in the midline over the stricture. The floor of the urethra was incised, and an elliptical raw area was created over the tunica on which a free full-thickness graft of preputial or buccal mucosa was secured. The urethra was retubularized in one stage. RESULTS: After a follow-up of 8 to 40 months, one recurrence developed and required dilation. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach for dorsal free graft urethroplasty is not only feasible and successful, but is easy to perform.

 

Dorsal buccal mucosal graft urethroplasty for anterior urethral stricture by Asopa technique. (Pisapati VL, Paturi S, Bethu S, Jada S, Chilumu R, Devraj R, Reddy B, Sriramoju V.   Eur Urol. 2009 Jul;56(1):201-5. Epub 2008 Jun 9.

BACKGROUND: Buccal mucosal graft (BMG) substitution urethroplasty has become popular in the management of intractable anterior urethral strictures with good results. Excellent long-term results have been reported by both dorsal and ventral onlay techniques. Asopa reported a successful technique for dorsal placement of BMG in long anterior urethral strictures through a ventral sagittal approach. OBJECTIVE: To evaluate prospectively the results and advantages of dorsal BMG urethroplasty for recurrent anterior urethral strictures by a ventral sagittal urethrotomy approach (Asopa technique). DESIGN, SETTING, AND PARTICIPANTS: From December 2002 to December 2007, a total of 58 men underwent dorsal BMG urethroplasty by a ventral sagittal urethrotomy approach for recurrent urethral strictures. Forty-five of these patients with a follow-up period of 12-60 mo were prospectively evaluated, and the results were analysed. INTERVENTION: The urethra was split twice at the site of the stricture both ventrally and dorsally without mobilising it from its bed, and the buccal mucosal graft was secured in the dorsal urethral defect. The urethra was then retubularised in one stage. RESULTS AND LIMITATIONS: The overall results were good (87%), with a mean follow-up period of 42 mo. Seven patients developed minor wound infection, and five patients developed fistulae. There were six recurrences (6:45, 13%) during the follow-up period of 12-60 mo. Two patients with a panurethral stricture and four with bulbar or penobulbar strictures developed recurrences and were managed by optical urethrotomy and self-dilatation. The medium-term results were as good as those reported with the dorsal urethrotomy approach. Long-term results from this and other series are awaited. More randomised trials and meta-analyses are needed to establish this technique as a procedure of choice in future.CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach is easier to perform than the dorsal urethrotomy approach, has good results, and is especially useful in long anterior urethral strictures.

Uretroplastica peniena 1° tempo con innesto dorsale (sec. Bracka)  di mucosa buccale

TECNICA: Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Ampia asportazione di tutto il  piatto uretrale cicatriziale e sua sostituzione  con  innesto di mucosa buccale (prelievo da guancia destra o sinistra) [foto Br0, Br1, Br2]. Effettuare l’esame istologico del tessuto uretrale cicatriziale asportato. I margini dell’uretra peniena aperta vengono suturati ai margini laterali del  pene con sutura continua. Si confezionano due  uretrostomie distale e prossimale all’innesto. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato). Connettivina, a copertura del graft, fissata con punti di sutura.

FOTO BR0
FOTO BR0
FOTO BR1
FOTO BR1
FOTO BR2
FOTO BR2

TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5h

TTERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.

GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene e sulla guancia dove è stato fatto il prelievo di mucosa buccale. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.

MEDICAZIONI: Le garze di connettivina legate con punti di sutura ed il catetere verranno rimossi in 8 giornata postoperatoria.  Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni. Rimosse le garze legate con punti di sutura, sarà ben visibile l’innesto, sopra il quale va  applicato  gel rigenerante. Pulire la ferita  con Soluzione Fisiologica o con  acqua. Le medicazioni vanno effettuate per circa 20-30 giorni.

QUANDO  IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA:quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta molto compromesso. Successivamente, a distanza di mesi, si stabiliranno le altre tappe ricostruttive. Questo intervento permette al paziente di riprendere ad urinare da subito e senza difficoltà, ed inoltre abbiamo già preparato il piatto uretrale per la chiusura. Può essere indicata  nei casi di  lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali, nonchè nei casi di ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine.  Attenzione!Rimuovere interamente tutto il tessuto uretrale cicatriziale

COMPLICANZE: sanguinamento<1%, infezione <1%.  Retrazione cicatriziale dell’innesto 1,5%

PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015.  Effettuate 96 uretroplastiche peniena 1° tempo sec. Bracka con mucosa buccale.  Percentuale di successo 95.5%

CENTRO URETRA IN ITALIA:è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.

 

APPROFONDISCI:

The role of two-stage repair in modern hypospadiology. Bracka A.Indian J Urol. 2008 Apr;24(2):210-8.

Hypospadias surgery continues to evolve. The enthusiasm for flap-based urethroplasty is waning and instead there is an increasing preference for urethroplasty that uses either the urethral plate alone or in combination with grafts. From the vast armamentarium of hypospadias repairs that are still in use, the author suggests a simple protocol of just three closely related procedures with which we can now repair almost all hypospadias. The tubularised incised plate (TIP) repair and the ‘Snodgraft’ modification of the TIP principle are simple and effective one-stage solutions when partial circumference urethroplasty is required. Conversely, the Bracka two-stage graft repair remains an ideal and versatile solution when a full circumference urethroplasty is required. It is particularly appropriate for severe primary hypospadias associated with a poor plate and marked chordee and also to replace a scarred, hairy or balanitis xerotica obliterans diseased urethra in re-operative salvage hypospadias.

Hypospadias surgery: when, what and by whom? Manzoni G, Bracka A, Palminteri E, Marrocco G.   BJU Int. 2004 Nov;94(8):1188-95.

Hypospadias is repaired by paediatric surgeons, paediatric urologists, adult reconstructive urologists and plastic surgeons. This review is unique in representing all four specialities, to provide a unified policy on the management of hypospadias. The surgeon of whichever speciality should have a dedicated interest in this challenging work, ideally having an annual volume of at least 40-50 cases. The ideal time for primary repair is at 6-12 months old, although when this is not practicable there is another opportunity at 3-4 years old. A surgical protocol is presented which emphasises both functional and cosmetic refinement. Using a logical progression of a very few related procedures allows the reliable correction of almost any hypospadias deformity. A one-stage repair is used when the urethral plate does not require transection and its axial integrity can be maintained. Occasionally, when the plate is of adequate width and depth, it can be tubularized directly using the second stage of the two-stage repair. When (usually) the urethral plate is not adequately developed and requires augmentation before it can be tubularized, then that second-stage procedure is modified by adding a dorsal releasing incision +/- a graft (alias Snodgrass and ‘Snodgraft’ procedures). The two-stage repair offers the most reliable and refined solution for those patients who require transection of the urethral plate and a full circumferential substitution urethroplasty. From available evidence this protocol combines excellent function and cosmesis with optimum reliability. Nevertheless, it would be complacent to assume that these gratifying results will be maintained into adult life. We therefore recommend that there is still a need for active follow-up through to genital maturity.

 

Initial experience with staged buccal graft (Bracka) hypospadias reoperations. Snodgrass W, Elmore J.     J Urol. 2004 Oct;172(4 Pt 2):1720-4; discussion 1724.

PURPOSE: We report outcomes from staged buccal graft urethroplasty after failed hypospadias surgery. MATERIALS AND METHODS: When the urethral plate had been excised or was visibly scarred after prior surgery patients underwent staged buccal graft repair. In the first operation persistent penile curvature was corrected, a proximal cutaneous urethrostomy was created, scarred tissues distally were excised and buccal graft was quilted into place for subsequent urethroplasty. At least 6 months later the now revascularized buccal strip was tubularized and covered with a dartos or tunica vaginalis flap. RESULTS: A total of 25 patients underwent stage 1 repair following an average of 4.4 prior hypospadias surgeries. Complete graft take occurred in 22 (88%) cases while the remaining 3 had focal scar or graft contracture that was successfully patched before tubularization. To date 20 patients have undergone the stage 2. There were no cases of meatal stenosis, neourethral stricture or diverticulum. A fistula occurred in 1 (5%) of 18 cases in which a flap barrier layer was used. Partial glans dehiscence occurred in 4 prepubertal boys with graft obtained from the cheek, and they have undergone successful reoperative glansplasty. All patients completing surgery have a vertical slit neomeatus. CONCLUSIONS: Staged buccal graft reoperation reliably creates a well vascularized substitute urethral plate for tubularization with low complication rates and good cosmetic outcomes. Inner lip, which is thinner than cheek, may be a better source of graft for the glanular urethra

 

Uretroplastica peniena 1° tempo con innesto dorsale (sec. Bracka) di prepuzio

TECNICA: Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Ampia asportazione di tutto il  piatto uretrale cicatriziale e sua sostituzione  con  innesto di prepuzio (prelevato dalla superficie dorsale del pene o dalla superficie laterale del pene o tramite semicirconcisione o circoncisione). Effettuare l’esame istologico del tessuto uretrale cicatriziale asportato. I margini dell’uretra peniena aperta vengono suturati ai margini laterali del  pene con sutura continua.  Si confeziona uretrostomia baso-peniena. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato). Connettivina, a copertura del graft, fissata con punti di sutura.

TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5h

TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.

GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.

MEDICAZIONI: Le garze di connettivina legate con punti di sutura ed il catetere verranno rimossi in 8 giornata postoperatoria.  Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni. Rimosse le garze legate con punti di sutura, sarà ben visibile l’innesto, sopra il quale va  applicato  gel rigenerante. Pulire la ferita  con Soluzione Fisiologica o con  acqua. Le medicazioni vanno effettuate per circa 20-30 giorni.

QUANDO  IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta molto compromesso. Successivamente, a distanza di mesi, si stabiliranno le altre tappe ricostruttive. Questo intervento permette al paziente di riprendere ad urinare da subito e senza difficoltà, ed inoltre abbiamo già preparato il piatto uretrale per la chiusura. Può essere indicata  nei casi di  ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Sconsigliata, invece, nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali. Attenzione!Rimuovere interamente tutto il tessuto uretrale cicatriziale

COMPLICANZE: sanguinamento<1,5 infezione <2%. Retrazione cicatriziale dell’innesto 1,5%

PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015.  Effettuate 79 uretroplastiche peniena 1° tempo sec. Bracka con prepuzio.  Percentuale di successo 97.6%

CENTRO URETRA IN ITALIA:è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.

 

APPROFONDISCI:

The role of two-stage repair in modern hypospadiology.                                     Bracka A.         Indian J Urol. 2008 Apr;24(2):210-8.

Hypospadias surgery continues to evolve. The enthusiasm for flap-based urethroplasty is waning and instead there is an increasing preference for urethroplasty that uses either the urethral plate alone or in combination with grafts. From the vast armamentarium of hypospadias repairs that are still in use, the author suggests a simple protocol of just three closely related procedures with which we can now repair almost all hypospadias. The tubularised incised plate (TIP) repair and the ‘Snodgraft’ modification of the TIP principle are simple and effective one-stage solutions when partial circumference urethroplasty is required. Conversely, the Bracka two-stage graft repair remains an ideal and versatile solution when a full circumference urethroplasty is required. It is particularly appropriate for severe primary hypospadias associated with a poor plate and marked chordee and also to replace a scarred, hairy or balanitis xerotica obliterans diseased urethra in re-operative salvage hypospadias.

 

Hypospadias surgery: when, what and by whom? Manzoni G, Bracka A, Palminteri E, Marrocco G.   BJU Int. 2004 Nov;94(8):1188-95.

Hypospadias is repaired by paediatric surgeons, paediatric urologists, adult reconstructive urologists and plastic surgeons. This review is unique in representing all four specialities, to provide a unified policy on the management of hypospadias. The surgeon of whichever speciality should have a dedicated interest in this challenging work, ideally having an annual volume of at least 40-50 cases. The ideal time for primary repair is at 6-12 months old, although when this is not practicable there is another opportunity at 3-4 years old. A surgical protocol is presented which emphasises both functional and cosmetic refinement. Using a logical progression of a very few related procedures allows the reliable correction of almost any hypospadias deformity. A one-stage repair is used when the urethral plate does not require transection and its axial integrity can be maintained. Occasionally, when the plate is of adequate width and depth, it can be tubularized directly using the second stage of the two-stage repair. When (usually) the urethral plate is not adequately developed and requires augmentation before it can be tubularized, then that second-stage procedure is modified by adding a dorsal releasing incision +/- a graft (alias Snodgrass and ‘Snodgraft’ procedures). The two-stage repair offers the most reliable and refined solution for those patients who require transection of the urethral plate and a full circumferential substitution urethroplasty. From available evidence this protocol combines excellent function and cosmesis with optimum reliability. Nevertheless, it would be complacent to assume that these gratifying results will be maintained into adult life. We therefore recommend that there is still a need for active follow-up through to genital maturity.

 

Initial experience with staged buccal graft (Bracka) hypospadias reoperations.       Snodgrass W, Elmore J. J Urol. 2004 Oct;172(4 Pt 2):1720-4; discussion 1724.

PURPOSE: We report outcomes from staged buccal graft urethroplasty after failed hypospadias surgery. MATERIALS AND METHODS: When the urethral plate had been excised or was visibly scarred after prior surgery patients underwent staged buccal graft repair. In the first operation persistent penile curvature was corrected, a proximal cutaneous urethrostomy was created, scarred tissues distally were excised and buccal graft was quilted into place for subsequent urethroplasty. At least 6 months later the now revascularized buccal strip was tubularized and covered with a dartos or tunica vaginalis flap. RESULTS: A total of 25 patients underwent stage 1 repair following an average of 4.4 prior hypospadias surgeries. Complete graft take occurred in 22 (88%) cases while the remaining 3 had focal scar or graft contracture that was successfully patched before tubularization. To date 20 patients have undergone the stage 2. There were no cases of meatal stenosis, neourethral stricture or diverticulum. A fistula occurred in 1 (5%) of 18 cases in which a flap barrier layer was used. Partial glans dehiscence occurred in 4 prepubertal boys with graft obtained from the cheek, and they have undergone successful reoperative glansplasty. All patients completing surgery have a vertical slit neomeatus. CONCLUSIONS: Staged buccal graft reoperation reliably creates a well vascularized substitute urethral plate for tubularization with low complication rates and good cosmetic outcomes. Inner lip, which is thinner than cheek, may be a better source of graft for the glanular urethra

 

Uretroplastica peniena 2° tempo

TECNICA : Si scolpisce il piatto uretrale precedentemente ricostruito. Asportazione dei tessuti cicatriziali del pene e dell’uretra, esito dei pregressi interventi. Ricostruzione della neouretra su catetere Nelaton 18 Fr e sua copertura con strati di dartos [foto  PC30, PC31, PC32]. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato) per 14 giorni (sempre collegato al sacchetto della raccolta urine).

FOTO PC30
FOTO PC30
FOTO PC31
FOTO PC31
FOTO PC32
FOTO PC32

TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1h

TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.

GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.

MEDICAZIONI: si consiglia di medicare con Betadine soluzione, ma già a 3 giorni dall’intervento chirurgico si può utilizzare acqua o soluzione fisiologica, fino alla guarigione della ferita (cioè fino a quando la ferita risulta asciutta).  Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni

COMPLICANZE: sanguinamento<1%, infezione <3%. Fistola uretrale 5%.

PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015.  Effettuate 161 uretroplastiche peniene 2° tempo. Percentuale di successo 89.5%

CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.

 

Uretroplastica peniena in tempo unico con innesto dorsale (sec. Asopa) di mucosa buccale

TECNICA [guarda il video ]: Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Incisione mediana del piatto uretrale cicatriziale e lateralizzazione del piatto uretrale sclerotico per tutta la lunghezza della stenosi. Asportazione parziale dei tessuti uretrali cicatriziali ed ampliamento uretrale sec. Asopa con  innesto di mucosa buccale (prelievo da guancia destra o sinistra). Tubularizzazione del neopiatto uretrale ampliato su catetere Nelaton 16Fr o 18 Fr. Spongioplastica e copertura dell’uretra con strati di dartos.  Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato) per 14 giorni (sempre collegato al sacchetto della raccolta urine).

TEMPO DI ESECUZIONE: TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5-2h

TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.

GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene e sulla guancia dove è stato fatto il prelievo di mucosa buccale. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.

MEDICAZIONI: si consiglia di medicare con Betadine soluzione, ma già a 7 giorni dall’intervento chirurgico si può utilizzare acqua o soluzione fisiologica, fino alla guarigione della ferita (cioè fino a quando la ferita risulta asciutta).  Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni.

QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA:quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta non del tutto compromesso e se la vascolarizzazione dell’uretra è buona, è possibile effettuare un intervento in tempo unico.  Può essere indicata  nei casi di  lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali, nonchè nei casi di ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Attenzione!evitare questo intervento in caso di piatto uretrale estesamente compromesso o in presenza di deficit della vascolarizzazione dell’uretra peniena

COMPLICANZE: sanguinamento<1%, infezione <1%. Fistola uretrale 5%.

PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015.  Effettuate 123 uretroplastiche peniena in tempo unico sec. Asopa  con mucosa buccale. Percentuale di successo 86.3%

CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.

 

APPROFONDISCI:

Dorsal free graft urethroplasty for urethral stricture by ventral sagittal urethrotomy approach. (Asopa HS, Garg M, Singhal GG, Singh L, Asopa J, Nischal A.)   Urology. 2001 Nov;58(5):657-9.

OBJECTIVES: To explore the feasibility of applying a dorsal free graft to treat urethral stricture by the ventral sagittal urethrotomy approach without mobilizing the urethra. METHODS: Twelve patients with long or multiple strictures of the anterior urethra were treated by a dorsal free full-thickness preputial or buccal mucosa graft. The urethra was not separated from the corporal bodies and was opened in the midline over the stricture. The floor of the urethra was incised, and an elliptical raw area was created over the tunica on which a free full-thickness graft of preputial or buccal mucosa was secured. The urethra was retubularized in one stage. RESULTS: After a follow-up of 8 to 40 months, one recurrence developed and required dilation. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach for dorsal free graft urethroplasty is not only feasible and successful, but is easy to perform.

 

Dorsal buccal mucosal graft urethroplasty for anterior urethral stricture by Asopa technique. (Pisapati VL, Paturi S, Bethu S, Jada S, Chilumu R, Devraj R, Reddy B, Sriramoju V.) Eur Urol. 2009 Jul;56(1):201-5. Epub 2008 Jun 9.

BACKGROUND: Buccal mucosal graft (BMG) substitution urethroplasty has become popular in the management of intractable anterior urethral strictures with good results. Excellent long-term results have been reported by both dorsal and ventral onlay techniques. Asopa reported a successful technique for dorsal placement of BMG in long anterior urethral strictures through a ventral sagittal approach. OBJECTIVE: To evaluate prospectively the results and advantages of dorsal BMG urethroplasty for recurrent anterior urethral strictures by a ventral sagittal urethrotomy approach (Asopa technique). DESIGN, SETTING, AND PARTICIPANTS: From December 2002 to December 2007, a total of 58 men underwent dorsal BMG urethroplasty by a ventral sagittal urethrotomy approach for recurrent urethral strictures. Forty-five of these patients with a follow-up period of 12-60 mo were prospectively evaluated, and the results were analysed. INTERVENTION: The urethra was split twice at the site of the stricture both ventrally and dorsally without mobilising it from its bed, and the buccal mucosal graft was secured in the dorsal urethral defect. The urethra was then retubularised in one stage. RESULTS AND LIMITATIONS: The overall results were good (87%), with a mean follow-up period of 42 mo. Seven patients developed minor wound infection, and five patients developed fistulae. There were six recurrences (6:45, 13%) during the follow-up period of 12-60 mo. Two patients with a panurethral stricture and four with bulbar or penobulbar strictures developed recurrences and were managed by optical urethrotomy and self-dilatation. The medium-term results were as good as those reported with the dorsal urethrotomy approach. Long-term results from this and other series are awaited. More randomised trials and meta-analyses are needed to establish this technique as a procedure of choice in future. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach is easier to perform than the dorsal urethrotomy approach, has good results, and is especially useful in long anterior urethral strictures.

Uretroplastica peniena in tempo unico con innesto dorsale (sec. Asopa) di prepuzio

TECNICA: Apertura mediana ventrale dell’uretra, per tutta la lunghezza della stenosi. Incisione mediana del piatto uretrale cicatriziale e lateralizzazione del piatto uretrale sclerotico per tutta la lunghezza della stenosi. Asportazione parziale dei tessuti uretrali cicatriziali ed ampliamento uretrale sec. Asopa con  innesto di prepuzio (prelevato dalla superficie dorsale del pene o dalla superficie laterale del pene o tramite semicirconcisione o circoncisione) . Tubularizzazione del neopiatto uretrale ampliato su catetere Nelaton 16Fr o 18 Fr. Spongioplastica e copertura dell’uretra con strati di dartos [foto Pr 18]. Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato) per 14 giorni (sempre collegato al sacchetto della raccolta urine).

 

TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 2,5h

TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.

GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.

MEDICAZIONI: si consiglia di medicare con Betadine soluzione, ma già a 7 giorni dall’intervento chirurgico si può utilizzare acqua o soluzione fisiologica, fino alla guarigione della ferita (cioè fino a quando la ferita risulta asciutta).  Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni.

QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta non del tutto compromesso e se la vascolarizzazione dell’uretra è buona, è possibile effettuare un intervento in tempo unico.  Può essere indicata  nei casi di  ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Sconsigliata, invece, nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali. Attenzione!evitare questo intervento in caso di piatto uretrale estesamente compromesso o in presenza di deficit della vascolarizzazione dell’uretra peniena

COMPLICANZE: sanguinamento<1%, infezione <2%. Fistola uretrale 5%.

PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica Dr. Palminteri aggiornata al 30/06/2015.  Effettuate 93 uretroplastiche peniena in tempo unico sec. Asopa  con prepuzio.  Percentuale di successo 81.5%

CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.

 

APPROFONDISCI:

Dorsal free graft urethroplasty for urethral stricture by ventral sagittal urethrotomy approach. (Asopa HS, Garg M, Singhal GG, Singh L, Asopa J, Nischal A.)  Urology. 2001 Nov;58(5):657-9.

OBJECTIVES: To explore the feasibility of applying a dorsal free graft to treat urethral stricture by the ventral sagittal urethrotomy approach without mobilizing the urethra. METHODS: Twelve patients with long or multiple strictures of the anterior urethra were treated by a dorsal free full-thickness preputial or buccal mucosa graft. The urethra was not separated from the corporal bodies and was opened in the midline over the stricture. The floor of the urethra was incised, and an elliptical raw area was created over the tunica on which a free full-thickness graft of preputial or buccal mucosa was secured. The urethra was retubularized in one stage. RESULTS: After a follow-up of 8 to 40 months, one recurrence developed and required dilation. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach for dorsal free graft urethroplasty is not only feasible and successful, but is easy to perform.

 

Dorsal buccal mucosal graft urethroplasty for anterior urethral stricture by Asopa technique. (Pisapati VL, Paturi S, Bethu S, Jada S, Chilumu R, Devraj R, Reddy B, Sriramoju V.) Eur Urol. 2009 Jul;56(1):201-5. Epub 2008 Jun 9.

BACKGROUND: Buccal mucosal graft (BMG) substitution urethroplasty has become popular in the management of intractable anterior urethral strictures with good results. Excellent long-term results have been reported by both dorsal and ventral onlay techniques. Asopa reported a successful technique for dorsal placement of BMG in long anterior urethral strictures through a ventral sagittal approach. OBJECTIVE: To evaluate prospectively the results and advantages of dorsal BMG urethroplasty for recurrent anterior urethral strictures by a ventral sagittal urethrotomy approach (Asopa technique). DESIGN, SETTING, AND PARTICIPANTS: From December 2002 to December 2007, a total of 58 men underwent dorsal BMG urethroplasty by a ventral sagittal urethrotomy approach for recurrent urethral strictures. Forty-five of these patients with a follow-up period of 12-60 mo were prospectively evaluated, and the results were analysed. INTERVENTION: The urethra was split twice at the site of the stricture both ventrally and dorsally without mobilising it from its bed, and the buccal mucosal graft was secured in the dorsal urethral defect. The urethra was then retubularised in one stage. RESULTS AND LIMITATIONS: The overall results were good (87%), with a mean follow-up period of 42 mo. Seven patients developed minor wound infection, and five patients developed fistulae. There were six recurrences (6:45, 13%) during the follow-up period of 12-60 mo. Two patients with a panurethral stricture and four with bulbar or penobulbar strictures developed recurrences and were managed by optical urethrotomy and self-dilatation. The medium-term results were as good as those reported with the dorsal urethrotomy approach. Long-term results from this and other series are awaited. More randomised trials and meta-analyses are needed to establish this technique as a procedure of choice in future. CONCLUSIONS: The ventral sagittal urethrotomy approach is easier to perform than the dorsal urethrotomy approach, has good results, and is especially useful in long anterior urethral strictures.

 

Uretroplastica peniena in tempo unico con innesto dorso-laterale di mucosa buccale

TECNICA: Isolamento dell’uretra peniena lungo il tratto stenotico.  Si scolla l’uretra  dorso-lateralmente a sinistra dai corpi cavernosi e si apre dorsolateralmente lungo il tratto stenotico . Dopo exeresi dei tessuti uretrali cicatriziali, si effettua un ampliamento dorso-laterale con innesto di mucosa buccale (prelievo da guancia destra o sinistra). Si ribalta l’uretra al di sopra dell’innesto e si ritubularizza con due suture continue su catetere tutore nelaton 18 Fr [foto Dl1, Dl2, Dl3, Dl4].  Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato) per 14 giorni (sempre collegato al sacchetto della raccolta urine).

FOTO DI1
FOTO DI1
FOTO DI2
FOTO DI2
FOTO DI3
FOTO DI3
FOTO DI4
FOTO DI4

TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 2,5h

TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.

GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene e sulla guancia dove è stato fatto il prelievo di mucosa buccale. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.

MEDICAZIONI: si consiglia di medicare con Betadine soluzione, ma già a 7 giorni dall’intervento chirurgico si può utilizzare acqua o soluzione fisiologica, fino alla guarigione della ferita (cioè fino a quando la ferita risulta asciutta).  Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni.

QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA:quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta non del tutto compromesso e se la vascolarizzazione dell’uretra è buona, è possibile effettuare un intervento in tempo unico. Può essere indicata  nei casi di  lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali, nonchè nei casi di ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Attenzione!evitare questo intervento in caso di piatto uretrale estesamente compromesso o in presenza di deficit della vascolarizzazione dell’uretra peniena

COMPLICANZE: sanguinamento<2%, infezione <3%. Fistola uretrale 6%.

PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica aggiornata al 30/06/2015.  Effettuate 78 uretroplastiche peniena in tempo unico con innesto dorso-laterale. Percentuale di successo 88.9%

CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.

 

APPROFONDISCI:

One-sided anterior urethroplasty: a new dorsal onlay graft technique.           (Kulkarni S. et Al) BJUJ 2009 Oct;104(8):1150-5. Epub 2009 Apr 17.

OBJECTIVE: To investigate the feasibility, tolerability, safety and efficacy of using a new surgical technique for the repair of anterior urethral strictures to preserve vascular supply to the urethra and its entire muscular and neurogenic support. PATIENTS AND METHODS: In all, 24 patients (mean age 46 years) underwent a new one-sided anterior dorsal oral mucosal graft urethroplasty while preserving the lateral vascular supply to the urethra, the central tendon of the perineum, the bulbospongiosum muscle and its perineal innervation. The cause of stricture was instrumentation in three cases (12%), unknown in five (21%), infection in four (17%), and lichen sclerosus in 12 (50%). The stricture site was bulbar in 12 cases (50%) and panurethral in 12 (50%). The mean stricture length was 4.2 cm in patients with bulbar strictures and 10 cm in patients with panurethral strictures. Of 24 patients, 20 patients (83%) had received previous treatments. Clinical outcome was considered a failure when any postoperative instrumentation was needed, including dilatation. RESULTS: The overall mean (range) follow-up was 22 (12-55) months. Of the 24 patients, 22 (92%) had a successful outcome and two (8%) were failures. One failure was treated using definitive perineal urethrostomy and another failure underwent successful internal urethrotomy. CONCLUSIONS: The preservation of the one-sided vascular supply to the urethra and its entire muscular and neurogenic support should represent a slight but significant step toward perfecting the surgical technique of urethral reconstruction using a minimally invasive approach.

 

 

Uretroplastica peniena in tempo unico con innesto dorso-laterale di prepuzio

TECNICA: Isolamento dell’uretra peniena lungo il tratto stenotico.  Si scolla l’uretra  dorso-lateralmente a sinistra dai corpi cavernosi e si apre dorsolateralmente lungo il tratto stenotico . Dopo exeresi dei tessuti uretrali cicatriziali, si effettua un ampliamento dorso-laterale con innesto di cute prepuziale (prelevato dalla superficie dorsale del pene o dalla superficie laterale del pene o tramite semicirconcisione o circoncisione). Si ribalta l’uretra al di sopra dell’innesto e si ritubularizza con due suture continue su catetere tutore nelaton 18 Fr [foto DP1, DP2, DP3, DP4].  Si consiglia Catetere Foley 14 Fr (siliconato e scanalato) per 14 giorni (sempre collegato al sacchetto della raccolta urine).

FOTO DP1
FOTO DP1
FOTO DP2
FOTO DP2
FOTO DP3
FOTO DP3
FOTO DP4
FOTO DP4

TEMPO DI ESECUZIONE: Circa 1,5-2h

TERAPIA: terapia antibiotica mirata in caso di urinocoltura positiva; antibioticoprofilassi con cefalosporina di III generazione in caso di uricocoltura negativa.

GESTIONE PAZIENTE: il paziente si può alzare in 1 giornata postoperatoria. Ghiaccio sul pene. Dimissioni in 2° giornata postoperatoria.

MEDICAZIONI: si consiglia di medicare con Betadine soluzione, ma già a 7 giorni dall’intervento chirurgico si può utilizzare acqua o soluzione fisiologica, fino alla guarigione della ferita (cioè fino a quando la ferita risulta asciutta).  Ghiaccio sul pene per 3-4 giorni.

QUANDO IMPIEGARE QUESTO TIPO DI URETROPLASTICA: quando si apre l’uretra, se il piatto uretrale risulta non del tutto compromesso e se la vascolarizzazione dell’uretra è buona, è possibile effettuare un intervento in tempo unico.  Può essere indicata  nei casi di  ipospadia fallita (pazienti plurioperati per ipospadia) e nella ipospadia vergine. Sconsigliata, invece, nei casi di lichen sclerosus dell’uretra e dei genitali. Attenzione!evitare questo intervento in caso di piatto uretrale estesamente compromesso o in presenza di deficit della vascolarizzazione dell’uretra peniena

COMPLICANZE: sanguinamento<2%, infezione <3%. Fistola uretrale 6%.

PERCENTUALE DI SUCCESSO CENTRO URETRA AREZZO: Casistica  aggiornata al 30/06/2015.  Effettuate 132 uretroplastiche peniena in tempo unico con innesto dorso-laterale.  Percentuale di successo 89.2%

CENTRO URETRA IN ITALIA: è possibile effetuare una Visita con il Dr. Palminteri o la Dr.ssa Berdondini presso una delle principali sedi: Arezzo, Torino, Milano, Modena, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Messina, Trapani.

 

APPROFONDISCI:

One-sided anterior urethroplasty: a new dorsal onlay graft technique.              (Kulkarni S. et Al)   BJUJ 2009 Oct;104(8):1150-5. Epub 2009 Apr 17.

OBJECTIVE: To investigate the feasibility, tolerability, safety and efficacy of using a new surgical technique for the repair of anterior urethral strictures to preserve vascular supply to the urethra and its entire muscular and neurogenic support. PATIENTS AND METHODS: In all, 24 patients (mean age 46 years) underwent a new one-sided anterior dorsal oral mucosal graft urethroplasty while preserving the lateral vascular supply to the urethra, the central tendon of the perineum, the bulbospongiosum muscle and its perineal innervation. The cause of stricture was instrumentation in three cases (12%), unknown in five (21%), infection in four (17%), and lichen sclerosus in 12 (50%). The stricture site was bulbar in 12 cases (50%) and panurethral in 12 (50%). The mean stricture length was 4.2 cm in patients with bulbar strictures and 10 cm in patients with panurethral strictures. Of 24 patients, 20 patients (83%) had received previous treatments. Clinical outcome was considered a failure when any postoperative instrumentation was needed, including dilatation. RESULTS: The overall mean (range) follow-up was 22 (12-55) months. Of the 24 patients, 22 (92%) had a successful outcome and two (8%) were failures. One failure was treated using definitive perineal urethrostomy and another failure underwent successful internal urethrotomy. CONCLUSIONS: The preservation of the one-sided vascular supply to the urethra and its entire muscular and neurogenic support should represent a slight but significant step toward perfecting the surgical technique of urethral reconstruction using a minimally invasive approach.

Uretrocistografia

 

RADIOGRAFIA DEL BACINO: si esegue con  il paziente disteso sul lettino radiologico [foto A]

FASE RETROGRADA dell’uretrocistografia: Il paziente viene disteso sul lettino radiologico con un guanciale sotto il lato sinistro del bacino, in modo da ottenere una leggera rotazione del bacino verso destra. La gamba sinistra viene distesa lungo il lettino, mentre la gamba destra sarà piegata a 90° [foto B1-B2]. Si utilizza un piccolo catetere (noi utilizziamo un  catetere Foley 12 Fr) introdotto solo per pochi centimetri nel canale uretrale.

FOTO B1FOTO B1
FOTO B2FOTO B2

Viene gonfiato il palloncino del catetere con 2cc di acqua, a livello della fossetta navicolare, in modo che non fuoriesca dal meato [foto E]. Tramite siringoni a becco largo [foto X] viene introdotto il mezzo di contrasto molto lentamente, per evitare stravasi [foto F]. Spesso facciamo introdurre il mezzo di contrasto al paziente stesso, che limiterà la velocità di introduzione se sente dolore [foto G].  Appena si delinea la vescica (quindi a basso riempimento) si scatta la radiografia retrograda. La radiografia retrograda deve far vedere chiaramente tutta l’uretra (a partire dal meato) e la vescica! (controlla le foto accanto) [foto M-M1].

FOTO EFOTO E
FOTO XFOTO X

 

FOTO FFOTO F
FOTO GFOTO G

 

FOTO MFOTO M
FOTO M11FOTO M1

RIEMPIMENTO VESCICALE CON MEZZO DI CONTRASTO:  Per riempire la vescica, in questi pazienti, ci sono due possibilità: o si continua il riempimento lentamente con i siringoni, manovra che può essere effettuata dall’operatore o dal paziente [ foto F,G ],  oppure si posiziona fino in vescica un piccolo catetere (noi utilizziamo un catetere Nelaton punta Tiemann 8 Fr) [foto Q], per effettuare un riempimento più veloce. Attenzione il catetere 8Fr deve essere introdotto senza forzare minimamente ed interrompendo la manovra se il lume uretrale stenotico non ne permette il passaggio.

FOTO QFOTO Q
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VALUTAZIONE DELLA CONTINENZA nell’uretrocistografia – (Manovra di Valsalva): Quando il paziente sente lo stimolo ad urinare, si interrompe il riempimento con il mezzo di contrasto e si alza il lettino radiologico per mettere il paziente in posizione eretta. Si toglie il catetere. Si posiziona il paziente con la gamba sinistra  sulla pedana e la gamba destra a 90°, con  il piede appoggiato sulla maniglia del lettino radiologico, in modo da ottenere una leggera rotazione del bacino verso destra [foto H]. Si esegue la manovra di Valsalva: si chiede al paziente di spingere come per urinare, ma senza farlo urinare. Si scatta la radiografia. Attenzione la manovra di Valsalva avrà valore diagnostico se la vescica ha un normale riempimento (non introdurre in vescica più di 200-300 cc). Nel caso di incontinenza  il collo vescicale sarà più o meno aperto (controlla le foto accanto) [foto U,U1,U2 ] . Quando serve la valutazione della continenza: La valutazione della continenza deve essere effettuata ogni qual volta il paziente riferisca di avere effettuato una pregressa chirurgia prostatica o vescicale  (manovre endoscopiche: resezione transuretrale della prostata, asportazione transuretrale neoformazioni vescicali, rimozione endoscopica di calcoli, oppure  riallineamento endoscopico dell’uretra dopo traumi, oppure  chirurgia vescicale con interessamento del collo vescicale) che possa potenzialmente avere danneggiato lo sfintere distale (uretra membranosa) o lo sfintere prossimale (collo vescicale) [foto U2].

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FASE MINZIONALE dell’uretrocistografia: Il paziente si trova già in posizione eretta sul lettino radiologico, con la gamba sinistra  sulla pedana e la gamba destra a 90°, con  il piede appoggiato sulla maniglia del lettino radiologico e con una leggera rotazione del bacino verso destra [foto H].

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Si scatta la radiografia minzionale appena il paziente inizia ad urinare. Si fa bloccare la minzione al paziente e  si controlla che la radiografia minzionale sia di buona qualità. La radiografia minzionale deve far vedere chiaramente tutta l’uretra (a partire dal meato) e la vescica!  [foto N].  Se la fase minzionale non è ben visualizzata si fa riprendere  la minzione (il paziente ha ancora mezzo di contrasto in vescica) e  si fa una seconda radiografia. Se invece la radiografia è di buona qualità si dice al paziente di urinare. Si controlla poi il residuo post-minzionale.

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